In questo articolo – come in una puntata di Siamo fatti così – ti raccontiamo cosa succede (e cosa succedeva) ai nostri piedi durante e dopo un’escursione impegnativa. Sappiamo che non siamo gli unici ad avere questi problemi durante i trekking e quindi ecco alcuni nostri consigli.

I nostri piedi sotto sforzo: i problemi del fare trekking con frequenza

Tutti i piedi sono fatti a modo loro: questo chi ama la montagna lo sa.

Camminare nella Natura è splendido, almeno finché non devi fare i conti con piedi stanchi, vesciche, unghie nere, talloniti. Silvia ed io viviamo i piedi in modo diverso – anche durante la stessa escursione:

  • I piedi di Silvia si stancano. Soffrono un po’ l’essere chiusi negli scarponi. Arrivata in cima, se le condizioni e le tempistiche della gita lo permettono, la prima cosa che fa è togliersi gli scarponi e i calzini e far respirare i piedi. Un pediluvio nel laghetto alpino è un plus rigenerante. Le cose peggiorano quando comincia la stagione dello scialpinismo, perché quegli scarponi non perdonano!
  • I piedi di Davide sono rudi, ma hanno una spiacevole tendenza alla tallonite, così definita dal fisioterapista in virtù di un’altra tendenza, quella al piede piatto. Al contrario di Silvia, però, Davide non toglie MAI gli scarponi: da quando li allaccia appena sceso dall’auto a quando all’auto ci ritorna, questi se ne stanno ben allacciati. Perché – nell’idea di Davide – a piede libero, le “scosse” che preludono alla tallonite, e che lo perseguitano dopo un paio d’ore di cammino, sicuramente peggiorerebbero!

Fare trekking con frequenza non fa altro che accentuare queste problematiche.

Che fare quindi?

Primo consiglio: assicurati che le scarpe che usi siano del numero corretto. Se hai fatto un acquisto online oppure le hai comprate in un negozio dove non hai ricevuto la giusta assistenza, è piuttosto comune che tu possa aver sbagliato numero. Lo so bene perché a me è capitato più volte: ti sembra che lo scarpone calzi bene e poi… alla prima discesa ti ritrovi con le unghie nere e le dita che spingono.
Io ormai ho capito e compro scarponi da trekking di un numero/un numero e mezzo in più rispetto al mio numero che uso per le scarpe da tutti i giorni.

Silvia Bagaglio Leggero AvatarSilvia

 

Proviamo le solette Noene®

Il fatto è che facendo trekking i piedi si stancano. In parte è a causa della compressione all’interno dello scarpone – non importa quanto comodo sia – ma sono soprattutto le continue sollecitazioni – i ripetuti urti con il suolo, i rimbalzi, le vibrazioni – ad affaticare i piedi.

Abbiamo provato diverse solette, e infine siamo approdati a Noene® (o meglio, è stata Noene® ad approdare a noi e ad offrirci alcune paia di solette).

Noene® è sia brand che materiale: il Noene® è un elastomero (un polimero gommoso) che grazie alla struttura interna e alla composizione presenta delle caratteristiche che lo differenziano dagli altri elastomeri. Il design delle solette fa il resto, e così si ottiene fino al 96% di assorbimento degli shock e delle vibrazioni.

“Assorbimento del 96% di shock e vibrazioni” significa che il piede è meno sollecitato, e che quindi si può camminare più a lungo mantenendo il giusto passo (quando gambe e piedi si affaticano, la camminata si fa asimmetrica e irregolare, il che ci stanca ancora di più).

⚠️Nell’articolo trovi i link alle solette che abbiamo provato. Se vuoi provare gli altri prodotti Noene®, vai direttamente alla home del loro sito. Con il nostro codice sconto BAGAGLIOLEGGERO30 avrai il 30% di sconto su tutti i prodotti.

In particolare, Silvia ha usato le solette Noene® Ergopro AC+. Alcune loro caratteristiche:

  • sono pensate per gli sport intensi, dove gli urti non mancano: trekking, trail, nordic walking,
  • la struttura è in MEMORY FOAM e si adatta al piede,
  • hanno due inserti NOENE® con spessore di 2 mm: uno strato SOFT EFFECT che distribuisce uniformemente il carico del piede e migliora il comfort, un inserto sotto l’arco plantare (blu) che stabilizza il piede,
  • sono traspiranti e antibatteriche.

Quello che ho notato, già dal primo utilizzo, è che quando arrivo a casa ho i piedi e i polpacci meno affaticati. Le gambe sono stanche, certo, ma è come se i piedi fossero stati più coccolati, come avessi camminato con i piedi avvolti in un morbido nido. Ho avuto questa sensazione già dal primo momento in cui ho inserito le solette e, a distanza di 6 mesi, posso dire che non tornerei più indietro!

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Le solette Noene® per contrastare la tallonite?

Questa è ovviamente un’osservazione personale, dato che la tallonite va comunque individuata e trattata da chi lo sa fare.

Detto questo, da quando agli esercizi prescritti dal fisioterapista ho iniziato ad associare le solette Noene® (sempre le Ergopro AC+), quel fastidioso crescendo di scosse, che arrivava a farmi zoppicare una volta finita la gita e tolti gli scarponi – è praticamente sparito.

Coincidenza? io penso proprio di no 😉

Secondo consiglioriallaccia sempre gli scarponi prima della discesa. Sia che tu ti tolga gli scarponi, sia che tu li tenga ai piedi, è fondamentale – prima di ogni discesa – slacciare e riallacciare le scarpe da trekking. Questo perché durante l’escursione i lacci potrebbero essersi “smollati” e questo impedisce al piede di rimanere ben saldo all’interno della calzatura. Se poi vuoi una protezione extra per la discesa, ti consiglio di guardare questo tutorial che trovi sulla nostra pagina IG.

Silvia Bagaglio Leggero AvatarSilvia

 

Solette per uso quotidiano

E per non farmi mancare niente, continuando a coccolare i piedi anche nel quotidiano – e perché no, anche durante la sporadica corsetta tra i boschi – ho inserito nelle sneakers le sovrasuole (si sistemano sopra le solette già presenti) Noene® Daily Active Comfort:

  • sono spesse soltanto 3 mm,
  • hanno tre strati: uno per l’assorbimento di urti e shock, uno che dà morbidezza e contribuisce alla distribuzione della pressione e infine un tessuto di rivestimento antibatterico e termoregolatore che migliora circolazione e recupero funzionale.

Terzo consiglio: un buon paio di calzini pensati per il trekking sono essenziali tanto quanto un buon paio di scarponi!

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