Eravamo rimasti tremendamente affascinati dalla Rocca La Meja già questo inverno, ammirandola vestita di bianco durante la nostra tappa di qualche mese in Valle Maira. Neve e ghiaccio ci avevano costretti ad accontentarci della sua vista dal Passo della Gardetta. Ma finalmente, complice l’estate, l’abbiamo raggiunta!
Da dove ammirare la Rocca la Meja senza salirci?
Se vista dal basso la Rocca la Meja sembra inaccessibile, l’itinerario è meno impossibile di quello che sembra, ma dev’essere affrontato con le necessarie capacità. Se credi che non faccia al caso tuo, ti do un’altra alternativa per ammirare la Rocca la Meja dal basso in tutto il suo splendore.
Sali da Demonte e lascia l’auto al Colle Valcavera, raggiungi a piedi il Colle della Bandia (puoi anche arrivarci in auto se riesci, ma la strada è piuttosto dissestata) e raggiungi il Colle d’Ancoccia, da dove potrai ammirare la Rocca La Meja nel suo lato migliore.
Tempo: 45 minuti
Dislivello: 120 mt
Difficoltà: molto facile
Rocca la Meja da Demonte con giro ad anello
Dal centro di Demonte (780 mslm, capoluogo della valle) saliamo in auto lungo la strada asfaltata che si stacca sulla destra e raggiunge la frazione di San Giacomo (1312 m). Da qui la strada diventa più stretta e ripida e risale il bellissimo Vallone dell’Arma fino al Colle di Valcavera (2416 mslm). Qui si trova un piccolo parcheggio sufficiente per qualche auto, ma è possibile proseguire fino al Colle della Bandia su strada sterrata.
Fortunatamente siamo in macchina con amici, perché non credo che la nostra ce l’avrebbe fatta!
Parcheggiamo l’auto nei pressi del Colle della Bandia, accanto ad alcuni resti di fortificazioni militari, e siamo pronti per incamminarci verso la Rocca La Meja.
L’avvicinamento dal Colle della Bandia
Oltrepassiamo i resti dei forti tenendoci sulla strada sterrata che prosegue verso il Colle Margherina (2420 mslm), che raggiungiamo in pochi minuti.
Da qui le indicazioni e le tracce si fanno confuse, ma il panorama è così ampio che è impossibile perdersi: la Rocca La Meja è proprio qui davanti in tutto il suo splendore!
Scavalchiamo il filo di una recinzione e procediamo quindi in direzione nord, su traccia evidente ma non segnalata, fino a raggiungere il sentiero che taglia il cono detritico detritico e sale verso la cima.
La via normale della Rocca la Meja
Abbondonati i morbidi pratoni verdi, raggiungiamo in breve la grande colata di detriti che fascia il fianco della montagna e imbocchiamo un sentierino ben marcato che sale in diagonale verso la cima.
Quando siamo in prossimità delle pareti, indossiamo i caschetti e procediamo su salita abbastanza evidente, segnalata da segnavia di color giallo.
Stiamo attraversando un pendio di sfasciumi sul quale è necessario far attenzione a non smuovere le rocce. Alcuni tratti attrezzati con corde fisse che aiutano la salita, una breve cengia piuttosto esposta, ed eccoci all’imbocco del famigerato camino roccioso.
Questa è forse la parte più difficile della salita, dato che sono presenti passaggi di I° e II° grado (in particolare per superare il masso incastrato che quasi chiude il percorso). La salita in sé non da problemi, perché la roccia è ricchissima di appigli per mani e piedi, ma è nel contempo molto friabile e la possibilità di smuovere sassi è altissima.
Per uscire dal canalino, una catena aiuta un passaggio un po’ più impegnativo che ci porta, dopo una piccola conca detritica, al colletto sommitale che conduce in breve all’aerea e panoramica cima di Rocca La Meja.
Rocca La Meja
La croce di vetta non lascia dubbi: in un’ora dall’attacco siamo arrivati in cima e il panorama è davvero grandioso. La Rocca La Meja (2831 mslm) infatti svetta imponente al centro della valle, lasciando che lo sguardo spazi in un 360° commovente.
Essendo una giornata infrasettimanale di fine agosto abbiamo la fortuna di non incontrare molta gente, il che rende l’ambiente ancora più intimo e contemplativo. Non dimenticarti di scrivere nel libro di vetta!
Questa foto mi fa un sacco ridere perché sembriamo una sorta di catalogo vivente di Produzione Lenta, da consultare a 2831 metri di quota! Tutte le maglie che indossiamo sono sostenibili e fatte con amore: se vuoi dare un’occhiata al sito, ricordati che con il codice LEGGERO avrai uno sconto del 10% su qualsiasi prodotto acquistato.
Il giro ad anello dalla cima al Colle d’Ancoccia
Scendiamo per la stessa via di salita, prestando il doppio dell’attenzione – soprattutto nella delicata parte del canalone. Una volta scesi, imbocchiamo un lungo canalone detritico e, arrivati alla base, ci dirigiamo verso il bellissimo Colle d’Ancoccia (2533 mslm) passando per il Lago della Meja.
La vista da qui è strepitosa: le mucche che pascolano libere, il lago che riflette la cima svettante della Rocca La Meja e un cielo che sembra uscito da un dipinto!
Attorno al Colle d’Ancoccia sono presenti un paio di casematte della guerra e, dopo il primo tornante, è possibile tagliare il sentiero su evidente traccia fino a raggiungere nuovamente il Colle della Bandia, facendo così un piccolo anello.
Difficoltà della salita alla Rocca la Meja
L’itinerario è bellissimo e la salita in cima regala enormi soddisfazioni per l’eleganza della vetta e per lo strepitoso panorama a 360°. La salita non è particolarmente difficile, a patto di:
- avere un po’ di dimestichezza con questo genere di ambiente,
- non soffrire di vertigini,
- avere buona dotazione (scarpe e abbigliamento adeguato)
- prestare massima attenzione al percorso
La salita infatti, per quanto breve, è comunque da considerarsi alpinistica. Ci sono infatti molti passaggi di arrampicata di I e II grado nei quali è necessario tenere alta la concentrazione e sapersi muovere, nonostante la roccia sia sempre molto buona e vi siano numerosi appigli.
Non sono necessarie corde per assicurarsi (anche se non è sbagliato se nel tuo gruppo ci sono persone meno esperte), ma il caschetto è quasi obbligatorio, dati i punti esposti, la possibilità di scaricare sassi e quella di scivolare.
Rocca la Meja Via Normale, dati tecnici in breve
⛰️ Dove siamo | In Alta Valle Maira (Alpi Cozie, provincia di Cuneo) |
📍 Partenza da | Colle della Bandia (2403 mslm) |
🥇 Arrivo | Cima di Rocca La Meja (2831 mslm) |
📐 Dislivello | 430 metri |
📏 Lunghezza | 4 km la salita |
⏱️ Tempo | 2 ore 3 mezza la salita |
😅 Difficoltà | Media-difficile. La salita è comunque alpinistica, anche se classificata con grado F. Caschetto obbligatorio, attenzione a non smuovere massi. È necessario non soffrire di vertigini. |
💧 Acqua | No. |
🗺️ Cartografia | Valle Maira 1:25000, L’Escursionista Editore (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon) |
🛰️ Traccia GPS | Sì. |
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