Già di per sé l’Alpago è un posto magico. Mettici la neve e mettici una giornata di sole. Mettici anche due fette di salame e la semplice ciaspolata alla Baracca degli Alpini è servita.
Cosa troverai in questo percorso:
Da Col Indes a Malga Pian Grant (ora Malga Cavallo)
Lasciamo l’auto nei pressi del parcheggio di Col Indes, di fianco al ristorante (assicurati di pagare la sosta se parcheggi su un posto blu, perché la polizia passa sempre, soprattutto nel weekend).
Il caldo delle ultime settimane sta iniziando a sciogliere la neve, per cui il percorso fino alla Malga Pian Grant è libero da neve e si percorre comodamente a piedi, lungo la strada.
Una piccola nota topografica: sulla cartografica quella che ora si chiama Malga Cavallo viene spesso indicata come Malga Pian Grant. E una nota sui percorsi: da qui parte anche uno dei nostri sentieri d’Alpago preferiti (da fare in inverno solo con adeguata preparazione e attrezzatura): quello verso il Rifugio Semenza.
E infine, una piccola nota golosa: alla malga, indipendentemente dal nome con il quale tu la voglia chiamare, si mangia benissimo: piatti abbondanti, squisiti e genuini, per non parlare di formaggi e caciotte di loro produzione.
Meglio continuare la camminata, và!
Semplice ciaspolata in Alpago lungo sentiero 923
Superata Malga Pian Grant imbocchiamo il sentiero 923 nei pressi di Pian delle Lastre. In breve ci addentriamo nel bosco di faggi.
Questo per noi è uno dei posti più belli dove ammirare il foliage autunnale, ma devo dire che, anche in inverno, ha il suo fascino. Enormi e slanciati faggi si stagliano sul manto nevoso, mentre il cielo azzurro gioca a dipingere le fronde più alte.
Il sentiero è molto semplice e, anche in questa stagione, è sempre ben tracciato dai tantissimi ciaspolatori e scialpinisti che frequentano la zona, per cui è davvero difficile perdere l’orientamento. Anche la pendenza è regolare, per cui ci sentiamo di consigliare questo percorso a chiunque abbia voglia di stare qualche ora nella natura, senza preoccupazioni. E se è la tua primissima ciaspolata, approfittane per imparare i rudimenti di questo sport!
Un motivo in più per ammirare il paesaggio e lasciare che le ciaspole affondino nella neve, un passo dopo l’altro.
Proseguiamo sempre lungo il sentiero 923 (che conduce verso il Rifugio Semenza in 2 ore da qui) e, in circa 10 minuti, siamo di fronte alla Baracca degli Alpini.
La Baracca degli Alpini (ex Baracche Mognol)
La Baracca degli Alpini appare all’improvviso sul finire del bosco e lascia incantati per la sua splendida posizione panoramica sul gruppo del Monte Cavallo, il Cimon di Palantina, il Monte Forcella, il Monte Colombera e gli altri monti dell’Alpago.
Un sole abbagliante e lo sguardo che, abituato alla luce filtrata dalla faggeta, ora non sa dove posarsi in questo splendido anfiteatro.
La casera anche è bellissima e molto grande. All’interno ci accolgono due tavoloni di legno con panche, una decina di posti letto a castello (senza materassi) e un camino enorme fumante di grigliate (che purtroppo non sono le nostre… perlomeno questa volta).
Ripieghiamo su un intramontabile pane e salame che, con questa vista qui, è comunque irresistibile, prima di scendere per lo stesso sentiero dell’andata.
Ciaspolata alla Baracca degli Alpini: dati tecnici in breve
Partenza: Col Indes (1161 mslm)
Arrivo: Baracca degli Alpini (1508 mslm)
Dislivello: circa 350 m
Tempo: 1 ora e 15 la salita
Difficoltà: facile, escursione che si può fare anche con bambini
Cartografia: Carta Tabacco n. 12, Alpago – Cansiglio – Piancavallo – Valcellina (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)
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