Ci sono rifugi che ti accolgono coccolandoti tra le verdi fronde dei boschi ed altri che ti sbattono in faccia tutta la grandezza delle cime che le circondano. Altro che abbraccio: al Rifugio Pellarini le Alpi Giulie si mostrano in tutta la loro nuda asprezza… e sono di una bellezza incredibile. 

Jof Fuart

Dalla Val Saisera al Rifugio Pellarini: il sentiero 616

Imbocchiamo il sentiero 616 (per ora è la forestale che segue il fondo di Val Saisera, quota 860 mslm) con un solo pensiero in testa: “fa che l’inversione termica prevista per oggi arrivi il più in fretta possibile”. È ancora mattina presto e i raggi del sole sono lungi dallo scaldare il bosco. Ma è mentre soffiamo aria calda dentro ai guanti che due asinelli ci tagliano la strada giocando tra loro.

La strada incrocia il Torrente Saisera per ripartire subito dopo in leggera salita. Ci troviamo ad attraversare un bosco di faggi e abeti. Sulla destra, un pannello commemorativa indica l’inizio del sentiero Martinolli (la nostra prima salita della giornata: sei mai stato in un sentiero che porta nel nulla?). Per raggiungere il Riugio Pellarini invece la salita continua in morbida pendenza costeggiando il rio Zapraha.

Superato il rio arriviamo alla località Pian dei Carboneri (1150 mt) da dove parte la teleferica che serve il rifugio. Da qui il sentiero si stringe e si impenna. La pendenza non è mai eccessiva, ma alcuni tratti si fanno sentire.

sentiero Rifugio Pellarini

Segnaliamo un breve spezzone di cavo metallico. In questo punto è necessario aiutarsi con il cavo o con le mani per superare un punto roccioso in mezzo al sentiero. Il passaggio non è difficile né esposto, e il cavo è messo per una sicurezza in più: non presenta alcun problema.

Silvia verso il Rifugio Pellarini

Lasciamo sulla sinistra la deviazione per Sella Prasnig e il Monte Lussari (sentiero 617), per continuare sulla destra lungo una costola molto panoramica. Il colore dorato dei larici, l’impressionante vista sulle vette innevate, il rifugio che sembra così vicino da poterlo toccare… ma non va guardato. Visto da qui il Pellarini appartiene a quella categoria di mète di montagna che se le guardi e ti sembrano vicine, non arriveranno mai.

Il Rifugio Pellarini nella Val Saisera

Il Rifugio Pellarini (1499 mslm) si trova in una posizione da sogno. Circondato da montagne che non hanno bisogno di presentazione, sulle quali è stato scritto più di un capitolo di storia dell’alpinismo.

Il punto forte del rifugio infatti è dato dalla terrazza panoramica che si affaccia direttamente sulla parete Nord-Est dello Jôf Fuart. Qualche pennellata bianca copre le cime e scende lungo i canaloni facendoci sognare mirabolanti avventure… che però dovranno aspettare.

Rifugio Pellarini come arrivare

L’interno del rifugio è spartano ma accogliente: tavoli in legno, la stufa accesa e la simpatia del gestore ci fanno sentire subito a casa. Non siamo altrettanto fortunati con la cucina: è l’ultimo giorno di apertura del Rifugio Pellarini (siamo ai primi di novembre) e hanno finito tutto: pane, salame, birra, vino e ogni altra leccornia sono volati via nella festa di chiusura. Nemmeno un caffè è rimasto!

Non ci resta che tornare ad ammirare la natura dal privilegiato balcone del rifugio… dovremo aspettare ancora un po’ per la birra di fine gita.

Trekking al Rifugio Pellarini Val Saisera

Escursioni dal Rifugio Pellarini

Dire che il Rifugio Pellarini si trova su un crocevia di sentieri è dir poco. Da qui “hai il mondo” a tua disposizione:

  • sentiero Chersi
  • il sentiero Cavalieri,
  • l’anello delle Rondini,
  • passa di qui anche l’Alta Via delle Alpi Tarvisiane (o anello delle Giulie),

Ma soprattutto ci sono anche ascensioni alpinistiche di primo ordine tra le quali lo Jôf Fuart, il Nabois Grande (sia per la via normale che per la via alpinistica Gasparini-Florit), la Cengia dei Camosci e la Cengia degli Dei.

Un vero e proprio paradiso per arrampicatori ed alpinisti esperti.

Oppure? Si scende! Purtroppo la stagione (e le recenti nevicate) ci impediscono di andare oltre, e in più in mattinata ci siamo fatti il sentiero Martinolli, per cui giriamo gli scarponi e ci incamminiamo per la via dell’andata.

Silvia sulla via normale del Nabois Grande

Escursione al Rifugio Pellarini: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Val Saisera. Sulle Alpi Giulie, al cospetto dello Jof Fuart.
📍 Partenza da Parcheggio in Val Saisera (916 mslm)
🏔️ Arrivo Rifugio Pellarini (1499 mslm)
📐 Dislivello Poco meno di 600 metri
📏 Lunghezza 5 km la salita
⏱️ Tempo 2 ore per la salita
😅 Difficoltà Media. Dislivello e lunghezza sono nella media, ma evidenzio la presenza di un breve tratto attrezzato (anche se semplice da superare) su un sentiero che risulta stretto in alcuni punti. Si tratta comunque di una escursione adatta a tutta la famiglia.
💧 Acqua Sì, poco prima del Rifugio Pellarini.
🗺️ Cartografia Tabacco 1:25.000 n. 19 – Alpi Giulie Occidentali, Tarvisiano (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì: è la prima parte di questo tracciato, che si riferisce all’anello del Nabois Grande.


Rifugio Pellarini sulle Alpi Giulie pin