Me ne sono reso conto soltanto la notte, quando sono uscito dal Rifugio Mezzalama per andare in bagno: due fari, alti sopra un triangolo di roccia nera proiettato tra due bianche glaciali rese brillanti dalla luna piena. Il Rifugio delle Guide d’Ayas – o Rifugio delle Guide della Valle d’Ayas per completezza – è un altissimo nido d’aquila alpinistico… che nasconde delle sorprese. Te le racconto in questo articolo!

salita al Rifugio Guide d'Ayas dal Rifugio Mezzalama

Da Frachey o Saint-Jacques al Rifugio Ottorino Mezzalama

Dico “o Saint-Jacques” perché questo grazioso borgo di pietra non offre parcheggio (se non per 3 ore di disco orario). Noi abbiamo lasciato l’auto nel grande parcheggio degli impianti Monterosa Ski di Frachey, poco più di un chilometro di strada asfaltata in basso (1620 mslm). Dato che è un peccato farsi questo tratto un po’ inutile di strada, si può provare a parcheggiare lungo la strada, nelle grandi piazzole prima di Saint-Jacques.

La salita al Rifugio Mezzalama l’ha raccontata Silvia qui. Te la riassumo super velocemente.

In breve:

  • saliamo lungo i sentieri 7/8 fino al Pian di Verra Inferiore (2069 mslm), dove seguiamo la carrareccia,
  • al bivio, possiamo proseguire dritti, in salita, sul sentiero 7, e raggiungere lo splendido Lago Blu (2211 mslm), oppure
  • prendere sulla destra la carrareccia e seguirla. Questa è la via più veloce, per cui proseguiamo su questo itinerario.
  • Fatti diversi tornanti, sulla sinistra si stacca il sentiero 7 (2280 mslm), che taglia in diagonale la prima delle morene che percorreremo.
  • Seguiamo il sentiero 7 fino al Rifugio Mezzalama (3004 mslm).

Nota bene: per raggiungere il Rifugio Mezzalama, le 4 ore indicate dai cartelli alla fine servono tutte. Qui puoi dormirci, come abbiamo fatto noi, soprattutto se cerchi un’esperienza di rifugio vera e “vecchia scuola”: l’Ottorino Mezzalama porta tutto il peso dei suoi anni con fascino (e qualche disagio).

L’esperienza comunque vale la pena di essere fatta, anche per la convivialità che il rifugio sembra proiettare sui commensali che cenano insieme.

Dal Rifugio Mezzalama al Rifugio Guide d’Ayas

Passa parte del pomeriggio, ed ora di mettermi in movimento per il Guide d’Ayas: sono già le cinque di pomeriggio e la cena, al Mezzalama, è prevista per le 19. Proseguo lungo il sentiero 7 che attacca proprio alle spalle del Mezzalama. Una decisa salita, poi uno zigzagare tra grosse rocce lisciate dai ghiacci. La via è chiara (ci sono tantissimi bolli e frecce gialle, nonché dei grossi ometti quadrangolari) mentre guadagno quota. Ogni tanto mi aiuto con le mani, ma sono veramente passaggi semplicissimi.

Arrivo così a una strettoia (3200 mslm). Sulla destra c’è una enorme, e bellissima, roccia lisciata, che pare fare da barriera ad un laghetto – a fine agosto, dopo una prima nevicata, l’ho trovato in parte giacchiato! È quello che resta del ghiacciaio Grande di Verra, la cui lingua, fino a qualche anno, si doveva percorrere. Oggi, semplicemente, si aggira il lago (ometti di roccia).

lago glaciale sotto al rifugio Guide d'Ayas

Il rifugio è lì sopra, sullo sperone delle Rocce di Lambronecca.

A questo punto, inizia la vera salita, lungo un pendio di roccia friabile e un po’ instabile, seguendo il sentierino che fa mille tornanti e mi deposita su una spalla quasi pianeggiante. Un altro paio di grossi ometti mi hanno guidato fin qui.

Mi aspettano gli ultimi 40 metri di salita: svolto sulla sinistra, e mi godo la vista della teoria di corde e passerelle di legno che sale fino al rifugio, che vedo in cima.

tratto attrezzato

Salgo deciso – si è fatto un po’ tardi, quindi meglio muoversi – e in pochi minuti sono accolto da una pietra sulla quale hanno spruzzato un grande punto di domanda di vernice gialla. Approdo sulla terrazza del Rifugio Guide d’Ayas.

Rifugio Guide d'Ayas

Il Rifugio Guide d’Ayas

È il rifugio più alto della Val d’Ayas, con i suoi quasi 3400 metri di quota. Una terrazza, e tutto attorno i vertiginosi ghiacciai di Verra/Véraz. Da qui, l’unico posto in cui puoi andare… è un’avventura alpinistica: dal rifugio infatti si parte per il Polluce, per il versante ovest del Castore, per la Roccia Nera e per la Traversata dei Breithorn. Di qua si sale anche al Bivacco Rossi e Volante.

Rifugio delle Guide d'Ayas

Entro. Nell’anticamera dove ci sono le classiche raccolte di ciabatte, ci sono anche i segni dell’alpinismo: gli scomparti sono pieni di ramponi e picche, scarponi, corde.

Nella sala principale si respira una bella atmosfera. Ordino un tè e una fetta di torta pere e cioccolata, e guardo i poster appesi: oltre alle tracce di decenni di alpinismo e alle foto innevate, campeggiano diversi bandieroni del Che. E fuori dalla porta delle toilette, c’è una buffissima illustrazione francese che mi perdo a guardare.

interno del rifugio guide d'Ayas

Un po’ di storia? Il rifugio è relativamente giovane, essendo stato inaugurato nel 1991. Offre 80 posti letto che dicono essere molto confortevoli.

Esco, e tento di godermi quel po’ di panorama che la nebbia mi concede. Scendo al Mezzalama per la via della salita (che ammetto pareva più ripida, in salita).

Alle 18:58 sono a tavola.

vista dal rifugio

Salita al Rifugio delle Guide d’Ayas: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo In Val d’Ayas, Valle d’Aosta
📍 Partenza Parcheggio degli impianti Monterosa Ski di Frachey (1620 mslm) oppure Saint- Jacques (1680 mslm)
🏅 Arrivo Rifugio delle Guide d’Ayas (3393 mslm)
📐 Dislivello 1775 mslm
📏 Lunghezza 10,40 km la salita
⏱️ Tempo 5 ore la salita
😅 Difficoltà Difficile: per la lunghezza e il dislivello, e per la seconda metà dell’itinerario tra Mezzalama e Guide d’Ayas
💧 Acqua Sì: a Saint-Jacques e in corrispondenza del bivio tra carrareccia e sentiero 7 (prima del Lago Blu)
🗺️ Cartografia Carta L’escursionista n.8, Monte Rosa, Ayas, Gressoney, Alagna (se non ce l’hai, puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì: trovi due tracce separate, una per la salita al Rifugio Mezzalama, e una per la salita da questo al Guide d’Ayas