Ciaspolare e fare scialpinismo in Comelico è un’esperienza sempre unica. Splendidi pendii assolati, cime maestose, borghi sospesi, rifugi accoglienti e tanta, tantissima neve. Salire al Monte Zovo con le ciaspole o gli sci d’alpinismo ti garantisce sempre almeno due cose:

  • una gita soddisfacente, per nulla difficile, in un ambiente piacevole
  • un panorama incredibile
Cosa troverai nella salita al Monte Zovo:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Questo è l’ombelico del Comelico e noi stiamo già cantando!

scialpinismo al Monte Zovo in Comelico

Da Costa al Rifugio De Doo

Lasciamo l’auto nei pressi del parcheggio della chiesa del paese di Costa (1346 mslm)) e imbocchiamo la ripida stradina che sale tra le abitazioni. La via si chiama proprio “via Monte Zovo”, impossibile sbagliare!

Saliamo brevemente il pendio inforcando sci d’alpinismo e ciaspole e puntiamo dritti verso la meta. Il Monte Zovo infatti è un bellissimo panettone che si vede anche da dove siamo, per cui orientarsi nel modo corretto è semplicissimo.

In breve infatti possiamo prendere una strada forestale dalla pendenza costante, che è stata completamente battuta.

Dove la carta indica quota 1573 mslm, in corrispondenza di un edificio sulla sinistra (quello in foto con il tetto verde), ci sono due possibilità:

  • addentrarsi a sinistra nel bosco, seguendo quello che viene indicato come sentiero del boscaiolo
  • proseguire dritti lungo la strada forestale

Noi abbiamo scelto di avventurarci nel bosco, ma era piuttosto fitto e ghiacciato e, per un tratto, anche l’orientamento risultava difficile, per cui ti consiglio di proseguire lungo la forestale. Un po’ meno di poesia, forse, ma molto più semplice. Giusto per informarti, il sentiero del boscaiolo finisce su una forestale più alta di quella che ti consiglio, ma che comunque porta al rifugio.

Una volta usciti dal bosco, gli ultimi tornanti si aprono lasciandoci intravedere il bellissimo Rifugio De Doo e la cima dello Zovo alle sue spalle.

Ciaspolata al Monte Zovo da Costa

Il Rifugio De Doo

Il Rifugio de Doo, a discapito del nome buffo che in ladino significa proprio “di Zovo”, con la sua posizione a 1860 mslm domina la valle. È stato costruito nel 2015, interamente con legno locale, e con un’occhio di riguardo alla sostenibilità energetico.

Nonostante sia presto, il rifugio è già pieno, quindi riusciamo ad ordinare solo un bicchiere di vino. Sono tantissime infatti le famiglie che qui salgono nel weekend per giocare con lo slittino o con il bob e, non potendo prenotare, trovare un posto da sedere è un’impresa.

Ci godiamo il nostro rosso e ripartiamo alla conquista della cima con quello slancio in più (diciamo così).

ciaspolata al Rifugio De Doo

Verso la cima del Monte Zovo

Sono meno di 100 metri di dislivello da compiere per raggiungere la cima del Monte Zovo, ma il sentiero da dopo il Rifugio De Doo non è battuto. Se fino a qui, salendo per la forestale, avresti potuto anche fare a meno delle ciaspole, per arrivare in cima potrebbero essere indispensabili.

Il sentiero da qui non è segnalato, per cui hai ancora una volta due scelte:

  • salire “dritto per dritto” in linea retta verso la cima, sovrapponendoti alle tracce di ciaspolatori e skialper,
  • seguire quello che sarebbe il sentiero 165a che aggira il monte sulla destra prima di arrivare in cima, dove si trova anche un piccolo bivacco nel quale sostò Papa Giovanni Paolo II – una stampa fotografica sbiadita e un  mazzo di stelle alpine ricordano il passaggio del pontefice.

Baito del Papa al Monte Zovo

Il Monte Zovo

Sulla cima del Monte Zovo (1973 mslm), il vero spettacolo è il panorama. Non a caso il monte è definito, per la sua posizione centrale, l’ombelico del Comelico. La straordinaria vista spazia sulle Crode dei Longerin, sulla Cresta Carnica, sulle Dolomiti di Santo Stefano, sulle Marmarole e sulle Crode di Padola. Uno spettacolo mozzafiato.

Sulla cima troviamo un totem di legno scolpito da un artista locale, che raffigura le leggende dei paesi della Val Comelico. Una sorta di totem indiano i cui spiriti guida sono rappresentati dagli animali del bosco.

La Madonnina di Monte Zovo, a quota 1943 mslm (è una specie di “altra cima” dello Zovo), è occultata dall’abbondante neve. I ripetitori della telefonia, invece, si vedono perfettamente.

Il nome “monte zovo” (in comeliano Dòo) viene da jugum, nel senso di valico di montagna (come la vicina Forcella Zovo). Originariamente il monte era indicato come “la monte” e poi “Malvola” ed era di proprietà di Domegge che lo cedette a Costa in cambio di 20 libre di formaggio l’anno. 

Monte Zovo Comelico

Con ciaspole o scialpinismo: due varianti (più due)

In realtà il Monte Zovo può essere raggiunto da altre due parti. Decisamente meno frequentate, sono però anche meno battute, quindi prevedi un po’ di fatica in più per battere traccia e orientarti.

Te le consigliamo soprattutto se pratichi scialpinismo: puoi pensare di salire da un versante, scendere dall’altro e ripellare per tornare indietro. Se le condizioni della neve lo permettono, il divertimento è assicurato.

Da Costalissolo

Dalla località La Baita (1300 mslm), si sale per il bosco fino al Sasso Grigio, dove puoi continuare per la strada fino a raggiungere una sella. Qui incontrerai il sentiero che sale da Costa.

Da Costalta

Da Costalta (1375 mslm), dirigiti verso la località Cercenà passando accanto ai vecchi tabià e prendi la forestale sulla sinistra. Questa sale fino a raggiungere la strada che arriva da Forcella Zovo. Seguila sempre verso sinistra, e potrai poi salire su terreno aperto.

La variante culinaria

Raramente consigliamo luoghi dove mangiare o dove dormire, tranne quando ci troviamo davvero bene. Quindi segna: il Ristorante Dolomite in centro a Costa. Porzioni abbondanti, personale gentilissimo e un conto davvero onesto. Se poi ti concedi un aperitivo ai tavolini dell’esterno, hai anche una vista impagabile sulle Marmarole.

La variante… tibetana

Il nome curioso di questa variante è dovuto alla strana popolazione di bovini che puoi vedere lungo un tornante della strada che da Costa riporta a San Nicolò di Comelico. Ebbene… sono gli yak dell’agriturismo Botondoro. Fermati in curva e dai loro un saluto da parte nostra. Non reagiranno, almeno in apparenza, e continueranno a ruminare paciosi e dormicchiare al sole, guardandoti da sotto i ciuffi di folto pelo marroncino.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavivan

yak all'agriturismo Botton d'oro di Costa

Ciaspolata al Monte Zovo del Comelico: dati tecnici in breve

Partenza: Parcheggio della Chiesa di Costa (1346 mslm)

Arrivo: Rifugio De Doo (1860) Monte Zovo (1973/1943 mslm)

Dislivello: circa 600 mt

Tempo: 2 ore la salita alla cima

Difficoltà: media. Non ci sono difficoltà, tranne eventualmente il dislivello. Il sentiero è adatto anche ai bambini, tanto che molte famiglie salgono nel weekend con bob e slittini fino al rifugio, per far divertire i più piccoli nella neve.

Cartografia: Carta Tabacco n. 17, Dolomiti di Auronzo e del Comelico (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)

Ciaspolata (e scialpinismo) al Monte Zovo in Comelico pin