Prima volta per noi tra le Valli del Torre, e inizio col botto – è il caso di dirlo. Direzionati da PromoTurismoFVG nell’ambito del progetto sulle cime iconiche della Regione, siamo saliti sul Gran Monte e, già che eravamo in zona, abbiamo fatto il lungo e difficile anello che ci ha portati sulla cima del Monte Briniza. Ti raccontiamo com’è andata.
⚠️ L’intero anello è destinato a escursionisti esperti: è esposto, pendente, e la via non sempre è comoda; fatto in estate e salendo come abbiamo fatto noi dal sentiero 710, la vegetazione rigogliosa aggiunge un livello di problematica in più. Se non hai abitudine di percorsi di questo tipo, ti consiglio di leggere il paragrafo sulla salita a Sella Kris da Monteaperta, e fare soltanto quella.
Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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Dove siamo: il Gran Monte
Prima volta qui, è un po’ di confusione. Il Gran Monte è in realtà una catena montuosa compresa tra torrente Torre (a ovest) e torrenti Rio Bianco e Natisone (ad est); ospita anche l’omonimo parco naturale comunale.
Ci siamo resi conto soltanto sul posto, curiosando la carta e guardando il panorama – che ohimé non è mai stato abbastanza ampio a causa delle nuvole basse – che la catena del Gran Monte prosegue poi verso luoghi che conosciamo: diventa la dorsale del Monte Stol (già Slovenia), una cresta bellissima e un po’ più frequentabile di questa, che scende verso la nostra amata Tolmin e la Valle dell’Isonzo.

Da Monteaperta a Sella Kris
Permettimi di insistere. Prendi in considerazione questo itinerario se non ti senti “escursionista esperto”.
A Monteaperta (600 mslm), parcheggiamo lungo la via omonima in un piccolo parcheggio pubblico (spazio per quattro auto). Proseguiamo lungo la strada fino all’incrocio successivo, dove troviamo i segnavia per il Gran Monte, che seguiamo, e poi fino alla Fonte Genzianella. Il sentiero supera le ultime case e sale una scaletta di cemento per immergersi nel bosco.
Nei pressi di un ruscello troviamo un bivio: prendiamo a destra il sentiero 711. Sarà questo itinerario a guidarci fino alla Sella di Kris o Kriz, meta di questa escursione.
Ci muoviamo nel bosco – sul limitare con i prati del paese all’inizio – fino a una prima fontana in pietra, situata in corrispondenza di un’ansa del percorso; proseguendo lungo il tracciato di una ampia e ombrosa mulattiera, superiamo un torrente – anche qui, ottima acqua – e iniziamo a salire di quota, con il sentiero che inizia a fare numerosi lunghi tornanti. La vegetazione, in estate, è debordante, ma si cammina comunque bene.
Quando superiamo gli 850 metri di quota, il bosco improvvisamente sparisce per lasciare il posto a una visuale bellissima: il versante meridionale del Monte Briniza, erboso, è tagliato dalla nostra mulattiera, che si prende il suo tempo per risalirlo – ancora a tornanti, ma con pendenza minore di quella affrontata finora.
Senza intoppi saliamo di quota fino a Sella Kriz (1540 mslm), la principale insellatura del complesso del Gran Monte. Questa forcella è dominata dal grande crocifisso – Cristo stilizzato e dotato di pannello solare. Nella cassetta di metallo c’è il libro “di forcella”.

A questo punto, scendiamo per la via della discesa, senza farci prendere dall’idea malsana di improvvisare le creste del Briniza (che è meglio prendere al contrario, come descritto nel prossimo paragrafo).
In breve, questa escursione: 7 km la salita, 940 metri di dislivello, media difficoltà per lunghezza e dislivello. Puoi scaricare la traccia qui.
L’anello completo Monteaperta – sentiero 710 – creste del Briniza – sentiero 711
Questa escursione è interessante ma selvatica: nonostante i segnavia dei sentieri siano stati rinfrescati da poco (al 2025) e siano sempre ben visibili, alcuni tratti di sentiero sono tosti, esposti e potenzialmente scivolosi; quest’ultimo aggettivo è più che vero in estate, quando la vegetazione è al suo massimo e ci troviamo a camminare lungo versanti pendenti, su stretta traccia.

Da Monteaperta al Monte Testa Grande
Il sentiero inizia dal piccolo parcheggio di Monteaperta linkato nel paragrafo precedente; seguiamo il segnavia per il Gran Monte, superiamo la fontana “La genzianella” e imbocchiamo il sentiero che sale dai gradini di cemento dietro all’ultima casa. Tempo di raggiungere il ruscello, e incontriamo un bivio:
- a sinistra per il sentiero 710,
- a destra per il sentiero 711.
Prendiamo a sinistra. Da qui alla sella di quota 1525 mslm, che si trova tra il Monte Testa Grande e le creste che portano al Monte Brinizia, ci sarà esclusivamente da salire, e spesso con estrema pendenza e difficoltà. In breve:
- prima parte nel bosco fino ad un punto eroso, che si supera facilmente;
- altro bosco con radure, sempre molto pendente;
- quando usciamo dal bosco – bello il panorama alle nostre spalle sulle Valli del Torre e sulla pianura lontana; la situazione si complica: si sale lungo un pendente versante, il sentiero è poco più che una traccia ricavata tra l’erba, ci sono dei punti molto esposti ma in genere, dove percorriamo il filo (in salita) di una dorsale, siamo quasi a quattro zampe – la scivolosità dell’ambiente è sempre accentuata;
- questa ardimentosa salita pare non finire mai, tra brevi traversi e poi altre rampe verticali.
Arriviamo in fine alla sella di cui sopra, dove si apre un nuovo inghippo: l’erba copre un fondo di rocce lisce, tondeggianti, e buchi; il piede non trova appoggio sicuro, e ogni passo è uno strazio.
Dalla sella, possiamo prendere a sinistra (direzione est) e raggiungere in dieci minuti circa, tra buchi nel suolo, pietre scivolose e chiazze di mughi la sommità del Monte Testa Grande (1556 mslm), modestissima e stilizzata croce di vetta, panorama esteso verso sud e verso nord alla catena dei Musi.

Torniamo sui nostri passi fino alla sella, e proseguiamo verso est.
La cresta del Gran Monte
Da qui in avanti, è avventura destinata ai piedi fermi e alle assenze di vertigini.
Camminiamo infatti sul filo di cresta che porta al Monte Briniza, seguendo i segnavia sempre presenti, con un’alternanza di canaloni, strapiombi e pendii pendentissimi verso sud. I passi vanno fatti bene, con attenzione, e non si può MAI mollare la concentrazione.
Il percorso fino al Briniza è un saliscendi lungo le linee di varie “pinne” che si spingono quasi verticali verso il cielo, e improvvise calate in strette forcelle. Se potessimo accelerare il nostro percorso, sarebbe una montagna russa! Giusto per non farsi mancare niente, ci sono anche un paio di passaggi nei quali si aggirano delle rocce non proprio piacevoli – passaggi brevissimi, ma che possono inquietare un po’.
Difficile descrivere il percorso o lo svolgimento altimetrico, il saliscendi è costante (e credo che il gps l’abbia misurato in difetto; lungo la cresta la topografica segna le quote di almeno sei cimette, Briniza escluso). Un tratto in quota – respiriamo! – un’altra forcella e su per un’altra pinna… e arriviamo alla Cima del Monte Briniza (1636 mslm), la più alta della catena del Gran Monte. Croce fatta con due rami, libro di vetta dentro la sua cassetta.
Dal Briniza scendiamo per altre pinne e forcelle, un po’ più semplicemente rispetto alla prima parte della cresta (ma neanche tanto) fino a Sella Kriz (1529 mslm), dove il crocifisso gigante ci porta finalmente conforto (o ascolta le nostre lamentele sulla follia del percorso appena fatto). Qui tiriamo il fiato, e ci prepariamo per la discesa.
Da Sella Kris a Monteaperta
Come per il paragrafo dedicato alla salita per questa via, ci prepariamo a una interminabile ma finalmente semplice e, devo dire, piacevole discesa. Si tratta di inforcare il sentiero 711: una bella mulattiera che si prende il suo tempo per tagliare a zig zag prima i meridionali versanti erbosi del Briniza, poi i boschi di faggio che scendono verso la valle del Cornappo, con i tornanti del sentiero che si fanno sempre più stretti (guarda lo zigzagare in carta!).

Nessuna deviazione fino al ruscello dal quale bere – anche se poco dopo compare la fontana in muratura; quando arriviamo qui, siamo così stanchi che seguiamo dritti la via tra le case di Monteaperta e sbuchiamo comunque al parcheggio.

Anello del Monte Briniza da Monteaperta: dati tecnici in breve e traccia GPX
| ⛰️ Dove siamo | Tar le Valli del Torre, sulle Prealpi Giulie, Provincia di Udine |
| 📍 Partenza | Monteaperta (600 mslm) |
| 🏅 Punti d’arrivo | Monte Testa Grande (1556 mslm), Monte Briniza (1636 mslm), Sella Kris |
| 📐 Dislivello | 1070 m (almeno, il gps di sicuro ha tolto qualcosa nei saliscendi) |
| 📏 Lunghezza | 13,5 km |
| ⏱️ Tempo | 3 ore e 45 minuti la salita |
| 😅 Difficoltà | Difficile |
| 💧 Acqua | A Monteaperta; lungo il sentiero 711 fino a quota 650, ci sono un paio di fontane e ruscelli |
| 🗺️ Cartografia | Carta 1:25.000 Tabacco n. 26 – Prealpi Giulie, Valli del Torre |
| 🛰️ Traccia GPS | Sì: scaricala qui |



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