Arequipa viene solitamente visitata dai turisti per spezzare il viaggio dalle Isole Ballestas a Cusco, ma è molto di più. È forse una delle città più belle di tutto il Perù, vale davvero la pena di fermarsi per una visita di almeno qualche giorno. Noi l’abbiamo fatto, dopo un assaggio di Lima, prima di muoverci verso la mitica Cuzco.

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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La città bianca e l’ombra del vulcano

Arequipa è anche chiamata “città bianca”. Le guide riportano tale nome al sillar, la pietra bianca di origine vulcanica utilizzata per costruire la maggior parte dei suoi edifici. Il motivo principale di questo soprannome è però il fatto che Arequipa è stata una colonia spagnola per moltissimi anni e, ancora oggi, la comunità bianca rappresenta l’80% della popolazione. Una percentuale che raggiunge cifre ancora più alte nello splendido quartiere di Yanahuara.

Sono sicura che Arequipa saprà travolgervi col suo ritmo, i suoi profumi e la sua eleganza. 

Ecco quindi dieci spunti per impegnare al meglio i giorni che passerete in città.

Le cose più belle da fare in città

1. Visitare Plaza de Armas

Sedetevi su una delle numerose panchine all’ombra delle palme presenti in questa elegantissima piazza rettangolare che mette in bella mostra il sillar, la pietra tipica di Arequipa. 

Da qui potrete ammirare la Cattedrale, l’unica in tutto il Perù ad eguagliare in larghezza la piazza, nonché numerosi edifici amministrativi e caffè sormontati da imponenti colonnati

Tutta questa bellezza è confermata anche dal fatto che il centro storico di Arequipa, di cui Plaza de Armas ne è il fulcro, è stato dichiarato patrimonio Unesco per la sua importanza storico-artistica.

2. Perdersi nel Mercato di San Camilo

Arequipa Mercato San CamiloSì perché in questo mercato sai quando entri, ma non sai quando esci. 

Impossibile non entusiasmarsi: ogni angolo è un vortice di colori e odori. 

La frutta di infinite varietà (alcune mai viste prima) disposta con ordine, le patate di mille colori, le pannocchie giganti, le frattaglie insanguinate sui banchi bianchissimi, il cibo pronto dal profumo invitante

Impossibile resistere ad un bicchierone di frullato di frutta fresca spremuta a mano dalle signore. 

Le donne occupano un’infilata di banchi sopraelevati – sono almeno una ventina – e stanno seminascoste da montagne di frutta esotica disposta con ordine, in composizioni che cambiano ogni giorno.

Con fare da mercato ti chiamano, attirano la tua attenzione, quasi ti impongono, agitando i menu plastificati, di sederti ai loro sgabellini. Poi si mettono ad armeggiare ai frullatori (senza mai smettere di chiacchierare con la vicina di banco) e ti preparano questi frullati densi, profumati, carichi di sapore e – bén sapendo le esigenze del turista – rigorosamente sin agua, senza acqua.

Un vero 100% di succo e polpa.

Quando hai finito di bere il tuo bicchierone ce ne sarà sempre un rabbocco pronto nel frullatore, perché tanto è abbondante la frutta qui che calcolare le dosi con precisione, forse, non è davvero importante.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

Arequipa succhi di frutta

E perché poi non provare per colazione i chicharrones come un vero peruviano?

Un mix di pancia di maiale fritta, cipolla, pomodoro, mais tostato e patata lessa. Fondamentale l’aggiunta della salsina piccante. Se invece proprio non riuscite a rinunciare alla brioche del mattino, vi consiglio di provarlo almeno per pranzo! 

Chicharrones

Le guide non nominano il mercato San Camilo, ma vi assicuro che curiosare tra i banchi sarà un’esperienza che non scorderete facilmente. 

3. Salire sul Mirador di Yanahuara

Arequipa MiradorUn punto panoramico bellissimo che si affaccia direttamente sui tetti della città di Arequipa e sull’onnipresente vulcano El Misti

Il mirador è facilmente raggiungibile a piedi con una camminata di una ventina di minuti dalla piazza centrale e la vista ne vale decisamente la pena. 

Su una delle arcate ornamentali del mirador regna il verso di un poeta che recita che “non si nasce invano sotto un vulcano” che fa comprendere come per gli abitanti del posto il vulcano El Misti (attualmente ancora attivo), che domina la città dall’alto, sia un simbolo estremamente sacro.

4. Partecipare al free walking tour

Ogni giorno per tre volte al giorno davanti alla Chiesa di San Francesco si trovano dei ragazzi che, come volontari, dedicano circa tre ore di tempo ai turisti per mostrar loro la città. 

La nostra guida è stata estremamente piacevole e ci ha mostrato la città da un altro punto di vista, portandoci in luoghi nei quali non avremmo mai potuto avere accesso altrimenti. 

Avrai inoltre la possibilità di confrontarvi con altri turisti da tutto il mondo e, perché no, bere un bicchierino in compagnia. 

È gratis, davvero, ma consigliamo di lasciare una mancia alla guida alla fine del tour (i Free Walkig Tour funzionano così). 

Arequipa Chiostro

5. Assaggiare il pisco

Il Pisco è in assoluto la bevanda più amata del Perù (dopo la Inca Cola e il mate de coca che però merita un capitolo a parte). 

Ogni città ha la sua personale variante del Pisco, ad Arequipa ad esempio è di colorazione gialla, e molti locali lo producono in casa. 

Varrebbe la pena assaggiare il Pisco in ogni città peruviana che visiti ma, se non te la senti (noi da bravi veneti ci abbiamo provato!), qui state certi che potrete berne uno dei migliori. 

E provate il Pisco Sour con il frutto della passione… delizioso!

E come dicono i peruviani

Prima del tramonto Pisco Sour, dopo il tramonto Pisco liscio! 

6. Assaporare la deliziosa cucina locale

Il Perù è famosissimo in tutto il mondo per la sua eccellente cucina. Qui ad Arequipa sono moltissime le specialità che puoi provare. 

Sicuramente non puoi perderti un pasto in una delle numerose picanterias: il nome tradisce la vocazione spicy di queste tavole calde (eccezionale il rocoto relleno, peperone ripieno di carne, riso e verdure ovviamente in chiave piccante). Cosa dire poi del cuy peruviano?

Tipici proprio della città di Arequipa sono inoltre gli Antonjitos, dolcetti deliziosi che troverai in gran quantità attorno a Plaza de Armas. 

Sappi inoltre che ogni giorno della settimana è dedicato ad una particolare zuppa. Il martedì ad esempio nelle trattorie e nelle case viene servita la più tradizionale zuppa italiana: il minestrone!

Un ristorante fuori dai canoni

Ti segnalo inoltre il ristorante Sonccollay, affacciato proprio su Plaza de Armas. 

L’eccentrico chef sarà ben felice di farti fare un giro per la sua cucina, dove dedica una pentola e un mestolo ad ogni singola preparazione della sua cucina pre-inka

7. Visitare il “Lama experience” 

Arequipa LLama ExperienceSe ancora non hai avuto modo di entrare in contatto con questi favolosi animali questo è il posto giusto. 

L’ingresso è libero e, con un po’ di fortuna, potrai dare da mangiare a lama e alpaca e accarezzarli (incredibile quanto sia soffice il loro manto). 

Numerosi pannelli spiegano le differenze tra questi camelidi. E’ presente anche una sezione dedicata al racconto della lavorazione della loro lana con dimostrazione della tessitura. 

8. Visitare il museo Santury

Il museo è anche detto museo della mummia in quanto vi è conservata Juanita, la principessa dei ghiacci, trovata sul Ghiacciaio Ampato nel 1920 dopo più di 500 anni dalla sua morte. 

La visita guidata costa poco più di 3 euro e dura un’ora, ma la storia è davvero interessantissima e vale sicuramente la pena farsela raccontare. 

9. Visitare il convento di Santa Catalina

Il convento è stata fondato da Dona Maria de Guzman, una ricca vedova che usava ammettere solo suore provenienti dalle migliori famiglie spagnole che, ovviamente, dovevano pagare laute somme per poter entrare.

Arequipa convento

Il convento è un dedalo di edifici e stanze che si susseguono secondo un ritmo ben scandito, dettato dalle rigide regole della vita al suo interno. 

Questo rigore e questa austerità cozzano tantissimo con i colori stessi del convento: rosso e blu si alternano sulle pareti esterne di tutti gli edifici e, complici i cactus e le piante grasse che si arrampicano, donano un’atmosfera di festa.  

Arequipa convento e cactus

Questa contraddizione architettonica si spiega facilmente con lo stile di vita che le suore dovevano tenere all’interno del monastero: rigido alle regole comuni, ma potevano avere servi, dare feste e invitare musicanti. 

Non solo un edificio religioso, ma una vera città nella città. 

Per la visita puoi procedere in autonomia oppure con una guida (che si può chiedere direttamente sul posto, e costa circa 5 euro). Visitarlo da solo ti farà immergere ancora di più nell’atmosfera e nel silenzio del luogo, mentre con la visita guidata avrai la possibilità di cogliere più dettagli. A te la scelta. 

Il convento è aperto anche alla sera due volte alla settimana e si può visitare con le lanterne, come si usava fare a quel tempo. 

10. Fermarsi almeno altre tre settimane e fare trekking su tutti i monti e vulcani dei dintorni

Sì perché Arequipa è circondata da ben quattro vulcani e monti a perdita d’occhio. 

Si possono scalare montagne che superano i 5000 mt o semplicemente andare ad esplorare le praterie sottostanti, dove vivono indisturbati lama, alpaca e vigogne. 

Un vero e proprio paradiso naturale tutto da scoprire e ancora non preso d’assalto dal turismo di massa. 

11. Visitare il Colca Canyon

Questo paradiso merita un capitolo a parte, ma se siete ad Arequipa non potete sicuramente perdervelo. E il trekking nel Colca Canyon è, come si dice, è un’altra storia.

Qualche giorno ad Arequipa?

Insomma, forse la guida che ci ha accompagnato durante il Free Walking Tour aveva ragione. Ad Arequipa bisogna fermarsi tre settimane almeno. Perché io ti ho raccontato quello che c’è da vedere… ma è l’atmosfera della città, con i suoi locali notturni, la cucina, l’aria di una città coloniale e la natura dei dintorni, che sono tutte da vivere!

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