La giornata è di quelle grandiose: sole pieno, un po’ di vento che non guasta, le montagne da salire e due amici con i quali condividere le emozioni della montagna della Valle d’Aosta. La gita che abbiamo scelto è adatta a tutti: l’escursione al Rifugio Grauson si presta bene per una bella camminata e i laghi di Lussert che si vedono dalla carta, promettono di poter allungare un po’ l’escursione per i più allenati.
Gimillan in Val di Cogne
Se possibile, ti consigliamo di lasciare l’auto in uno dei molti posti disponibili lungo la strada che racchiude verso est, insieme all’omonimo torrente, la frazione di Gimillan. In estate però questo non potrebbe essere possibile, data l’altissima frequentazione della zona, quindi ti consiglio di arrivare abbastanza presto (anche perché tutta la salita è al sole).
In ogni caso, la nostra escursione inizia da qui.
Da Gimillan al Rifugio Grauson
Dalla strada lungo la quale abbiamo parcheggiato (1790 m), individuiamo i cartelli gialli che indicano l’attacco del sentiero 8: serviranno poco più di due ore e mezza per raggiungere il rifugio. Saliamo quindi, per strada carrareccia e poi per sentieri, e ci lasciamo alle spalle Gimillan.
In corrispondenza di un capitello intonacato di bianco proseguiamo dritti, inoltrandoci nel Vallone di Grauson, valle secondaria della Val di Cogne, che percorreremo per lunga parte. Apparentemente “minore”, il vallone è contornato da vette interessanti, come la Tersiva (3515 m), la punta Rossa dell’Emilius (3405 m) Punta Garin (3448 m) e l’omonimo Monte Grauson (3240 m).
Proprio verso l’alveo del torrente e i prati che lo circondano il sentiero ci fa scendere, e un ponte ci permette di superare il corso d’acqua: per quanto possa essere frequentata questa escursione, la sensazione è ora quella di esserci lasciati alle spalle la confusione di Cogne e dintorni.
Il sentiero 8 prosegue morbido fino ad arrivare a vista dell’alpeggio di Pila (una breve deviazione permette di raggiungere la base delle piccole cascate che portano lo stesso nome; poi si deve tornare sui propri passi). A questo punto la pendenza si fa più intensa, il sentiero zigzaga in diversi tornanti per superare un tratto di versante che in estate è decisamente polveroso, e ci deposita in corrispondenza di una strettoia della valle.
Proseguiamo ora con una modesta protezione boschiva, di nuovo su pendenze moderate, con il torrente quasi incassato in basso. Usciti dal bosco, una piccola salita ci fa passare per un belvedere (2295 m), dove una semplice croce ci obbliga a guardare il bel panorama verso la valle che abbiamo appena percorso.
[/fusion_text]Ignoriamo la deviazione per il Lago Money e arriviamo nei pressi di Grauson Inferiore (2270 m), un gioiello di pietra piatto contro il verde dei prati e adagiato alle pareti di una morbida conca. I ruscelli contribuiscono al feeling fiabesco di questo angolo di valle. Strepitoso.
Proseguendo lungo uno dei torrentini – è il Coronas, emissario di uno dei laghi che visiteremo più tardi), ci troviamo alla base del versante meridionale della modesta Testa Praz de Ler, che iniziamo ad aggirare. Un altro crocevia smista gli escursionisti: verso isolati bivacchi in direzione della Tersiva, dritto, e verso il Rifugio Grauson sulla sinistra.
Il Rifugio Grauson
Saliamo il versante erboso seguendo il sentiero, e raggiungiamo il Rifugio Grauson, che si staglia sopra di noi a 2510 metri di quota. Mentre saliamo, possiamo renderci conto della bellezza e dell’isolamento della conca che abbiamo di fronte.
Isolamento che è il punto di forza del Grauson e che il progetto – recentissimo – di costruzione ha tentato di assecondare con la scelta dei materiali e delle tecniche.
A questo punto, i tavoloni richiamano ad una pausa che facciamo – non di soli passi è fatto l’escursionista – di buon gusto!
Piccola parentesi culinaria: la panna cotta con i frutti di bosco e le birre che scorrono freschissime sono un must, ma anche il resto dei piatti che abbiamo visto girare avrebbero meritato più di uno sguardo!
Piccolo anello dei laghi dal Rifugio Grauson
Dal rifugio saliamo lungo il sentiero 8A in direzione di Grauson Superiore, un bell’alpeggio composto da tre grossi edifici. Senza troppa difficoltà il sentiero ci fa guadagnare quota, alternando brevi saliscendi e tratti in piano attraverso conche il cui tema è l’umidità – lo testimoniano gli eriofori. Raggiungiamo così, in una mezz’ora, il primo e più basso dei laghi di Lussert (2713 m), tre specchi d’acqua in sequenza.
Il nostro anello non lo prevede, ma da qui, per salire al lago più alto, servono circa trenta altri minuti di intensa camminata in ambiente roccioso (e bellissimo). Il secondo lago si trova a 2790 metri di quota, il terzo a 2906. Poi si deve tornare indietro per lo stesso sentiero.
Dalla sponda del primo lago di Lussert, ancora tra gli eriofori, prendiamo a destra il segnavia 102 (indicazioni gialle su pietre), superiamo una distesa di roccia e raggiungiamo il punto più alto dell’escursione (2820 m). Da adesso cammineremo tra alti versanti e morbide conche prative. Il sentiero, leggermente più stretto, ci fa scendere nella conca del laghetto Coronas (2701 m circa), che non raggiungiamo: ci “accontentiamo” di aggirarlo dall’alto e di stupirci del suo blu perfetto e, con un po’ di fortuna, della visione dei cavalli che vi brucano attorno. Con la giusta prospettiva, possiamo vedere il Gran Paradiso e il brillare dei ghiacci, all’orizzonte.
Proseguendo, individuiamo la prima deviazione sulla destra (sentiero 8B) e scendiamo, seguendola, fino a sbucare alle spalle del Rifugio Grauson.
Il piccolo anello dei laghi richiede un’ora e mezza di cammino, pause escluse (e non farne, al cospetto dei laghi e tanto più se è una giornata di sole, è impossibile).
Dal rifugio, scendiamo a valle per la stessa via della salita, gli occhi ipnotizzati dal Gran Paradiso ora di fronte a noi – attenzione a dove si mettono i piedi però!
Salita al Rifugio Grauson e piccolo anello dei laghi: dati tecnici in breve
⛰️ Dove siamo | Vallone di Grauson, in Alta Val di Cogne |
📍 Partenza da | Gimillan (1790 mslm) |
🏅 Arrivo | Rifugio Grauson (2510 mslm), primo Lago di Lessert (2720 mslm), Lago Coronas (2750 mslm) |
📐 Dislivello | 1130 metri complessivi |
📏 Lunghezza | 18,5 km |
⏱️ Tempo | 5 ore e mezza (pause escluse) |
😅 Difficoltà | Media: non ci sono difficoltà tecniche |
💧 Acqua | Abbondantissima, ma da torrenti/ruscelli in zona di pascolo: da potabilizzare |
🗺️ Cartografia | Carta Fraternali n. 28 – Aosta, Pila, Valle di Cogne, Gran Paradiso (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon) |
🛰️ Traccia GPS | Sì |
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