Un’avventura a piedi in terre lontane è molto più di un semplice spostamento: è un’immersione nella natura, una sfida personale e spesso un’esperienza che lascia il segno. Ma per viverla al meglio serve organizzazione. Ecco otto consigli utili per intraprendere il tuo trekking in sicurezza e con la giusta attrezzatura, evitando imprevisti e godendoti il viaggio fino in fondo.

Rio Azul El Bolson Patagonia

1) Allenati per affrontare il percorso

Per iniziare con il piede giusto è fondamentale arrivare già in buona forma fisica. Anche se sei abituato a camminare, un tragitto in quota o su lunghe distanze potrebbe metterti a dura prova. Comincia con escursioni su tracciati collinari, aggiungi pesi progressivi nello zaino e includi esercizi di resistenza e rafforzamento muscolare nella tua routine. Così potrai goderti il paesaggio senza affanno.

2) Informati sulle regole del territorio

Non tutte le aree naturali sono liberamente accessibili. In certe nazioni – come nella Patagonia cilena (e, dall’anno scorso, in alcuni luoghi di quella argentina) – l’ingresso in determinati spazi è soggetto a restrizioni o necessita la presenza di guide certificate. Prima di partire, consulta i portali ufficiali delle autorità turistiche locali e assicurati di rispettare le disposizioni previste. È un gesto di responsabilità verso l’ambiente e può evitarti spiacevoli conseguenze.

Davide in Kirghizistan

3) Non trascurare i documenti richiesti

In molte destinazioni bisogna ottenere un’autorizzazione specifica, prima di mettersi in cammino. Può trattarsi di un pass per accedere a un parco (vedi ancora alla voce Parchi cileni) o di una licenza per attraversare aree protette o zone a rischio. Alcuni di questi vanno richiesti online, altri invece si possono ottenere solo sul posto. Meglio agire per tempo, soprattutto se la disponibilità è limitata o vincolata alla stagione.

4) Equipaggiati in modo strategico

Scegliere con attenzione cosa mettere nello zaino può segnare la differenza tra un percorso piacevole e uno estenuante. Punta su materiali leggeri ma resistenti, scarponi collaudati, abbigliamento tecnico a strati e accessori indispensabili come bastoncini, lampada frontale, borraccia isolante e una coperta termica. Lascia a casa il superfluo e porta solo l’essenziale, testando tutto prima della partenza. Ricorda di portare con te anche un kit di pronto soccorso compatto.

5) Studia bene l’ambiente che ti aspetta

Ogni scenario selvaggio ha le sue peculiarità: informarsi per tempo sulle caratteristiche del terreno, i dislivelli e le condizioni meteo stagionali ti permetterà di adattare la tua marcia e prendere decisioni consapevoli. Usa mappe topografiche aggiornate, leggi le esperienze di chi ha già affrontato l’itinerario e scarica le tracce GPS, se disponibili. Una buona pianificazione ti darà maggiore tranquillità.

Silvia e Davide leggono la carta topografica

6) Scegli una copertura assicurativa adeguata

Avventurarsi senza una tutela è un rischio evitabile. Una polizza pensata per i viaggiatori più attivi dovrebbe coprire spese sanitarie, eventuale soccorso con mezzi speciali, smarrimento dell’equipaggiamento e problemi legati all’attività in natura. Verifica che siano incluse anche le escursioni ad alta quota o in zone remote, perché non tutte le coperture le contemplano.

7) Prepara un elenco di contatti utili

È fondamentale sapere a chi rivolgersi in caso di difficoltà. Salva sul telefono – e anche su un semplice foglio di carta da tenere in borsa – i numeri dell’ambasciata italiana nel luogo che visiterai, quelli delle strutture sanitarie più vicine e, se previsto, il recapito del tuo referente locale. Anche piccoli inconvenienti possono divenire complicati se non si sa a chi chiedere aiuto.

8) Sfrutta la tecnologia eSIM per orientarti e comunicare

Durante un’esplorazione oltre i confini nazionali, restare connessi può fare la differenza. Un’eSIM internazionale consente di attivare un piano dati ovunque ti trovi, senza dover comprare schede fisiche in loco. Per iniziare, basta avere un dispositivo compatibile, scaricare l’app dell’operatore scelto, acquistare un piano digitale e seguire le istruzioni per la configurazione tramite QR code: in pochi minuti potrai navigare, inviare messaggi o telefonare. È una soluzione comoda per consultare il meteo, inviare la tua posizione, usare app come AllTrails o Komoot e comunicare in caso di necessità. Un’altra opzione da considerare sono i dispositivi GPS con tracciamento live, ideali in zone prive di segnale.

In breve, affrontare un’avventura di questo tipo richiede preparazione, entusiasmo e flessibilità. Un buon allenamento, una pianificazione attenta e l’uso strategico degli strumenti digitali – a partire da un’eSIM internazionale per restare sempre connessi – possono trasformare il viaggio in un’esperienza davvero sicura e indimenticabile. Zaino in spalla e… goditi il viaggio!

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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