Itinerario classico in estate, d’inverno il Forte Miaron è il prototipo della facile ciaspolata: pendenza morbida, percorso ampio – è una comoda strada militare – con panorama che si allarga man mano, un belvedere finale dal quale spiccano le Tre Cime di Lavaredo. In più, il percorso è pressoché sempre battuto, per cui risulta molto facile da ciaspolare (in determinate condizioni, le ciaspole possono non essere necessarie, in qual caso conviene avere i ramponcini nello zaino).

Davide al Forte Miaron

Partenza da Passo della Mauria

Lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio di Passo della Mauria (1301 mslm). Il punto di partenza dell’escursione, molto evidente, è la forestale che sale proprio dal parcheggio (sentiero 325): poco dopo l’imbocco è visibile il primo pannello informativo. Molto probabilmente indosseremo le ciaspole qui: attenzione invece al parcheggio, perché può essere davvero ghiacciato (gli scivoloni sono dietro l’angolo!).

Passo Mauria

Detto più semplicemente passo Mauria, è il passaggio chiave tra Cadore e valle del Tagliamento – e quindi Carnia. Storicamente, era considerata la porta del Friuli. Posto a 1301 metri, mette in comunicazione Lorenzago di Cadore con Forni di Sopra. Mentre nei dintorni diversi resti parlano della Prima Guerra Mondiale (come la nostra meta di oggi), sul passo veglia una croce memoriale in metallo rosso, che ricorda i partigiani caduti durante una rappresaglia tedesca nel giugno 1944.

Per arrivare qui, abbiamo attraversato un ambiente dominato dal Cridola e dal Miaron.

Di questo luogo, ci è piaciuto ascoltare la “leggenda” sulla scelta del confine tra le province di Belluno e di Udine, che ci è stata raccontata da una guida durante una ciaspolata notturna proprio da queste parti. Si narra che, al momento di decidere dove sarebbe dovuto correre il confine, la responsabilità fosse stata affidata rispettivamente al migliore atleta di Lorenzago, e al migliore di Forni: entrambi avrebbero dovuto raggiungere il passo di corsa, e dove si fossero incontrati, lì sarebbe stato tracciato il confine. Di seguito alla tenzone, il confine fu stabilito non sul punto più alto del passo, ma circa un chilometro più in basso, lungo la strada per Forni. Le accuse: troppo furbo il corridore veneto, che sarebbe partito prima, troppo ubriaco quello friulano, vittima delle celebri grappe fornesi.

Da che parte sta la verità?   

 

La salita fino al bivio Ricovero Miaron

L’escursione è presto descritta: si segue la morbida strada militare, realizzata nel 1911, che serviva a movimentare i pezzi d’artiglieria fino all’eccezionale postazione che dava sulla Carnia. La pendenza è costante, e mai impegnativa Man mano che camminiamo, inizia ad aprirsi verso nord una bella visuale: fin dall’inizio possiamo tenere d’occhio i Brentoni, ma pian piano il campo visivo si allarga. Salendo, possiamo osservare che i tornanti verso est sono come “fortificati” da bassi muretti e spigoli di pietra, che ospitavano postazioni di tiro.

Raggiungiamo l’unico bivio dell’escursione:

  • a sinistra, si raggiunge in cinque minuti la postazione d’artiglieria
  • a destra, si raggiunge la caserma/ricovero Miaron, e il relativo belvedere

Andiamo prima verso sinistra.

La postazione d’artiglieria (1480 mslm)

Si tratta di uno spiazzo dominato dalla bassa struttura lineare che accoglieva alcuni pezzi d’artiglieria usati principalmente per appuntamento, cioè per fare da riferimento ad altre batterie.

Da qui, il panorama è splendido sull’alta valle del Tagliamento, su Forni di Sopra e sulle montagne che sovrastano l’abitato: Monte Simone, Piova, Tiarfin, Clapsavon e Bivera.

Torniamo sui nostri passi fino al bivio.

Forte Miaron a Forni di Sopra

La caserma/ricovero Miaron (1703 mslm)

Si raggiunge in dieci minuti. Lungo la strada, notiamo un’apertura: è l’ingresso di una serie di gallerie – magazzini e depositi di munizioni per la caserma soprastante.

La prima cosa che vediamo è la ringhiera del belvedere, dal quale il panorama è molto ampio: l’occhio può muoversi dall’Antelao alle Marmarole, dalle Tre Cime al Popena, e poi alla Croda del Toni. Poi ci sono il Monte Tudaio – sono evidenti sia la grande antenna, che il taglio netto della sommità del monte, che ospita il grande forte. Sulla nostra destra, la catena dei Brentoni chiude la vista.

Giusto sopra al belvedere, c’è la caserma/ricovero: una struttura parallelepipedale di pietra, chiusa. Fungeva da osservatorio per il Tudaio e per il centro di comando del Col Piccolo di Vigo di Cadore.

Sopra di noi, piuttosto imponente, c’è la mole del Monte Miaron, i cui fianchi coperti di mughi sono ora completamente innevati.

Per il ritorno, scendiamo lungo la strada militare, per la stessa via dell’andata.

ciaspolata al Forte Miaron da Forni di Sopra

Che cos’è Forte Miaron? E la Linea Gialla?

Anche se non è un vero forte, il Miaron fa parte di un segmento della cosiddetta Linea Gialla, un sistema di fortificazioni, arretrato rispetto al fronte, che avrebbe dovuto proteggere l’Italia da una ipotetica avanzata dagli austroungarici. Come spesso succede, i numerosi forti non sono serviti a nulla: quando scoppia la guerra, sono ancora in costruzione e, soprattutto, il conflitto si sposta verso le montagne. Dal Miaron, ad esempio, non vengono sparati che pochi colpi. Forti e fortificazioni verranno depotenziati, svuotati, declassati a depositi, abbandonati e danneggiati dagli stessi soldati italiani in fuga.

Il primo settore della Linea Gialla era detto “Fortezza Cadore Maé” e comprendeva forti di prossimità e forti d’alta quota, tra i quali:

  • l’imponente Forte di Monte Tudaio a 2140 metri
  • Forte Col Vidal (1880 mslm): non ci siamo ancora andati, ma ci siamo avvicinati in occasione di una epocale ciaspolata a Casera delle Armente
  • il complesso del Miaron
  • il Forte di Monte Rite, dove sorge il Museo delle Nuvole, e dal quale si gode di un panorama a 360° incredibile (bellissima meta per una ciaspolata di difficoltà media)

Il 7 novembre 1917, tra Mauria e Miaron, si svolse un cruento combattimento, nel contesto della ritirata dei bersaglieri di stanza in Cadore in seguito alla disfatta di Caporetto.

Forte Miaron

Ciaspolata al Ricovero Miaron da Passo della Mauria: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo Sul Passo della Mauria, tra Veneto e Friuli, tra Dolomiti e Carnia. Il Monte Miaron fa parte del gruppo del Cridola.
📍 Partenza da Passo della Mauria (1301 mslm)
💍 Arrivo Ricovero Miaron (1703 mslm) e postazione di artiglieria (1680 mslm)
📐 Dislivello 400 metri
📏 Lunghezza 3 km di salita per il ricovero, 150 metri di deviazione per la postazione
⏱️ Tempo 1 ora e 30 minuti scarsa per il ricovero
😅 Difficoltà Facile
💧 Acqua No
🗺️ Cartografia Carta Tabacco n. 2 – Forni di Sopra, Ampezzo, Sauris, Alta Val tagliamento (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì, la salita

Ciaspolata a Forte Miaron Passo Mauria - pin