Dopo due settimane trascorse nella Valle del Lys, vuoi non salire a vedere le sorgenti del fiume omonimo? Tanto più che per noi, nei confronti della Valle d’Aosta, le sorgenti del Lys sono il luogo in cui tutto è nato (la storia la trovi a fine articolo).

Spoiler: la camminata è un tripudio di splendide cartoline della Valle d’Aosta!

Cosa troverai nell’escursione alle Sorgenti del Lys:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Cartoline valdostane

Sorgenti del Lys e Monte Rosa

Da Staffal lungo il sentiero 7

Il sentiero inizia esattamente alla fine della valle. Una panchina assolata e qualche cartello indicano la direzione da prendere per imboccare il sentiero 7.

Iniziamo la salita lungo il fragoroso Torrente Lys, che scorre carico di acque. D’altronde, sopra le nostre teste, c’è un ghiacciaio ad alimentarlo. Lo scenario è, già dopo i primi passi, di una bellezza commovente. Una baita di pietra in lontananza, le acque cristalline del Lys, numerose fioriture sulle sponde del torrente e un sentiero delizioso che lo costeggia.

L’orientamento è semplice, quasi banale, perché segue il percorso del torrente Lys, tenendosi alla sua destra. La salita è morbida e mai impegnativa, come se avesse deciso di guadagnare quota abbastanza lentamente per lasciare all’escursionista la possibilità di ammirare piano piano le sue meraviglie.

Siamo da un po’ nel bosco, quando si apre sulla nostra sinistra l’alpeggio di Cortlys. Nota bene che da qui, superato un ponticello, un secondo sentiero (segnavia 1) torna a valle per l’altro versante della valle.

Il nostro sentiero invece prosegue fino a un bivio. Ignoriamo sulla destra il sentiero 7c che sale a Colle Salza e a Punta Alta Luce. Seguiamo invece per un valloncello racchiuso tra la morena laterale sinistra di una antica lingua glaciale e il vallone della Salza, prima in piano e poi scendendo e attraversando un piccolo rio.

Sorgenti del Lys

L’ultima salita nella morena del ghiacciaio

La pendenza aumenta lungo il dorso della morena. Saliamo una serie di zig-zag fino ad arrivare all’ultima spalla, assicurata da brevi spezzoni di cavo. Il tratto messo in sicurezza dalle catene è breve, e superare le roccette è elementare.

Ci troviamo così a camminare qualche metro sul crinale. Volgiamo lo sguardo indietro, e rimaniamo impressionati dall’altezza e dal tratto percorso. Assolutamente spettacolare.

Di fronte a noi, invece, la scritta su di un masso indica la meta dell’escursione, le sorgenti del Lys (1843 mslm). Soltanto questo ultimo tratto di morena è un po’ più faticoso.

Ghiacciaio del Monte Rosa

Le Sorgenti del Lys

Abbiamo davanti a noi una pagina del manuale di geografia glaciale. A chiudere l’orizzonte, le vette del Monte Rosa, tra le quali Punta Felik e il Lyskamm Occidentale. Sotto di esse, il ghiacciaio del Lys: due masse bianco-azzurre che avvolgono lo spigolo scuro della Cresta del Naso. I seracchi sono sospesi sul vallone dalla sezione a U, testimonianza di una antica, enorme lingua glaciale.

Il Lys appena nato forma alcuni laghetti di un azzurro opaco, prima di prendere velocità lungo rocce rosse e grigie perfettamente levigate dai ghiacci, e buttarsi a valle.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

Quello del Lys è un ghiacciaio che permette di arrivare al suo cospetto senza troppa fatica. La piccola folla lo dimostra: sono molti gli escursionisti che salgono fino a qui per ammirare un ambiente davvero fuori dalla norma.

Sulla nostra sinistra, a “chiudere” la scena, una lunga cresta rocciosa dal colore intenso: è la cresta di Bettaforca, lungo la quale passa il sentiero per il Rifugio Quintino Sella.

Scendiamo per il versante erboso, cosparso di rocce, e ci sediamo poco distanti dalle acque del Lys. Insomma, è così che nasce una valle?

Sorgenti del Lys: camminata vista ghiacciaio

Sorgenti del Lys: impianti di risalita vs desiderio di tranquillità

È Ferragosto. Come ci sia venuto in mente di metterci in viaggio proprio oggi, non è chiaro neanche a noi – forse una svista, forse la voglia di non rimanere un momento di più in città? Comunque: ci ritroviamo in Val del Lys ma le chiavi dell’appartamento ce le consegnano domani, per cui dobbiamo ripiegare su un hotel a Staffal…

… e qui cominciano i problemi. I parcheggi degli impianti sono pieni. Ci sono auto lungo la strada, persone ovunque. Da un paio di bar viene sparata fuori della fastidiosissima, aggressiva musica ska, che rimbomba lungo l’alta valle. Fa pure caldo, e non troviamo un pezzo di prato tranquillo per farci un panino.

Vediamo il segnavia numero 7, l’indicazione per le Sorgenti del Lys. Ci facciamo un pensierino, ma no, siamo psicologicamente fiaccati. Ci penseremo nei prossimi giorni… ma sono talmente tante le cose da fare a Gressoney che ci mettiamo due settimane prima di trovare il tempo per venire qui! E sbagliamo, perché è davvero un posto di una bellezza unica.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

 

Panorama della Valle del Lys

Trekking alle Sorgenti del Lys: dati tecnici in breve

Dove siamo: Valle d’Aosta, alta Valle del Lys

Partenza: Gressoney-La-Trinitè in località Staffal (1843 mslm). Puoi lasciare l’auto in uno dei parcheggi degli impianti.

Arrivo: Sorgenti del Lys (2417 mslm)

Dislivello: circa 520 metri

Tempo: 1 ora e mezza – 2 ore (a seconda del passo)

Difficoltà: medio-facile. È presente un solo tratto finale attrezzato con un cavo, più per sicurezza psicologia che per reale necessità.

Cartografia: Carta L’escursionista n.8, Monte Rosa, Ayas, Gressoney, Alagna (se non ce l’hai, puoi comprala su Amazon)

Escursione alle Sorgenti del Lys da Staffal - pin