Non ho dubbi nel dire che il Kirghizistan sarà una delle prossime mete emergenti per gli amanti del trekking, delle escursioni e dell’outdoor. Nel nostro ultimo viaggio infatti abbiamo scoperto un territorio che pensavamo possibile solo nei sogni; un territorio fatto di montagne imponenti, laghi alpini, picchi innevati e magnifici percorsi di più giorni. In questo articolo ti do alcuni consigli per i tuoi trekking in Kirghizistan… buon viaggio!
Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti – copywriter (Silvia) e ghostwriter (Davide) – da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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Montagne in Kirghizistan
Una premessa: più dell’90% del territorio del Paese è montuoso. Già dalla capitale infatti, guardando tra i palazzi di stile sovietico e i monumenti alla nuova repubblica, potrai vedere le imponenti montagne che circondano la città. E non è solo un modo di dire, dato che a meno di un’ora di auto da Bishek si trovano cime che superano i 4000 metri.
Le catene montuose hanno i nomi leggendari di Tien Shan (che significa “montagne celestiali”) e Pamir. Le vette più alte del Kirghizistan sono il Pobeda Peak, alto 7439 metri, e il Khan Tengri Peak, alto 6995 metri, che si trovano nella parte centrale del Tien Shan; il Lenin Peak (uno dei settemila considerati “più facili” da scalare degli scalatori) è alto 7134 mslm e si trova nella zona del Pamir, al confine con il Tagikistan.
Ma all’interno del Paese si trovano anche strepitosi canyon di argilla rossa e gialla che invitano ad essere esplorati con occhi curiosi, tra vegetazione pioniera e formazioni dall’aspetto bizzarro.
Un viaggio in Kirghizistan è un’immersione totale nella natura. Impossibile non rimanerne travolti.
Assicurazione di viaggio in Kirghizistan
Non saremo mai partiti per questo viaggio senza un’ottima assicurazione viaggio! Sono già alcuni anni che ci affidiamo a Heymondo: rapporto qualità/prezzo imbattibile, ottime garanzie espandibili come più ti serve, e una bella attenzione alle attività outdoor. Puoi scegliere tra varie tipologie di polizza, a seconda di quello che ti dà più sicurezza in viaggio.
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Cartografia e app utili
Esistono due tipi di carte topografiche:
- Ll tavolette dell’ex URSS, molto poco aggiornate e difficili da leggere;
- le carte topografiche 1:100.000 realizzate dal CBT – l’ente Community Based Tourism – che si possono acquistare nei principali uffici del Paese (ma non online). Per la scala nella quale sono realizzate, queste carte non sono l’ideale per costruire escursioni fai da te, ma sono buone per seguire i percorsi patrocinati dal CBT e per avere un colpo d’occhio sulle regioni.
Ti consigliamo comunque di scaricarti l’app maps.me, nella quale sono tracciati la maggior parte degli itinerari (soprattutto quelli più turistici) con l’indicazione dei punti dove campeggiare e dei punti acqua. Ovviamente tutto quello che si legge sulle app va contestualizzato e interpretato: questo significa informarsi correttamente (leggendo le relazioni che trovi online – anche nel nostro blog – o presso gli uffici CBT).
Periodi migliori per fare trekking in Kirghizistan
Considerando l’altezza che raggiungono le montagne, la stagione migliore per i trekking corrisponde sicuramente a quella estiva. Luglio e Agosto sono i mesi migliori, ma anche giugno e settembre sono buoni mesi, anche se la situazione neve può variare di anno in anno.
Noi abbiamo fatto trekking da metà settembre a metà ottobre, e abbiamo avuto la fortuna di trovare bel tempo e assenza di neve, ma pochi giorni dopo molti dei percorsi che abbiamo fatto sono diventati impraticabili a causa delle prime precipitazioni nevose.
Se invece la tua paura è di trovare troppa confusione in estate, ti direi di non avere paura: il Kirghizistan non conosce overtourism in questo momento, anche se sicuramente troverai un po’ di gente in più lungo i sentieri. Potrebbe quindi essere una buona idea prenotare per dormire nei campi di yurta.
Come raggiungere l’inizio dei sentieri
Difficile dare una regola che vale per tutti: ci sono alcuni sentieri comodamente raggiungibili con qualsiasi auto (come quelli all’interno dei parchi nazionali), altri solo con 4×4 ben carrozzate dopo svariate ore di strada e un non indifferente pelo sullo stomaco; altri con i mezzi pubblici; altri a cavallo. Altri, infine, possono essere percorsi solo dai furgoni sovietici di certi tour operator locali.
E alcuni sentieri sono percorribili con auto 4×4, a cavallo o a piedi… in maniera promiscua!
Se vuoi avere la massima libertà il noleggio di un fuoristrada è l’opzione migliore, ma ci sono tantissimi servizi di transfert disponibili a portarti all’inizio dei sentieri a prezzi più o meno modici (a seconda del tempo che richiede la strada, in generale dai 20 ai 100 euro a persona al giorno).
“Ce la farò? Non ce la farò?” Se hai dubbi riguardo la guida in Kirghizistan, leggi la nostra guida completa!
Come fare per acqua e cibo
Le montagne del Kirghizistan abbondano di acqua, quindi difficilmente avrai problemi. Ti consiglio di verificare sempre le fonti di acqua a disposizione in base al tuo tragitto con app e carta topografica.
L’unico problema è dato dall’elevata presenza di animali al pascolo, che defecando vicino ai fiumi contaminano l’acqua. Un sistema filtrante è obbligatorio. Noi utilizziamo questo sistema a cannuccia super economico e super efficace.
Per qualsiasi dubbio, puoi leggere la serie di guide che abbiamo dedicato all’acqua in montagna (e alla sua depurazione). Inizia da questa, le altre sono collegate all’interno!
Capitolo a parte invece per il cibo: in alcuni dei percorsi più gettonati è possibile trovare anche bar e guesthouse. Per noi è un po’ difficile da immaginare, ma anche a 3000 metri ci sono piccoli abitati che offrono ospitalità o campi di yurte che, oltre al pernotto, vendono bibite e snack. Guesthouse e yurt camp in genere possono organizzare un pasto caldo o, se dormi presso di loro, delle abbondanti (e stravaganti) colazioni.
Dormire in una yurta in montagna
Questa è sicuramente un’esperienza da fare in Kirghizistan anche se… non tutte le yurte sono uguali.
In montagna durante i trekking più famosi si trovano spesso degli yurt camp presso in quali è possibile dormire nelle tende con altri escursionisti e cenare tutti insieme nella tenda comune.
Non ci sono molto comfort: a volte un lavandino all’esterno, a volte un letto (altre solo un materasso per terra), ma sono dei toccasana per chi non vuole portarsi sulle spalle il peso della tenda e vuole camminare un po’ più leggero.
PS Solitamente i bagni non ci sono, oppure sono delle latrine organizzate con una paratia e un buco per terra.
Dove noleggiare l’attrezzatura da trekking
I posti in cui noleggiare attrezzatura da trekking non sono molti, ma puoi trovare zaini, sacchi a pelo, tende, fornelletti e altro presso il Kyrgiz Alpine Club (si trova a Bishkek). Nelle località di montagna puoi noleggiare qualche pezzo anche presso gli uffici CBT (come sacco a pelo e tenda).
Un ultima possibilità è data dagli uffici turistici: offrendo servizi guida, può capitare che abbiano qualcosa in magazzino da noleggiarti.
In generale, per quello che ho potuto vedere, la qualità non è male, ma se sei abituato ad attrezzatura di grido e materiali ultra light, preparati ad un tuffo nel tempo.
Per i viaggi incentrati sul trekking, noi preferiamo imbarcare uno zaino con tutta l’attrezzatura. Poter usare il proprio materiale libera dagli imprevisti.
Mal d’altura
In Kirghizistan è quasi impossibile fare trekking sotto ai 2000 metri, motivo per il quale l’altezza è una cosa seria.
Già sopra ai 2000 metri infatti avvengono nel corpo cambiamenti significativi. Conseguenze (potenziali): forti emicranie, nausea, vomito, debolezza, sonnolenza o insonnia.
La cosa migliore da fare? Andare per gradi!
Evita di arrivare in città e partire per un trekking che supera i 4000 il giorno dopo, ma procedi un po’ per volta, raggiungendo quote via via sempre maggiori e – possibilmente – dormendo più in basso del punto più alto raggiunto nella giornata.
Se i sintomi persistono o si intensificano, l’unica soluzione è scendere di quota, almeno temporaneamente.
Zone per trekking ed escursionismo
Dato che quasi tutto il territorio del Paese è montuoso, è possibile fare escursioni praticamente ovunque. Le zone più interessanti – e più semplici da raggiungere e frequentare – sono:
- il Parco Nazionale Ala-Archa, a sud di Bishkek;
- Karakol e Jirgalan, nell’est del Paese;
- Naryn, al sud;
- Osh e Jalal Abad.
I trekking più belli
Impossibile scegliere. Nelle sole carte topografiche del CBT ne sono indicati almeno 6 o 7 ciascuna che hanno tutte le carte in regola per essere il più bel trekking del Kirghizistan. Questi sono giusto alcuni spunti:
- Ala-Kul trek, da 3-4 giorni a 7;
- Pamir-Alay, 4-6 giorni;
- Kel Suu Lake, 1 giorno (ma aggiungi un giorno ulteriore di viaggio, quindi una notte fuori è quasi obbligatoria).
Tenda in Kirghizistan
Una cosa splendida del Kirghizistan è la possibilità di campeggiare ovunque. Il senso di isolamento può essere completo, gli scenari commoventi, l’avventura intensa. Il fatto che si possa piantare la tenda dove si vuole richiede in ogni caso una certa sensibilità:
- per quanto libere, praticamente tutte le praterie d’altura kirghize sono sfruttate per la pastorizia – almeno fino alle prime nevi; attività antica e ancora fonte di reddito per tante famiglie kirghize (che peraltro tengono vive tradizioni secolari), il lavoro dei pastori, che vedrai ovunque a cavallo, va assolutamente rispettato;
- al netto che non ti avventuri “fuori traccia”, prediligi le aree già predisposte per il campeggio; nei sentieri promossi dal CBT, sono chiaramente indicate nelle tabelle di inizio percorso, e sul posto;
- rispetta al 100% i principi del Leave No Trace. Qualche dubbio? Leggi l’articolo:
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