È Vonzo la nostra nuova tappa. Siamo nelle Valli di Lanzo, precisamente in Val Grande e – dopo due settimane di pioggia praticamente ininterrotta – oggi è il giorno giusto per la prima esplorazione. Dubbi non ne abbiamo: bivacco Genisio, arriviamo!

Da Vonzo a Chiappili

Noi partiamo direttamente da casa, ma tu puoi lasciare l’auto a Vonzo, nel parcheggio adiacente alla Chiesa (1230 mslm). Da qui hai due possibilità per raggiungere il vero punto di partenza dell’escursione (vedi anche la traccia GPS che trovi a fine articolo):

  • seguire la strada asfaltata che parte dal piazzale della Chiesa dopo la sbarra – non è trafficata, è piuttosto morbida e in ombra
  • tornare indietro di qualche passo lungo la strada dalla quale sei arrivato in auto e imboccare il sentiero 325-3V che troverai alla tua destra – il sentiero è tutto nel bosco e la possibilità di incontrare caprioli è decisamente alta, l’orientamento è semplice. La pendenza è leggermente più accentuata rispetto alla strada asfaltata, ma arriverai prima a destinazione.

In circa 20-25 minuti arriviamo a Chiappili, un borgo che è una vera favola! Se hai mai sognato in vita tua di vivere in montagna, beh, qui ti sarà impossibile non fantasticare! Piccole panche colorate invitano a fermarsi, mentre case in pietra con finestre panoramiche fanno immaginare una giornata di relax… ehi, ma noi siamo qui per camminare!

Chiappili nelle Valli di Lanzo

Prendiamo un cuoricino in legno gentilmente offerto dal borgo (che pensiero delizioso! Non perdertelo, si trova nella cassettina poco vicino alla chiesa di San Vito,1445 mslm), firmiamo il libro delle presenze che si trova appoggiato alla finestra della chiesa, e proseguiamo in salita.

Da Chiappili all’Alpe Vassola

Attraversiamo il borgo finché, sulla destra, non vediamo le indicazioni per proseguire lungo il sentiero che porta al Bivacco Genisio. Il sentiero 325 inizia nel bosco in maniera abbastanza pendente e oltrepassa due vecchi ruderi di alpeggi immerse in bei pratoni (1545 mslm, in carta non hanno nome).

Attenzione all’orientamento qui perché il sentiero fa una piccola piega verso sinistra, perdendo alcuni metri di quota, per poi proseguire in salita e sbucare su una strada forestale da seguire verso sinistra, seguendo in carta il segnavia 324-3V. La pendenza qui è moderata e la visuale inizia a farsi grandiosa: da un lato il torrente Vassola con il suo bellissimo vallone e dall’altra le pareti rocciose della Punta Pian Spigo. Di fronte, un anfiteatro maestoso.

Alpe Vassola, il vallone

Continuiamo in moderata salita finché non siamo in corrispondenza dell’Alpe Vassola, che si trova in realtà al di là del torrente, più in basso.

 

Dall’Alpe Vassola al Bivacco Genisio

Da qui il percorso si stacca sulla destra (1680 mslm) e si inerpica bruscamente tra la bassa vegetazione che in parte copre il sentiero, alpeggi in stato di abbandono (ma tremendamente affascinanti) e un panorama fatto di miliardi di cascate, rivoli e micro-cascatelle. Se c’è una cosa che capiamo subito delle Valli di Lanzo è che qui di acqua ce n’è in abbondanza, sempre, e non mancano scenari strepitosi dati dal contrasto di colori e di ambienti.

Silvia verso il bivacco Genisio

Oltrepassata l’Alpe Balmot (1887 mslm) il sentiero si fa un po’ meno pendente, ma…

TADADADANNNN ecco che ci troviamo ad oltrepassare il torrente Vassola che, date le abbondanti piogge delle ultime settimane, è particolarmente incazzoso. La scena è da circo (se ci segui su Instagram la trovi tra le storie in evidenza sulla Valle di Lanzo), ma grazie alla corda che lo attraversa e a qualche scalino metallico – ohimé alcuni dei quali sommersi – riusciamo ad oltrepassarlo senza caderci dentro. I calzini zuppi però sono assicurati!

torrente Vassola

Proseguiamo sempre sullo stesso sentiero tra bellissime fioriture di arnica, ruscelli impetuosi e un verde incredibile. Raggiungiamo il complesso di Alpe Rossa (2093 mslm Alpe Rossa di Sotto, attorno alla quale passiamo), con l’orientamento che è abbastanza semplice e il sentiero è ben tenuto. Ma proprio quando mi sembrava di essere arrivata alla fine del sentiero, ecco che questo gira verso sinistra e mi apre ad un altro mondo, infinito!

Val Vassola, Valli di Lanzo

È il vallone di Vailet, uno spettacolo – ancora – solcato da acque gorgoglianti, e verdissimo!

Ancora qualche minuto e siamo di fronte al bellissimo Bivacco Genisio, una coccola a punta tra queste solitarie valli!

Il Bivacco Genisio all’Alpe Vailet

Il Bivacco Genisio, dedicata ad un’alpinista – Cecilia Genisio – che ha lavorato tantissimo alla valorizzazione di queste valli, si trova a 2232 metri di quota, incastonato tra i ruderi dell’Alpe Vailet. Spesso, peraltro, i locali (e qualche pubblicazione) lo chiamano ancora Bivacco Vailet.

Punto primo, il bivacco ci ricorda tantissimo il bivacco Sartore in Valle Maira, e in effetti scopriremo poi che si tratta di una forma abbastanza comune in Piemonte. Abituati però a quelli veneti stile Fondazione Berti (o alle spartane casere in pietra), direi che sono un notevole passo avanti!

L’interno del bivacco è graziosissimo e tutto in legno: un tavolo con panche e otto posti letto (comodi) con spessi materassi e coperte. Ci sono anche due materassi aggiuntivi. Infine, ci sono pannello fotovoltaico e fonte d’acqua un po’ più in basso del bivacco.

Anche la posizione merita una nota, perché l’Alpe Vailet sembra un avamposto in una conca altrimenti isolatissima… ma stupenda.

Il giro ad anello verso Lago Pian di Lee

Peccato non fermarci a dormire, ma per oggi abbiamo altri piani e quindi, dopo aver ricontrollato la carta topografica, ci rimettiamo in marcia, direzione Lago Pian di Lee e giro ad anello!

Un’avvertenza: se vuoi percorrere il giro ad anello, sappi che l’orientamento della seconda parte è un po’ più difficile. Noi non abbiamo avuto particolari problemi, considerato che abbiamo colto parte dell’essenza delle Valli di Lanzo, ma due signori incontrati qualche giorno dopo hanno fatto fatica a trovare il sentiero giusto. Tieni conto che in queste valli i sentieri sono spesso poco segnalati (a volte “molto poco”, non raramente “per nulla segnalati”), e che se le tabelle sono più o meno sempre presenti, per i segnavia è tutto un altro discorso.

Dal Bivacco Genisio quindi imbocchiamo il sentiero 325A-AVC verso l’Alpe li Arre. Per arrivarci, dobbiamo percorrere un fianco della conca in direzione est, tra terreni zuppi d’acqua, ruscelli da saltare, e grandi massi da aggirare. Raggiunta l’Alpe Li Arre (2310 mslm, abbandonata e fascinosa), inizia una decisa salita, della quale però fatichiamo ad apprezzare la bellezza per causa della nebbia. Raggiungiamo comunque il Colle della Terra 2420 mslm dopo un ultimo, potente strappo, e siamo pronti per iniziare la discesa.

Silvia nelle Valli di Lanzo

Subito sotto al Colle ci accoglie l’Alpe Balma (2282 mslm), in buona parte ridotta a rudere, con le architravi che raccontano date antiche. Da qui, in pochi minuti, raggiungiamo il bello specchio d’acqua del Lago Pian di Lee (2286 mslm).

Da qui, inizia il tratto di anello dall’orientamento più complesso. Il versante è infatti solcato dalla rete di sentieri che collegavano gli alpeggi, e che spesso si confondono con i solchi dovuto al pascolo delle mucche. La traccia GPS ti sarà d’aiuto!

Per semplificarti la discesa:

  • dal lago, vai direttamente dall’Alpe Pian de Lee (si trova poco più a sud), e prendi il sentiero 325 che da qui prosegue in direzione sud; da qui cambia anche la visuale, di nuovo aperta sul Vallone di Vassola, ma con una prospettiva più “drammatica”;
  • fai in modo di raggiungere prima l’Alpe Trai (2128 mslm) e poi l’Alpe Rocciapian (2071 mslm), e infine l’Alpe Cialma (1909 mslm);
  • a questo punto, carta topografica/App alla mano, punta al Testerebbo o Croce CEP (1701 mslm), una croce – ma vah? – piantata su un cucuzzolo panoramico che si trova proprio sopra la forestale che hai seguito all’andata;
  • dal cucuzzolo devi risalire qualche metro e intercettare il sentiero che scende sulla destra (dando le spalle alla croce) e in breve, con qualche ripido tornante nel bosco, raggiunge la forestale a monte di Chiappili (ci sei passato all’andata).

Alpe Pian di Lee

A questo punto, ti consiglio di scendere a Chiappili per lo stesso sentiero che hai fatto all’andata, perché la carrareccia – che ora dovresti prendere verso sinistra, e che passa per le Madonne (1617 mslm) – allunga di molto… noi abbiamo fatto questo “errore”, come puoi vedere dalla tracia GPS!

Testerebbo

Salita al Bivacco Genisio da Vonzo: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Alpi Graie, Valli di Lanzo, Val Grande, a nord di Vonzo
📍 Partenza da Vonzo, piazzale della Chiesa (1230 mslm)
🏅 Arrivo Bivacco Cecilia Genisio (2232 mslm)
📐 Dislivello 1000 metri
📏 Lunghezza 14 km discesa compresa
⏱️ Tempo 6 ore e mezza
😅 Difficoltà Difficile: l’itinerario è lungo e un po’ “selvatico”
💧 Acqua Sì: a Vonzo, a Chiappili e al Bivacco Genisio
🗺️ Cartografia L’Escursionista 1:25.000 n.17 – Alte Valli di Lanzo (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì: trovi la salita da Chiappili nella traccia dell’escursione ad anello; salita e discesa da Vonzo a Chiappili la trovi nella traccia dedicata

Anello del Bivacco Genisio e lago Pian de Lee da Chiappili: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Alpi Graie, Valli di Lanzo, Val Grande, a nord di Vonzo
📍 Partenza da Vonzo, piazzale della Chiesa (1230 mslm)
💍 Punti dell’anello Bivacco Genisio (2232 mslm), Colle della Terra (2420 mslm), Lago Pian de Lee (2286 mslm)
📐 Dislivello 1240 metri
📏 Lunghezza 17,5 km
⏱️ Tempo 8 ore abbondanti
😅 Difficoltà Difficile: itinerario impegnativo, senza difficoltà tecniche, ma lungo, con dislivello, e con orientamento alle volta non banale
💧 Acqua Sì: a Vonzo, a Chiappili, al Bivacco Genisio
🗺️ Cartografia L’Escursionista 1:25.000 n.17 – Alte Valli di Lanzo (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì: anello da Chiappili in una traccia, salita e discesa Vonzo-Chiappili nella seconda