I 601 metri di altezza del Monte Venda mi hanno sempre fatto sorridere. Secondo vecchia toponomastica (ormai superata) i colli, per definirsi tali, non dovrebbero superare i 600 metri, ecco perché tra i Colli Euganei il Monte Venda è l’unico che potrebbe sfoggiare l’appellativo di “monte”.

Il percorso ad anello del Monte Venda non porta alla sommità, ma giusto un metro più in basso (fatalità), ma in compenso arriva ai ruderi del Monastero degli Olivetani: uno scenario spennellato di mistero, quasi “gotico”.

Cosa troverai lungo l’anello del Venda:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Ruderi mistici

Da Casa Marina al Monastero degli Olivetani

Una premessa: il giro ad anello del Monte Venda è uno degli itinerari più frequentati dei Colli Euganei, ed anche uno dei più curiosi. Ti consiglio di evitare la domenica, oppure di incamminarti nel pomeriggio per evitare la coda e godere dei colori tenuti del tramonto. 

È una bellissima domenica di primavera (“ma non avevi detto di evitare le domeniche?”) nel tardo pomeriggio (“ahnnn”) e parcheggiamo l’auto nei pressi di Casa Marina, ostello e centro visite del Parco Colli Euganei (a circa 300 mslm) da dove proseguiamo un piccolo pezzo lungo Via Sottovenda.

Sulla sinistra, in basso, sarà subito visibile il bellissimo anfiteatro del Venda, uno spazio attrezzato che si fa posto tra i vigneti e che da alcuni anni ospita concerti ed eventi teatrali. Sulla destra, invece, e chiaramente indicato, il nostro sentiero: il sentiero G. G. Lorenzoni, segnavia numero 4.

Una rampa in salita ci porta all’effettivo attacco dove, in corrispondenza del grande pannello, prendiamo a destra (sulla sinistra si raggiunge invece un ottimo punto di osservazione sull’anfiteatro).

anfiteatro del Venda

L’anello vero e proprio inizia in morbida salita e il percorso è protetto dal fitto bosco che
occuperà la nostra visuale per buona parte dell’escursione. Quando gli alberi si diradano, riusciamo a godere di una bella vista sull’Eremo si Santa Maria Annunziata, appollaiato sulla sommità del Monte Rua, e nel mentre osserviamo i segnavia triangolari dell’Alta Via dei Colli Euganei, il grande anello di 42 km che permette di circumnavigare quasi tutti i colli (NB: entusiasmante, ma sono necessarie circa 12 ore per completarlo).

veduta sul Monastero del Monte Rua

A poco più di mezz’ora della partenza, un bivio a 572 mslm ci segnala la deviazione per i ruderi del Monastero degli Olivetani.

In circa 15 minuti ci troviamo così dapprima a seguire la recinzione dell’ex-base Nato che, pur essendo stata dismessa nel 1998 (è stata attiva per soli 4 anni), non è ancora stata smantellata e trasuda amianto da tutti i pori. Non bastasse questo genere di inquinamento, sul Venda è piazzato uno dei punti di trasmissione radiotelevisiva più strategici d’Italia. Ma chiudiamo gli occhi e proseguiamo perché ci aspettano invece tante bellezze…

Seguiamo la recinzione, quindi, e ci troviamo di fronte all’ingresso di quello che resta del Monastero degli Olivetani (600 mslm).

Il Monastero degli Olivetani

Il Monastero degli Olivetani – ovvero, i suoi ruderi – appaiono di fronte a noi. Limponente navata senza copertura della chiesa lascia il posto alla pianta del monastero – ora disegnata solo da bassi muri – circondata da un curato prato, e aperta sulla pianura sottostante. Recentemente è stata fatta una gettata di cemento assai discutibile, ma fortunatamente non toglie il fascino del luogo. 

Ruderi del Monastero degli Olivetani

Un po’ di storia (ma easy): La prima presenza è datata all’incirca alla seconda metà del 1100 con l’eremita Adamo da Torreglia, eremita, come spesso accade sugli Euganei e sui Berici (vedi l’Eremo di San Donato). Nel 1207 alcuni monaci benedettini salgono qui dalla basilica di Santa Giustina di Padova in cerca di pace e spiritualità e nel 1229 il luogo diventa a tutti gli effetti un monastero, sottoposto alla regola benedettina. A fine Duecento il monastero viene affiliato all’ordine monastico-aristocratico degli Olivetani ed è in questi anni che conosce il suo periodo di massima crescita dove viene ingrandito e abbellito. Nel 1771 la Repubblica Serenissima lo dismette, e gli edifici, dapprima riparo per pastori, vanno presto in rovina.

Scendiamo qualche gradino per curiosare al di sotto del monastero dove si trova una piccola cappella ancora attiva, odorosa di legna bruciata e incenso. In superficie le stazioni della via crucis, in ferro battuto, decorano le mura della chiesa portandoci a girarle attorno.

Il mio consiglio è quello di curiosare tra i ruderi per non perderti gli anfratti di quello che un tempo era il monastero e il bellissimo panorama sulla pianura sottostante. Durante il tramonto la natura mistica del luogo si può percepire ancora in maniera molto forte. 

Monastero degli Olivetani, Monte Venda

Il giro ad anello del Monte Venda

Per riprendere l’anello, siamo costretti a tornare sui nostri passi fino all’ultimo bivio, da dove prenderemo verso nord-ovest in direzione Corno del Venda.

Il sentiero corre ancora nel bosco fino a sbucare su Via Venda (asfaltata): la seguiamo verso sinistra fino a località Case Brombolina e, tenendo la destra, individuiamo un sentiero che scende leggermente, seguendo il fianco del monte.

La stretta traccia guadagna quota lentamente: in corrispondenza di un nuovo bivio, seguiamo in evidente salita per Casa Marina. A questo punto, il sentiero costeggia il Corno del Venda, propaggine occidentale del rilievo: sotto di noi, duecento metri più in basso, i celebri maronari del Venda, un boschetto di castagni secolari. Noi invece saliamo, lungo una bella traccia, attraverso quell’ambiente euganeo che quasi assomiglia alla macchia mediterranea tanto è profumato durante le giornate calde.

Approfittiamo di una panchina isolata per fare una breve pausa panoramica: di fronte a noi una bellissima vista sui Colli Euganei meridionali con il Vendevolo, il Rusta, il Cinto e il Cero che mostrano al massimo la loro origine vulcanica.

Sta quasi per calare il buio e l’ultima parte dell’escursione è tutta in bosco dove seguiamo veloci una serie di ampi tornanti che ci riportano dritti a Casa Marina. 

Giro ad anello del Monte Venda: dati tenici in breve

Dove siamo: sui Colli Euganei (PD)

Partenza: Casa Marina (300 mslm circa). Nelle giornate più affollate dovrai parcheggiare lungo la strada.

Quota massima: 600 mslm

Dislivello: 380 m

Difficoltà: medio-facile. Non sono presenti punti esposti, né pendenze impegnative, ma l’orientamento in alcuni punti richiede un po’ di attenzione. 

Durata: 3 ore l’anello compresa la deviazione agli Olivetani

Lunghezza: 7 km compresa la deviazione agli Olivetani

Acqua: non presente

Cartografia:Tabacco n. 60, Scala 1:25000. Sono comunque sufficienti (e alle volte più chiare) le carte presenti nelle diverse pubblicazioni dell’Ente Parco Colli Euganei. come sempre sugli Euganei, una app per l’escursionismo può essere d’aiuto.

Anello del Monte Venda e Monastero degli Olivetani - Sentiero G. G. Lorenzoni pin