Siamo nel Tarvisiano, ma percorrendo l’Orrido dello Slizza sembra di essere catapultati in un altro mondo. Acque cristalline, ponti sospesi, giochi di colore e passerelle di legno… un vero sogno ad occhi aperti da vivere in mezzo alla natura. Un percorso adatto a tutti in uno scenario dalle mille sfumature. 

Davide all'orrido dello Slizza

La discesa verso la forra dello Slizza

Un piccolo parcheggio a Bosconero, poco fuori Tarvisio in direzione Slovenia. Un cartello ci indica la direzione, e una stradina sterrata in leggera salita ci porta in breve al Monumento del Soldato Asburgico (766 mslm). Il monumento è commemorativo dei soldati austriaci caduti durante le guerre napoleoniche ed è dove ha inizio l’itinerario dell’Orrido dello Slizza.

In pochi passi siamo già all’interno del bosco e la discesa si fa decisamente ripida. Ecco perché ti consiglio vivamente di fare il percorso dell’Orrido dello Slizza in questo senso e non nel senso contrario (ti assicuro che trovarsi a dover risalire da questo lato sarebbe decisamente poco piacevole).

Il sentiero si snoda per una decina di minuti in discesa facendo ripidi tornanti che sono però agevolati da gradoni in legno e parapetti. Il bosco ceduo circostante e la pineta sono splendidi, mentre tra le fronde si apre qualche scorcio sulle acque cristalline dello Slizza.

Torrente Slizza in autunno

Il percorso ad anello dell’orrido dello Slizza

Arrivati sul fondo della forra ci troviamo sulla sponda sinistra del Torrente Slizza, che in questo punto fa un’ampia ansa. È il posto perfetto per riposarsi qualche minuto e “toccare con mano” quello che sarà il compagno dell’intero percorso. Questo è infatti l’unico punto in cui, grazie al greto di ciottoli, ci si può avvicinare agevolmente all’acqua.

La prima vista del torrente ha un impatto fortissimo! Il colore dello Slizza è tanto bello da sembrare irreale. L’acqua è trasparente e le sfumature di colore vanno dal verde al turchese, creando un gioco di contrasti mozzafiato con la roccia e la pineta circostante.

Il sentiero continua verso Ovest (alla tua sinistra rispetto alla discesa) lungo la gola scavata dall’azione dell’acqua dello Slizza. Una serie di passerelle si susseguono permettendoci di rimanere sospesi sopra le acque del torrente che scorre sotto di noi.

Il percorso non è per nulla impegnativo ed è così bello da lasciare a bocca aperta. Un ponte di legno, uno scorcio diverso sul torrente, una passerella attrezzata, una caverna da curiosare. Che la forra del Torrente Slizza fosse così incantevole era cosa nota già secoli fa, quando i nobili del Tarvisiano fecero tracciare il percorso per potersi concedere questo ambiente suggestivo ed affascinante (e sfuggire al calore estivo).

percorso Orrido dello Slizza

I passaggi a sbalzo sul torrente sono davvero bellissimi e tutto il percorso è mantenuto in estrema sicurezza. È possibile infatti percorrerlo anche con i bambini (ma, data la presenza di gradini e continui saliscendi, non con passeggini). Ti consiglio comunque di farlo con delle scarpe da trekking adeguate in quanto il percorso, essendo a ridosso dell’acqua, è spesso scivoloso.

Approfittiamo di qualche pausa (più di qualcuna, in realtà!) per fare alcune foto e ammirare lo scenario che abbiamo davanti. Non è la prima volta che ci troviamo nella gola di un torrente, ma devo dire che l’Orrido dello Slizza non ha niente da invidiare alle sorelle slovene come le Gole di Tolmin o quelle di Vintgar.

Noi poi adoriamo le gole di questo tipo: pareti a strapiombo di dura roccia che racchiudono il segreto di acque guizzanti che sembrano pietre preziose in movimento. Come dice Silvia, Tolmin e Vintgar ci avevano stregato: stessa geologia, stesso carattere, stessi colori.

Ma c’è un altro motivo per cui amiamo queste formazioni. Spesso riserviamo l’esplorazione di questi percorsi ai pomeriggi di pausa tra un mega trekking e l’altro, così: per fare due passi, rilassare le gambe, ma vedere nel contempo qualcosa di sorprendente. Queste variazioni sul tema non ci hanno mai deluso.

Ah, e un’altra gola strepitosa – ma dal carattere diverso – è quella di Lappago, in val Selva dei Molini nel bolzanino. Te la consiglio caldamente.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

 

Scordi del torrente Slizza

La risalita verso il Ponte del Diavolo

Terminato il percorso che corre lungo la sponda del torrente, una breve salita piuttosto morbida (niente a che vedere con la ripidità della discesa!) ci riporta in poco nei pressi del Ponte del Diavolo.

Si tratta del vecchio ponte ferroviario che collegava Tarvisio a Lubiana e che si alza di circa 60 metri sopra il livello del torrente. Il colpo d’occhio è davvero unico: il paese di Tarvisio, lo sciabordio dell’acqua del torrente sottostante e il silenzio immobile del bosco.

Gli ultimi 200 metri costeggiano la ciclabile Alpe Adria e ci riportano direttamente al punto di partenza.

È un piacere vedere questo angolo di territorio – l’orrido, il Ponte del Diavolo, la ciclabile, i sentieri – frequentati da persone di tutti i tipi, perché ancora ai primi di luglio 2020 l’accesso all’orrido era interdetto per lavori di manutenzione straordinaria prolungatisi un po’ troppo, e fonte di malumore tra i locali.

ponte del diavolo Tarvisio

Come arrivare all’Orrido dello Slizza

Ti spiego come arrivare all’inizio del percorso perché per noi non è stato così semplice. Una volta arrivato a Tarvisio, prendi la strada che porta verso i laghi di Fusine. Poco dopo il bivio con l’autostrada per l’Austria, un cartello sulla sinistra indica la direzione Boscoverde – Orrido dello Slizza.

Imbocca via Bamberga tenendo gli occhi aperti sulle indicazioni marroni, ma non perderti nel frattempo le strepitose casette in legno della zona. Prosegui la strada fino a trovare le indicazioni per l’Orrido dello Slizza, ma attenzione: la prima indicazione è quella del rientro (è un percorso ad anello). Continua per qualche decina di metri fino ad un’altra indicazione in corrispondenza della quale, attraversata la pista ciclabile, puoi lasciare l’auto.

monumento ai caduti Tarvisio

Il percorso dell’Orrido dello Slizza in breve

Partenza: Piccolo parcheggio di Boscoverde (Tarvisio, 766 mslm)

Tipo di percorso: giro ad anello

Dislivello: 50 mt

Tempo: circa 1 ora

Difficoltà: facile. Si tratta di un trekking adatto quasi a tutti, anche per i bambini che si divertiranno da matti (attenzione però che non accessibile ai passeggini). Raccomando di farlo nel senso del racconto e di utilizzare scarpe da trekking adeguate perché l’intero percorso può risultare scivoloso, specie in caso di pioggia, e la discesa è molto ripida.

Cartografia: Tabacco n. 19, Alpi Giulie Occidentali – Tarvisiano

Orrido dello Slizza nel Tarvisiano pin