Amo l’autunno da quando il foliage ancora non aveva un nome, ma erano solo foglie cadute a terra da dover spazzare. Non so se questo, unita alla mia passione per i trekking, possa fare di me un’esperta della materia ma, come dice mio nonno, “posso dire una parola in piazza” sulle migliori camminate dove ammirare il foliage in Veneto.
Partiamo? Sì, ma quando?
Foliage in Veneto, alias quando il trekking in autunno si colora
Una cosa è necessario: il tempismo. È sempre più difficile prevedere con certezza quali siano i giorni migliori per ammirare l’autunno nel suo massimo splendore.
Per essere sicuri di fare questi trekking nel periodo giusto per ammirare il foliage in Veneto hai due opzioni:
- andare tutti i weekend e osservare l’evoluzione della natura (cosa che dà molte soddisfazioni)
- oppure andare sul sicuro, da metà ottobre a metà novembre. In linea di massima infatti negli ultimi anni settembre è sempre più spesso una coda dell’estate e da metà novembre i colori si “spengono”.
- ci sarebbe anche una terza opzione… stare in contatto con persone che in montagna ci vivono. Ad esempio seguendo il nostro profilo Instagram.
PS: Sconfineremo poco poco anche nelle regioni limitrofe, ma ti assicuro che ne varrà la pena… e adesso armati di macchina fotografica (e k-way per la pioggia) che si parte!
Il Cansiglio – il più classico dei foliage in Veneto
Il foliage per eccellenza, in Veneto, si trova proprio sul Cansiglio. Da fine settembre infatti sono tantissimi gli appassionati di fotografia che si addentrano nei boschi che avvolgono i prati del Cansiglio per immortalare la bellezza indiscussa dei loro alberi. I colori vivaci del rosso e del giallo si alternano premendo verso il verde intenso dei pascoli, riscaldando la tavolozza. Lo scenario è davvero unico.
Una delle particolarità di questo luogo sta nel fatto che, grazie al processo di inversione termica, gli abeti bianchi e rossi si trovano al confine con i prati pascolivi, mentre la faggeta spicca verso la cima. La seconda curiosità che ti raccontiamo è storica: i faggi del Cansiglio venivano usati dalla Repubblica di Venezia per la produzione di remi – “bosco da remi”, veniva chiamato – legname da opera e carbone.
E come se non bastasse il Cansiglio è il luogo prediletto dei cervi per i loro rituali amorosi. Ascoltare il bramito di questi nobili animali della foresta è davvero emozionante, e non è impossibile qualche avvistamento, a patto di portare il massimo rispetto per la natura.
Trekking facile in Cansiglio: il Percorso 1
Se è la tua prima volta in Cansiglio ti suggerisco questa camminata. Si tratta di un trekking ad anello di un paio di ore che attraversa tutto il bosco. Il dislivello è pochissimo, e ti permette di scoprire ogni sfumatura di questo luogo senza tempo. Scoprirai una foresta che si trasforma ogni poche centinaia di passi – cambia di colore, densità, intensità, attitudine; vedrai una coperta di muschio verde carico, che copre uniformemente il suolo, i massi, i tronchi degli alberi. La luce filtra tra le fronde, ma lo fa in modo modesto, trattenuto: girare per i boschi del Cansiglio è un’esperienza meditativa, crepuscolare.
La descrizione completa dell’itinerario la trovi qui:👉 Percorso 1 del Cansiglio
L’Alpago – il mio preferito in autunno
Ci sono luoghi che riconoscerei ad occhi chiusi. Mi basta l’odore, l’effetto del calore del sole sulla pelle, il suono del vento. L’Alpago in ottobre è uno di questi. Le mandrie non popolano più i pascoli d’alta quota: sono già scesi a valle lasciandosi dietro solo l’odore di animale e di fieno, mentre la faggeta inizia a colorarsi di oro.
Foliage in Alpago: 4 trekking per tutte le difficoltà
- Difficoltà bassa. Per ammirare il foliage in Alpago il posto migliore è sicuramente nei pressi di Malga Pian Grant. Da qui in un attimo si può entrare in uno strepitoso bosco di faggi e compiere un percorso quasi in piano, rimanendo sempre immersi nel bosco e nei colori autunnali.
- Difficoltà medio-bassa. Se hai voglia di una camminata semplice puoi dirigerti verso la bellissima Baracca degli Alpini, attraversando il silenzioso bosco di faggi secolari.
Trovi la descrizione completa qui: 👉 Baracca degli alpini
- Difficoltà media. Ti consiglio l’escursione che da Malga Pian Grant arriva al Rifugio Semenza, il panorama dall’alto sui morbidi prati striati d’autunno è spettacolare. Il trekking dura un paio d’ore, ma fai attenzione ad un unico tratto esposto (non impegnativo).
- Difficile. Dopo essere arrivato al Rifugio Semenza e Bivacco Lastè, puoi fare un giro ad anello verso il Cimon di Palatina. Il trekking completo richiede circa 6 ore, ma i panorami sapranno ripagarti della fatica.
Trovi la descrizione completa qui: 👉giro ad anello in Alpago verso il Cimon di Palantina
Le Dolomiti – il foliage più spettacolare
Non si può parlare di foliage in Veneto senza nominare le emozionanti Dolomiti. Che le Dolomiti siano uno dei posti più belli dove andare per monti non stupirà, ma a mio avviso molti luoghi diventano ancora più magici in autunno. Tanto più che le orde dei turisti se ne sono andate con le prime piogge, lasciando spazio ad atmosfere più contemplative e cariche di suggestione.
Foliage Dolomiti: 4+1 camminate per tutte le difficoltà
- Percorso facile. Uno dei miei panorami preferiti in Cadore durante l’autunno è sicuramente il Lago di Misurina. Già solo la strada da percorrere in auto per raggiungere il lago si colora di un giallo intenso che, nelle giornate di sole, abbaglia dall’intensità. Dal Lago di Misurina partono passeggiate ed escursioni di tutte le difficoltà, ma il lungolago è il luogo ideale per una escursione facile, ma d’effetto. Solo guardare la massa infuocata dei larici che si riflettono sull’acqua vale la pena.
Trovi tutte le informazioni qui: 👉Cosa fare al Lago di Misurina (noi ti consigliamo il giro ad anello)
- Percorso medio. Uno dei luoghi più amati dai fotografi naturalisti per ammirare il foliage è il trekking al Rifugio Palmieri quando la Croda da Lago si specchia nel Lago Federa e i larici che lo lambiscono si accendono dei colori dell’oro. Ecco, questo è forse davvero uno degli spot più famosi, più fotografati e anche più spettacolari delle Dolomiti in autunno.
Trovi tutte le informazioni del percorso che consigliamo qui: 👉 Passo Staulanza – Lago Federa
- Molto bello anche, nelle dolomiti agordine (zona Falcade), il percorso che conduce alla Malga Bosch Brusà, contornata da splendidi larici. Il trekking attraversa anche il Sentiero geologico del Torrente Gavon: un libro di geologia a cielo aperto.
Trovi tutte le informazioni qui: 👉 Malga Bosch Brusà e Sentiero geologico del Torrente Gavon
- Percorso “medio più”. L’anello Malga Framont – Busa da Camp nell’Agordino è un giro di quelli letteralmente da innamorarsene. I larici sono splendidi: dapprima fanno da tappeto per alcuni dei colossi dolomitici, poi riempiono d’oro la conca della Busa. Giro da non perdere e assolutamente moooolto poco frequentato.
Trovi tutte le informazioni qui: 👉Anello Malga Framont – Busa da Camp
- Percorso difficile. Uno dei nostri percorsi preferiti parte da Podenzoi, l’ultima frazione salendo lungo i versanti ad ovest di Longarone. Una rete di sentieri si immerge nei boschi di faggi subito sopra l’abitato, ma è l’escursione al bivacco della Tovanella che ti lascerà senza fiato. Da qui ti consigliamo di intraprendere il strepitoso giro ad anello di Cima de l’Albero, difficile per lunghezza, orientamento e qualche passaggio più impegnativo, ma sorprendente per colori e varietà di paesaggi. Persone? Pochissime, ma scenari TOP!
Trovi tutte le informazioni qui: 👉giro ad anello di Cima de l’Albero
- Ti consiglio anche un altro trekking difficile (per lunghezza). Abbiamo oltrepassato i confini del Veneto e ci addentriamo tra le Dolomiti Friulane. Il giro ad anello di Casera Galvana nella Val Zemola è sicuramente uno dei percorsi più entusiasmanti che abbiamo fatto. Guarda l’articolo per vedere i colori ma, ancora meglio, non perderti la camminata in ottobre!
Trovi tutte le informazioni qui: 👉 giro ad anello di Casera Galvana nella Val Zemola
L’Altopiano dei Sette Comuni – autunno e natura tra storia ed arte
Sali verso l’Altopiano di Asiago in un giorno qualunque di un autunno qualsiasi: vedrai prati di un verde brillante stesi in morbide gobbe, ai bordi dei quali gli alberi si caricano di colori intensi. Quest’alternanza è la peculiarità di questa zona dove ogni giro – anche i più semplici – ti danno la possibilità di vedere l’autunno.
Foliage in Altopiano di Asiago: 4 trekking facili
- Salita a Forte Campolongo. Ci puoi spendere una mattinata, e arricchire la tua esperienza del foliage con le tracce di storia (come la visita al Forte) e le curiosità ambientali (come la grotta dello Sciason) delle quali l’Altopiano è ricco.
Trovi tutte le info qui: 👉 Salita a Forte Campolongo.
- Selvart. I versanti boscosi che incontri salendo da Mezzaselva sono stupendi e, in autunno, lo sono anche di più. Il percorso all’interno del parco tematico Selvart è un vero e proprio museo naturale a cielo aperto. Dalla partenza presso l’Istituto Elioterapico è possibile percorrere un trekking di circa 7 km con 400 mt di dislivello che tocca numerose opere scolpite nel legno dal talento di scultori internazionali. Purtroppo alcune opere sono andate distrutte, ma la passeggiata nel bosco con qualche curiosità merita ugualmente.
- I dintorni di Rotzo. Poco sopra l’abitato di Rotzo, una serie di strade forestali e sentieri nel bosco sono perfetti per escursioni semplici, senza grandi pendenze, e ricchi di curiosità (te lo dicevo, no?). Noi ti consigliamo ti puntare l’Altar Knotto, luogo di leggende; per un itinerario molto semplice puoi salire dalla Curva del Tellale, che si raggiunge da Albaredo di Rotzo, oppure salire dalla Chiesetta di Santa Margherita (c’è più dislivello, ma la gita è più completa).
- Val Formica e rifugio Larici. Una zona dell’Altopiano sempre piacevole da girare, circondata da bei boschi che incorniciano con i loro colori morbide valli prative e tranquille strade forestali. Sempre bellissimo… in autunno un po’ di più!
… e 2 trekking di media difficoltà ad Asiago in autunno
I versanti dell’Altopiano che danno sul fiume Brenta sono coperti da boschi rigogliosi, che in autunno danno ancora più soddisfazioni. Si tratta di sentieri che in genere non implicano difficoltà se non quelle relative alla lunghezza del percorso e al dislivello. I nostri due trekking preferiti per salire in Altopiano sono:
- il Sentiero del Vù, di valenza storica, che partendo da Valstagna sale al Col d’Astiago
Trovi tutte le info qui: 👉 Salita al Col d’Astiago sul Sentiero del Vù
- la salita alla Calà del Sasso, antica scala dai famosi 4.444 gradini, da percorrere con occhi aperti per i colori cangianti dei faggi
Trovi tutte le info qui: 👉 Salita alla Calà del Sasso
Questi due percorsi possono essere concatenati in un lungo anello, da fare però solamente in giornate dal meteo stabile (trovi la descrizione nell’articolo sulla Calà del Sasso) e con gamba buona.
P.S. Se cerchi altre idee puoi dare un’occhiata al nostro articolo sulle migliori camminate ad Asiago.
Un itinerario foliage sull’Altopiano di Folgaria
Ti portiamo a una valle di distanza dall’Altopiano di Asiago, e precisamente a Folgaria, per un facile itinerario ad anello che, nella sua semplicità, ci ha stupiti. Il Sentiero Excalibur è pensato per i bambini, anche se non conosciamo adulto che non si cimenti nell’estrazione della Spada nella Roccia! Il percorso è facile, e offre molti scorci davvero atmosferici: la vegetazione la fa da padrona, ma si passa anche per un pittoresco laghetto, per ampi prati, per trincee della guerra.
L’Excalibur di Tonezza ti stupirà, promesso!
Trovi tutte le info qui: 👉 Sentiero Excalibur di Tonezza
Le Vette Feltrine – il foliage veneto delle faggete infinite
Faggete infinite come le salite tipiche, ripidissime delle feltrine, che quando ne percorri i sentieri dopo l’autunno ti trovi a camminare sopra un letto scivoloso di foglie cadute, umide. E sono proprio i faggi delle Vette Feltrine a tingersi dei più bei colori del foliage autunnale.
Non ti consiglio un sentiero in particolare, ma un paio di zone:
- la valle di San Martino, che si stacca dai prati sopra Vignui (Feltre). Non serve che ti inerpichi lungo il sentiero per il Bivacco Ramezza (ma se lo fai, lo spartano bivacco saprà accoglierti con un camino strepitoso): ti sarà sufficiente percorrere la forestale che segue la valle per essere circondato dai faggi;
- il vallone di Campotorondo (ci accedi dalla splendida Valle del Mis). La salita alla Casera di Campotorondo è davvero impegnativa, ma i primi seicento metri di dislivello, subito dopo le case di Pattine, sono faggeta pura (ed emozioni) (e fatica!).
Non sei in vena di camminate? Poco prima di Feltre sali al santuario di San Vittore e Santa Corona. Attorno all’edificio si respira un’atmosfera raccolta e silenziosa, ma tutta l’area è ottima per godere del foliage.
I Colli Euganei – il caldo autunno alle porte di Padova
Giochiamo in casa con un classico della pianura padana: il foliage dei Colli Euganei. Qui l’autunno è una questione di dettagli che si inseguono: gli alberi si colorano sui versanti dei colli e creano un contrasto assente in altre località da foliage più blasonate. Merito dei vigneti – le cui foglie si caricano di rosso – del verde argenteo degli olivi, dei ricchi castagneti con i tappeti di foglie secche e ricci svuotati.
Quindi i Colli Euganei vanno (hai letto bene, è un imperativo) esplorati anche in autunno. Ti suggerisco di iniziare con i dintorni di Arquà Petrarca, il Monte Fasolo e il suggestivo Pianoro del Mottolone.
Un consiglio: un trekking autunnali nei Colli Euganei non può non terminare alle terme! Non c’è niente di meglio di concludere una giornata all’aria aperta nelle calde pozze termali, osservando il tramonto mentre i vapori dell’acqua si confondono con la nebbia che scende.
Foliage sui Colli Euganei: tante escursioni facili e un trekking lungo
Colli Euganei, in autunno, è sinonimo di castagni. Un giro super classico per ammirare il foliage è l’anello del Venda, facendo attenzione però a prevedere la deviazione per il Bosco dei Maronari, un assembramento di castagni secolari davvero maestosi.
Trovi tutte le info qui: 👉 Giro ad anello del Venda
Più semplice, la passeggiata al Pianoro del Mottolone rappresenta un unicum del Colli Euganei: nelle giornate giuste, l’inversione termica crea un’atmosfera peculiare sul pianoro, mentre il contrasto tra le ultime foglie delle viti e quelle degli alberi fanno il resto.
Trovi tutte le info qui: 👉 Passeggiata al Pianoro del Mottolone
Diversi altri itinerari permettono di gustare un curioso foliage, fatto dell’accostamento dei castagni ai più intensi vigneti. Ma di tutte le stagioni, l’autunno è quella ideale per fare la più lunga delle escursioni sugli Euganei: l’Alta Via dei Colli Euganei. Si tratta di un vero e proprio trekking che ti porterà a percorrere 42 chilometri di sentieri, e a scoprire tutti gli ambienti euganei. Ci vuole una giornata intera per percorrerla tutta e, come sempre per queste avventure, evita i periodi di piogge intense, perché i sentieri sui Colli diventano molto fangosi.
Trovi tutte le info qui: 👉 Alta Via dei Colli Euganei
P.S. Se cerchi altri spunti puoi dare un’occhiata al nostro articolo sulle migliori camminate sui Colli Euganei. E se preferisci utilizzare la bici per godere dei colori autunnali che “spuntano” dalla pianura, puoi percorrere l’anello E2 dei Colli che in questa stagione è una meraviglia!
Il Montello – foliage e agriturismi
“Fagiolo” collinare che chiude la pianura trevisana, incastrato tra Montebelluna, Nervesa e Cornuda, dalla quota modesta ma dai panorami splendidi. Il Montello è il paradiso dei ciclisti, ma ci trovi anche belle escursioni autunnali a piedi.
Aggiungici infine che lungo le “prese” – le strade che lo attraversano da nord a sud – si trovano numerosi agriturismi e trattorie nelle quali si mangia benissimo: la ricetta per una perfetta giornata d’autunno è servita.
Una curiosità per concludere la giornata: non perderti l’Osteria ai Pioppi, in cui il proprietario ha costruito un vero e proprio parco dei divertimenti completamente a mano. Un’opera di ingegneria meccanica (l’elettricità è bandita) in grado di stupire grandi e piccini.
Le Colline del Prosecco: il foliage delle vigne venete
C’è un feeling particolare, nell’ammirare il foliage dei vigneti. Le linee curve dei filari, i versanti ordinati, quell’aria autunnale e immobile, giusto prima che le foglie cadano…
Se c’è un posto che è un piacere da percorrere nella stagione del foliage, sono le Colline del Prosecco a Farra di Soligo. Ti proponiamo un bellissimo e lungo giro ad anello perfettamente immerso tra i vigneti del Prosecco dove, non bastassero i panorami vegetali, si passa anche per antiche abbazie e inaspettate gole naturali.
Trovi tutte le info qui: 👉 Anello delle Colline del Prosecco a Farra di Soligo
Recoaro e Piccole Dolomiti
La Lessinia – natura, carsismo e tradizione
Un altro altopiano dove ammirare il foliage in Veneto è quello della Lessinia. A nord di Verona, l’Altopiano della Lessinia offre una combinazione peculiare di forme geologiche bizzarre, verdi prati e boschi autunnali da non perdere.
Se non ci sei mai stato, ti consigliamo questi tre luoghi:
- la Valle delle Sfingi in autunno è il riassunto perfetto dei panorami della Lessinia, con i blocchi di roccia scolpiti che si ergono isolati sul prato, e il bosco che fa da cornice. Carpini, querce e castagni, ma anche faggi, abeti e pini si alternano tra malghe e contrade… una combinazione perfetta di natura e tradizione montana;
- il Parco delle Cascate di Molina racchiude al suo interno una fittissima vegetazione, che a tratti permette di lanciare lo sguardo su verticali pareti di roccia nuda, caverne e cascate d’acqua sorgiva. All’interno si possono percorrere diversi ambientali, classificati secondo l’interesse ambientale (o Sentiero del Bosco), storico (Sentiero dei Molini) o archeologico (Sentiero delle Grotte);
- il Ponte di Veja si raggiunge in un attimo seguendo il sentiero che parte dal parcheggio di località Giare di S. Anna D’Alfaedo. Lo danno come uno dei più bei ponti d’Europa – alto 29 metri e lungo 50 metri, i numeri li ha tutti.
Non dimenticare di far bene lo zaino
Foliage vuol dire autunno, autunno vuol dire… nebbia e pioggia! Beh, non sempre, certo… ma conviene essere preparati. Vestiti caldi, giacca impermeabile, bastoncini da trekking per le discese coperte di foglie, sono solo alcuni degli accessori fondamentali. Trovi la nostra attrezzature nella pagina dedicata del blog.
E, ovviamente, leggi prima di partire per le tue esplorazioni l’articolo su come si affronta un trekking sotto la pioggia!
Che spettacolo! È proprio vero, l’autunno è la stagione migliore per il trekking, più ancora della primavera secondo me, con tutti i colori delle foglie che mutano e col tappeto di foglie che scrocchiano sotto i nostri piedi. E poi vuoi mettere le castagne? Proponi dei bellissimi percorsi, ispirano davvero molto.
Ciao Marina, anche per me l’autunno è la stagione migliore per fare trekking, clima permettendo!
La settimana scorsa qui – nelle Dolomiti Agordine – ha nevicato, mentre questa settimana il sole ci ha graziato facendo fare dei giri strepitosi.
Sabato organizziamo castagnata e vin brulè… alla faccia di chi dice che in autunno non ci si diverte!
Grazie per essere passata!
Ero proprio curiosa di leggere il tuo articolo sulle camminate da foliage in Veneto… perché ci abito! Promossa Silvia, hai inserito ottimi percorsi, alcuni non li conosco e sto valutando proprio cosa fare domani! Grazie! E buona castagnata!
Grazie Teresa! Questo secondo me è il periodo più bello per andare per monti: le cime sono ancora quasi tutte raggiungibili, i colori autunnali sono strepitosi e, partendo presto al mattino è possibile fare ancora giri lunghi… sutpendo
Lunedì però chiamano già neve… staremo a vedere!
Grazie per essere passata di qua…