Il Rifugio Tamar – o meglio, Planiski Dom Tamar – è una coccola aperta tutto l’anno: in estate, qui particolarmente mite, e negli inverni che, nonostante la bassa quota, assicurano sempre uno splendido manto di neve da percorrere con le ciaspole.

Al di là dell’ospitalità ruspante del rifugio e dell’atmosfera rilassata (interrotta ogni tanto dall’arrivo di qualche alpinista assetato di pivo), nonché di un paio di cascate piacevoli da raggiungere, c’è anche la vista strepitosa sulla severa mole dello Jalovec, terza cima della Slovenia, a giustificare una gita qui.

Il rifugio Tamar

Arrivare al punto di partenza

Da Tarvisio si prende la direzione della Slovenia e di Kranjska Gora. A pochi chilometri dal confine, in corrispondenza del primo abitato (Rateče) – dopo aver fatto benzina (qui costa decisamente meno che in Italia) si prende sulla destra per la Tamar Planica (indicazioni per Tamar). Poco dopo l’imbocco della valle, tradizionalissima con le rastrelliere in legno per l’essiccazione del fieno, si arriva ai moderni impianti per il salto con lo sci, dove è possibile vedere gli atleti allenarsi in tutte le stagioni (e atterrare dopo i salti vertiginosi, con un suono scivolato, sulle superfici di erba sintetica).

Si lascia l’auto alla fine dei parcheggi a pagamento. Il costo del parcheggio è di 3,50 euro al giorno per un’auto, 15 euro per un van o camper… e partiamo!

Escursione al Rifugio Tamar

Dalla fine dei parcheggi prendiamo in direzione “Tamar” (cartello e pannello con informativo) e attraversiamo il letto in secca del torrente, immergendoci nel bosco lungo una carrareccia in ottime condizioni.

Siamo venuti in Slovenia per il weekend e in mattinata siamo già saliti alla Mala Mojstrova per la via ferrata (semplice e super consigliata) per cui una camminata tranquilla è proprio quello che ci serve per arrivare in rifugio e farci coccolare dalla stufa accesa.

Il percorso è ampio, evidente, praticamente in piano. Alcuni pannelli lungo il sentiero raccontano la geografia della valle di Tamar, mentre oltre le chiome degli abeti e dei faggi iniziano a profilarsi le montagne che circondano la valle – spicca il complesso delle Ponze, sulla destra.

Prendiamo una breve deviazione nel bosco  di pochi metri e, tornati sulla carrareccia, siamo arrivati. Di fronte a noi si aprono i prati del rifugio, dai quali spunta la graziosa cappella dedicata a Maria, e si stagliano le tre sagome che ci interessano: quella del Planiski Dom Tamar (1108 m), il rifugio, quella dello Jalovec di fronte, e quelle appaiate della Slemenova Spica (meta del giorno seguente) e della Mala Mojstrova sulla sinistra.

Il Rifugio Tamar

Zelje era il nome di questi pascoli. Qui c’era a fine Ottocento una fattoria e un caseificio, e le tettoie sotto le quali si radunavano le pecore prima della mungitura erano chiamati tamar. Il rifugio è nato qui, come un piccolo riparo di legno, nel 1899.

Adesso, alcune cose saltano all’occhio (e agli altri sensi). Una jota – la zuppa di rape bianche e fagioli – strepitosa, curiosi dolci di ricotta e marmellata fatta in casa (dei quali 1 su 5 è salato), la kaisersmarren servita in contenitori di cartone stile patatine del food truck, pivo in abbondanza e la musica tradizionale sparata dagli altoparlanti mentre il sole ci scalda la faccia. Meraviglioso.

E dormire qui? Ne vale la pena: niente fronzoli dolomitici, niente spa al profumo di fieno. Un salto in un tempo antico spartano e minimale, forse per pochi: ma nella piccola stanzina con i letti a castello e il pavimento di assi consumante, sotto le pesanti coperte, dopo le escursioni più impegnative, siamo stati da dio.

Dal Rifugio Tamar puoi fare molte escursioni. Ci sono due cascate a poca distanza (circa a 20 e 40 minuti) di semplice camminata o puoi salire sulla cima alpinistica dello Jalovec, ma noi ti consigliamo l’escursione alla Slemenova Spica: in autunno è un’esplosione di colori, ma in ogni caso il panorama a 360° è davvero unico!

Infine il Rifugio Tamar è aperto tutto l’anno, cascasse il mondo. Unica avvertenza: da metà novembre a febbraio qui non arriva il sole e la temperatura è molto, molto bassa!

Silvia sulla Slemenova Spica

Escursione al Rifugio Tamar: la camminata in sintesi

⛰️ Dove siamo Sulle Alpi Giulie slovene, a due passi dal confine italiano di Tarvisio.
📍 Partenza da Parcheggio degli impianti di salto con gli sci della Tamar Planica (932 mslm)
🏔️ Arrivo Rifugio Planiski Dom Tamar (1108 mslm)
📐 Dislivello 170 metri
📏 Lunghezza 4 km
⏱️ Tempo 45 minuti
😅 Difficoltà Più che facile.
💧 Acqua No. Ma al rifugio c’è un’ottima birra (e pure una fontana).
🗺️ Cartografia Tabacco 1:25.000 n. 65 – Alpi Giulie Orientali, Julijske Alpe – Bohinj, Triglav (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì.

Rifugio Planiski dom Tamar in Slovenia - pin