Quello del Monte Corona e del Monte Carnizza è un giro ad anello tipicamente carnico: panorami decisamente aperti e ricchi di visuali a 360°, creste non troppo affilate, lunghi passaggi che attraversano i classici ambienti alpini – bosco di abeti, mughi, prati. Un giro apparentemente modesto, ma che a noi è piaciuto davvero molto.

Grande protagonista della prima metà di quest’anello è il Gartnerkofel, montagna più imponente di quanto la sua quota su carta lascerebbe intendere. Su questo “modesto” massiccio c’è un facile sentiero per la vetta, una ferrata di quelle “da adrenalina”, una scialpinistica che si dice perfetta per iniziare la stagione.

Per tutta la durata del sentiero di cresta praticamente faremo un mezzo giro del Gartnerkofel, potendone osservare ben due facce: quella sud e quella est. Un binocolo è gradito.

panorama del Monte Corona

Da Passo Pramollo al Monte Carnizza

Lasciamo l’auto al parcheggio del Rifugio Al Forcello (1525 mslm), proprio sul Passo Pramollo. Il nostro itinerario inizia prendendo la carrareccia in salita dietro al rifugio: è il sentiero 504, nonché un tratto della Traversata Carnica. Dopo alcuni minuti di salita su un bel fondo lastricato e dentro un denso bosco, la visuale inizia ad aprirsi e la pendenza a ridursi. Siamo a vista di Casera Auernig (1609 mslm).

In corrispondenza della Casera, prendiamo sulla sinistra il sentiero in salita (segnavia 501, indicazioni per Monte Carnizza). Siamo sul Sentiero Bepi dalla Schiava, che ci guiderà fino al Monte Corona. I cartelli lo indicano anche come Auernig Höhenweg.

Passo Pramollo verso il Monte Corona

Abbiamo superato circa 170 metri di dislivello finora, attraverso un cupo bosco, fino a uscire in una conca molto bella: erba bruciata dall’inverno che sta per arrivare, un ruscello che gorgoglia al centro, un’anticipazione delle creste che dovremo affrontare giusto di fronte a noi. Visto da qui, il Gartnitzberg è a sua volta una conca prativa come “contenuta” da lastroni inclinati di roccia.

Silvia in salita al Monte Corona

Ignoriamo il bivio per la cima del Monte Auernig che si erge alle nostre spalle, e proseguiamo salendo verso una sella senza nome dalla quale possiamo finalmente godere di un paesaggio aperto sia verso sud che verso nord, sul Gartnerkofel. Verso ovest c’è il comprensorio sciistico di Nassfeld.

Seguiamo la cresta sulla quale ci troviamo verso destra (sentiero 411-501) e in un quarto d’ora siamo in vetta al Monte Carnizza – Garnitzberg (1950 mslm). Per arrivare qui, l’unico passaggio leggermente più complesso è dato da un paio di massi da scavalcare – non esposti né niente. La cima del monte è a sua volta una cresta segnata dallo stretto sentiero. Di fronte a noi la nostra prossima meta: il Monte Corona.

Silvia verso il Monte Corona

Silvia nelle creste del Monte Carnizza

Dal Monte Carnizza al Monte Corona: sentiero delle creste

Il sentiero prosegue verso sud est in forma di cresta, aprendosi ai mari di mughi che coloreranno il panorama fin quasi al Monte Corona.

Seguire la cresta è facile, eccetto che in un punto: ci si ritrova rivolti a nord, quindi in ombra, a dover attraversare una specie di piccolo canalone friabile. Un paio di spezzoni di cavo non sono di nessun aiuto, perché molto vecchi, laschi e rugginosi. Meglio fare attenzione e muoversi con sicurezza. Questo passaggio non è “difficile”, ma richiede comunque passo sicuro, in quando un po’ esposto.

Creste del Monte Corona e del Monte Carnizza

Superato questo passaggio, torniamo sulla stretta traccia incisa nel suolo erboso, tra i mughi. Seguiamo i segnavia biancorossi, ma a darci conferma ci sono, a intervalli regolari, i cippi bianchi del confine italo-austriaco (alcuni sono semplici mattonelle di pietra graffettate a terra). La nostra mente non può non tornare alla Traversata Carnica (che passa anche in questo settore, giusto un po’ più a sud). L’orientamento è quasi sempre banale, eccetto in un paio di crocevia tra i mughi: segui sempre la traccia più netta!

Silvia tra i mughi nell'anello del Monte Corona

Scendiamo infine a Sella Carnizza (Garnitzen Sattel,1675 mslm), da dove una sterrata di nuova realizzazione, che scende a sinistra, potrebbe ingannarci (scende a Garnitzenalm). Noi invece proseguiamo dritti, e iniziamo a salire il morbido fianco occidentale del Monte Corona. La traccia qui è segnalata da segnavia biancorossi che ogni tanto si perdono, ma arrivare in cima non è difficile.

Meno di mezz’ora e siamo in vetta al Monte Corona (Kronalpe, 1815 mslm). Sommità pianeggiante ed erbosa, vista a 360°, posizione ottima per un paninetto panoramico (anche se qui si è esposti a prodigiosi venti freddi).

E a proposito di panorami: durante il percorso sulle creste, alle nostre spalle potevamo vedere, appollaiati sopra la Gartner Sattel, giusto sotto il Gartnerkofel, gli arrivi degli impianti sciistici. Li sopra ci siamo arrivati qualche settimana dopo, con le prime nevi, ciaspolando: se ti interessa, leggi la relazione della ciaspolata al punto panoramico Berghex!

anello del Monte Corona

Ritorno per Casera For

A guidarci verso valle è dapprima il sentiero 501, che dalla vetta del Corona scende inizialmente verso sud est, per poi piegare verso sud. la discesa è morbida, e avviene lungo bei pratoni. Di fronte, ci sono i rilievi che nascondono alla vista la Val Canale. Con calma, in mezz’ora caliamo su Casera For (Ofenalm, 1614 mslm): una finestra panoramica sulle montagne per un luogo che ha una certa sua magia.

Silvia si innamora delle finestre senza finestre del rudere di stalla, e mi dice che vorrebbe tornarci con la prima neve. Detto fatto, e scopriamo che Casera For è una bellissima meta per una ciaspolata per nulla difficile, eppure “selvaggia”.

Malga For

Dalla casera, prendiamo il sentiero 504, cioè la carrareccia che scende (quella in salita riporta verso Sella Carnizza) la seguiamo senza mai deviare. Qualche morbido saliscendi nel bosco, qualche interessante finestra panoramica verso le Giulie, e in una quarantina di minuti siamo di nuovo a Casera Auernig. Da notare, durante i minuti che precedono l’arrivo alla malga, l’apertura notevole sul Monte Cavallo e sulla piccola valle al centro della quale sorge Baita Winkel.

L’ultimo tratto di ritorno, da Casera Auernig al Passo Pramollo, è lo stesso che abbiamo percorso all’andata.

Anello dei monti Carnizza e Corona: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo Sulle Alpi Carniche, nei pressi di Passo Pramollo: Camminiamo sul confine tra Italia e Austria.
📍 Partenza da Passo Pramollo, parcheggio di fianco al Forcello (1525 mslm)
💍 Punti dell’anello Monte Carnizza (1950 mslm), Monte Corona (1815 mslm), Malga For (1614 mslm)
📐 Dislivello 600 m
📏 Lunghezza 9,75 km
⏱️ Tempo 4 ore
😅 Difficoltà Media, con un unico punto difficile tra i monti Carnizza e Corona (leggi la relazione).
💧 Acqua No.
🗺️ Cartografia Tabacco 1:25.000 n. 18 – Alpi Carniche Orientali, Canal del Ferro, Nassfeld (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì.

Sentiero delle creste del Monte Carnizza e Monte Corona - pin