Si fa presto a dire viaggio, ma come renderlo sostenibile dal punto di vista ambientale?
C’è la scelta della località, quella dell’alloggio, ma soprattutto c’è la scelta del mezzo di trasporto, da fare in base a diverse considerazioni… non ultime, quelle sulla sostenibilità.

Alzi la mano chi non ne può più di vedere come unico slogan della sostenibilità il manifesto del portarsi la propria borraccia in viaggio! Perché va bene che è una cosa importante e che tutto conta, ma la scelta del mezzo di trasporto ha un peso decisamente più importante.

Cosa pensano le persone alla frase "viaggiare sostenibile"

Immagine tratta dal portale di viaggi Omio.

Mezzi di trasporto non sostenibili

Auto

Se possibile – e specialmente su territorio nazionale – noi preferiamo non muovere l’auto. Guidare richiede concentrazione, il costo tra benzina e autostrada è spesso ingente e, spesse volte, la viabilità è compromessa dal traffico del weekend. Certo, come nomadi digitali possiamo spostarci durante la settimana, ma… ci sono i flussi dei pendolari e i camion! Insomma, come ti muovi in auto è uno stress.

L’auto non è sostenibile, c’è poco da fare (ma anche i camper e i van, anche se per questi ci sarebbero altre considerazioni da fare). Le emissioni di CO2 dipendono dal carburante: 2,380 kg per ogni litro di benzina bruciata, 2,650 per ogni litro di diesel. Un valore che sarebbe bene calcolare quando preventivi quanto costerà il tuo viaggio! Tanto più che altri fattori influiscono su questo dato (alcuni sono insospettabili): la pressione delle gomme, la qualità dell’olio motore, l’uso del condizionatore, la regolarità della velocità di crociera… e il carico di bagagli!

Se non hai alternative all’auto l’unica possibilità per rendere il viaggio più sostenibile è quella di sfruttare tutti i posti disponibili, eventualmente anche attraverso dei servizi di car sharing. Meno auto, meno traffico, meno emissioni… e magari qualche chiacchiera in più (oltre ad un bel risparmio sui costi).

Aereo

Un aereo di linea inquina come circa 600 auto Euro 0. Si prevede che nel 2025 il traffico aereo produrrà 1,4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno, tra le emissioni a terra e quelle in cielo. Ma il dato allarmante è che il settore produce il 2% circa delle emissioni di CO2 totali.

Omio confronto emissioni treno aereo

Immagine tratta dal portale di viaggi Omio.

L’aereo è poco sostenibile: un viaggio dall’Italia alle Canarie consuma quanto in media consuma una persona in auto, autobus e treno… in un anno. È un dato stringente per chi si concede i classici weekend in una capitale europea. Oltre a questo, l’aereo porta con sé un inganno: il volo sarà anche breve, ma se consideriamo i tempi per raggiungere l’aeroporto di partenza, le varie attese, il fatto che l’aeroporto di arrivo non è di certo in centro città… ci siamo capiti.

Senza infine contare la filosofia del “vedere fuori dal finestrino, e avere il senso del viaggio come attraversamento di ambienti” versus il “teletrasporto da un non-luogo a un altro non-luogo”.

Curiosità: il mezzo di trasporto “vacanzesco” meno sostenibile è la crociera. Fortuna che comunque non è nelle nostre corde…

Mezzi di trasporto sostenibili

Valutiamo allora gli altri mezzi di trasporto, sulla base delle nostre preferenze, ovvio, ma anche di alcuni dati oggettivi.

Treno

Molto più sostenibile, con un problema: spesso il biglietto non è così conveniente, e se rinunci ai treni ad alta velocità ti ritrovi a dover combinare regionali e locali, cambi in oscure stazioni di campagna e orari improbabili. Peccato, perché il tempo in treno si ammortizza alla grande, leggendo o, se proprio serve, lavoricchiando con il portatile.

Autobus

Qui le cose cambiano, perché ultimamente si sono affacciati in ogni dove alcuni attori transnazionali che hanno fatto del prezzo economico la loro bandiera. Bonus extra: su tratte lunghe puoi viaggiare di notte, e le stazioni sono in genere prossime al centro città.

Silvia in treno

Bici o piedi

La vera mobilità green è quella ad emissioni zero: bicicletta e piedi sono decisamente imbattibili! Non c’è nulla di meglio per scoprire una città che girarla a piedi, cogliendone tutte le sfumature grazie agli spostamenti lenti.

Non siamo ipocriti: per viaggiare a piedi in una città, ci devi ovviamente arrivare, e questo rimanda ai punti precedenti, ma anche la scelta dell’alloggio ha un peso notevole. Se scegli un alloggio in centro o nelle vicinanze di quello che ti interessa potrai evitare di muovere l’auto o di prendere i mezzi per tutta la durata del tuo soggiorno.

Quando scegliamo la nostra base in montagna, ad esempio, valutiamo sempre che dalla porta di casa si possa raggiungere un bosco a piedi: ci permette di fare la classica “camminata dietro casa” senza dover muovere l’auto tutti i giorni.

Altri consigli per un viaggio sostenibile

  • Scegli strutture sostenibili per l’alloggio. Per gli hotel esiste la certificazione EU ecolabel.
  • Porta con te le buone abitudini. Appartamenti, hotel e B&B cercano di offrire il massimo comfort per non deludere i clienti, ad esempio alzando il riscaldamento al massimo in inverno, offrendo il cambio asciugamani giornalieri o sparando l’aria condizionata tutto il giorno. Fai presente al tuo arrivo come desideri gestire queste situazioni. Loro saranno solo felici di risparmiare qualche euro, ma soprattutto sarete felici anche tu e pianeta!
  • Cambia mindset! Essere in vacanza non significa spegnere il cervello. Ad esempio, il cibo avanzato – anche se non lo paghi – qualcuno lo pagherà per te. Se a casa ti impegni a comprare locale, perché non dovresti continuare a farlo anche in viaggio?
  • Meno weekend e più viaggi. Lo so, questo non è facile, ma la realtà è che un viaggio di una settimana inquina molto meno di 3 weekend fuori porta.
  • Ricordati la borraccia!

Salivamo in montagna tutti i weekend. In auto sono 2 ore e mezza da Padova (quando va bene). La macchina era quasi sempre piena di amici. Eppure mi domandavo che senso avesse… arrivavo in montagna, mi fiondavo nella bellezza più profonda di questa terra e poi ripiombavo nella realtà nel giro di qualche ora: il traffico dell’Alemagna la domenica sera è insopportabile, e non potevo non rendermi conto della contraddizione.

Per godere della natura la sto inquinando.

Alternative? Purtroppo poche (in Alto Adige la situazione dei mezzi pubblici è molto diversa da questa) eppure qualcosa in più si può fare.

È stata un’altra spinta verso la nostra scelta di diventare nomadi digitali e vivere tra le montagne.

Silvia Bagaglio Leggero AvatarSilvia

 

I problemi del viaggio sostenibile sono anche altri

Le cose sono anche più complesse di così, e chiunque abbia viaggiato verso luoghi meno “centrali” lo sa. A questo proposito è interessante leggere i dati in uno studio del portale di viaggio Omio sul turismo sostenibile: mancano collegamenti e navette tra stazioni e aeroporti, i tempi sono percepiti come troppo lunghi, i costi non ne parliamo, e infine le alternative non sono comunicate in modo chiaro.

E poi c’è il problema della flessibilità, che in molti lamentano e che continua a spingere le persone verso il viaggio in auto. Noi lo sappiamo bene: se le cose sono lisce tra grande città e grande città, prova ad andare verso un luogo di montagna in pullman (abbastanza fattibile) oppure in treno (punto di domanda, almeno in Italia) e poi a fare i conti con gli spostamenti locali… difficilissimo.

Eppure ci si può provare. Ci si deve provare

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