La ciaspolata all’Alpe Berrier è il nostro “assaggio” di Valpelline. Dato che siamo arrivati in valle solo il giorno prima e staremo qui per i prossimi mesi, abbiamo scelto un’escursione semplice che ci permettesse di godere di una splendida giornata di sole invernale.

Silvia e Davide all'Alpe Berrier

Da Moulin a Les Cretes

Saliamo da Valpelline verso Bionaz e, oltrepassato il piccolo abitato di Moulin, lasciamo l’auto subito prima dell’imbocco della galleria (1580 mslm, c’è un po’ di parcheggio sulla destra).

Il sentiero inizia proprio dall’altro lato della strada, di fianco ad una splendida casa tipica, dove ci sono dei segnavia evidenti. Il sentiero è il numero 4 e sale da subito con pendenza abbastanza sostenuta tra tornanti che si susseguono. Sono circa 100 metri di dislivello quelli che separano l’inizio del percorso all’hotel Les Crêtes (1674 mslm). Usciamo dal bosco, e ci si mostrano i versanti che salgono verso il Rifugio Crête Sèche.

È possibile arrivare in auto fino a qui e risparmiarsi la prima salita, ma il parcheggio non è molto ampio.

Villaggio Les Cretes

Da Les Crêtes all’Alpe Berrier

Dopo pochi passi sulla fine della strada asfaltata, il sentiero riprende subito sulla destra e si addentra nel bosco. La salita è sempre morbida e il bosco super luminoso lascia intravvedere bellissimi scenari sulla valle e sulle cime che ci circondano.

Anche il sentiero è molto semplice da seguire: basta solo evitare una deviazione che si trova sulla destra a quota 1850 mslm circa (Le Grands Roncs, bella terrazza panoramica verso la testata della valle), e proseguire tenendo la sinistra in direzione Berrier – Rifugio Crête Sèche.

Il percorso fa parte di una serie di itinerari tracciati appositamente per le ciaspole. Questo significa che i sentieri non sono battuti, ma sono semplicemente mantenuti in ordine e muniti di segnaletica dedicata (cartelli rossi, molto evidenti, con tempistiche e… disegno di due ciaspolatori stilizzati). Un bell’esempio di valorizzazione di sentieri mai troppo difficili, che così diventano fruibili anche in inverno.

Le indicazioni lungo la ciaspolata

E a proposito di segnaletica dedicata: più che il tracciato di una app – che ricalcherebbe il percorso estivo – conviene seguire proprio i cartelli rossi, in questa escursione piuttosto frequenti: si taglierà un pendio, evitando un lungo giro di strada forestale.

Ciaspolando in Valpelline

Arrivati a circa 2000 metri usciamo dal bosco e il panorama appare già nella sua magnificenza. Incrociamo un vecchio alpeggio abbandonato (Baou de Bouque, 2167 mslm) e, dopo pochi metri, ci troviamo di fronte ad un ponte che oltrepassiamo per raggiungere la bellissima Baita della Libertà (2192 mslm). Avendola vista segnalata in carta ci eravamo illusi che potesse essere aperta ad uso bivacco e invece si tratta di una costruzione privata, ma è decisamente deliziosa.

Quasi arrivati alla meta, Alpe Berrier

Alla nostra destra, a duecento metri di distanza, l’Alpe Berrier, più in alto sulla sinistra, il Rifugio Crête Sèche.

Baita della Libertà

L’Alpe Berrier e il Rifugio Crête Sèche

Lo dirò chiaramente: l’obiettivo di oggi era il Rifugio Crête Sèche ma… non siamo riusciti ad allontanarci da qui. L’Alpe Berrier (2197 mslm) è un gioiello: un insieme di casette in pietra, mattoni e lose che asciugano la neve invernale con un ticchettio di acqua dettato dal calore del sole.

Ci troviamo su un ampio pianoro panoramico: la schiera di montagne di fronte a noi fa effetto, e culmina con la forma perfetta della Becca di Luseney (3504 mslm).

Becca di Luseney dall'Alpe Berrier

Splendido è davvero dire poco. È il momento dei paninetti, delle carte topografiche aperte per vedere cosa potremmo esplorare nei prossimi mesi in valle, delle cime da riconoscere e da memorizzare, degli occhi da chiudere per godere di questa quiete infinita…. e di questo sole che ci scalda.

Da qui al Rifugio Crête Sèche (2389 mslm) il percorso si farebbe comunque più delicato, perché la traccia del sentiero 2 attraversa in diagonale la parete del Mont de Crête Sèche. Fondamentale valutare bene lo stato della neve e la situazione valanghe.

Ci accontentiamo, dopo due ore di relax, di tornare a valle per la stessa via dell’andata.

Dall'Alpe Berrier

Ciaspolata all’Alpe Berrier: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo In Valpelline, Valle d’Aosta, tra Oyace e Bionaz
📍 Partenza da Parcheggio in località Moulin, all’imbocco della galleria per Bionaz (1580 mslm)
🏅 Arrivo Alpe Berrier (2197 mslm)
📐 Dislivello 610 metri
📏 Lunghezza 6 km tutta l’escursione
⏱️ Tempo 3 ore tutta l’escursione
😅 Difficoltà Facile
💧 Acqua Sì, a Les Crêtes
🗺️ Cartografia L’Escursionista 1:25.000 n. 6 – Valpelline, Saint-Barthélemy (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS