Per quel desiderio di visuali chi si aprono, di cime rocciose a fare da sfondo, per improvvise pareti rocciose da aggirare e per un po’ di avventura… c’è l’Alta Valle Maira. Avere come meta il Bivacco Bonfante ha semplicemente aggiunto quel pizzico di impresa in più.

⛰️ Dove siamo In Alta Valle Maira (sinistra idrografica), sulle Alpi Cozie (CN).
🗓️ Quando l’abbiamo fatta In un inverno con neve quasi assente, con al suolo i resti di nevicate praticamente sciolte (ciaspole però obbligatorie, difatti le abbiamo usate).
📍 Partenza da Divieto di transito a valle di Campiglione (1717 mslm), sopra Prazzo
🏆 Arrivo a Bivacco Bonfante (2624 mslm)
📐 Dislivello 900 metri per la “via diretta”, 1030 metri passando come noi per il Piano del Vallone
📏 Lunghezza 16,5 km tutta la gita
⏱️ Tempo 7 ore tutta la gita
😅 Difficoltà Difficile se con innevamento cedevole da fine stagione. In ogni caso, occhio alle pendenze e allo stato del manto nevoso. La lunghezza poi è notevole.
🗺️ Cartografia Valle Maira 1:25000, L’Escursionista Editore (se non ce l’hai puoi comprala su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì, la trovi in fondo all’articolo.

 

Silvia e Davide al Bivacco Bonfante in Valle Maira

Da Campiglione al Colle di Chiosso

O, in verità, da poco prima di Campiglione. Dal piccolo parcheggio a quota 1700 mslm dove lasciamo l’auto, la piccola frazione pare ancora più minuscola, adagiata com’è contro un pendio obliquo di erba bruciata dall’inverno, il Chersogno svettante e triangolare giusto sopra, un muro di roccia a chiudere la vista verso ovest.

Seguiamo il Sentiero Massimo Prando (SMP in carta): per noi – per adesso almeno – c’è invece una lunga strada bianca che con grande pazienza sale lungo il solco della Comba Giunghi e raggiunge la stupenda Grange Chiotti (2020 mslm), un agglomerato di case ben ristrutturate, uno di quei posti che ci strappano la domanda: e qui, ti fermeresti?

Grange Chiotti

In ogni caso, a proseguire non si sbaglia. Dopo aver bevuto alla fontana della grangia saliamo alle sue spalle, proseguendo sulla carrareccia finché questa non ha fatto alcuni stretti tornanti (che tagliamo) e non ha raggiunto il Colle di Chiosso (2430 mslm).

A questo punto abbiamo due possibilità:

  • scavallare il colle e scendere sulla destra lungo il T05A, perdere non poca quota e risalire verso il bivacco passando per quella che sembra una verticale scogliera;
  • salire sulla sinistra di Punta della Gardetta.

Valutiamo lo stato dell’innevamento, e scegliamo la seconda.

Davide verso Bivacco Bonfante

Dal Colle di Chiosso al Bivacco Bonfante alle Camoscere

Guardandola, la salita che scegliamo fa un po’ specie: il Sentiero T07 fa uno zigzag strettissimo e apparentemente vertiginoso, a scavallare chissà dove – ci sarà neve, al di là? Mettici il Chersogno massiccio sulla sinistra, e il panorama è fatto.

Comunque, saliamo, e la salita si rivela molto più semplice del previsto. Poco prima di raggiungere il Piano del Vallone tagliamo verso la punta per evitare della neve ma, una volta sul piano, indossiamo i ramponi e ci prepariamo allo stupore.

Sulla nostra destra, Punta della Gardetta (2636 mslm, da non confondere con l’omonimo passo) è un rilievo tozzo, tondeggiante, e mentre mangiamo i paninetti pensiamo a come devono essere queste zone in estate, quando le giornate sono lunghe e le possibilità davvero infinite.

Se ti stai chiedendo perché ci siamo fermati qui a fare pausa la riposta è semplice: questo posto è di una bellezza da togliere il fiato. Un improvviso altipiano candido dal quale svettano cime dal colore rosso che giocano a rincorrersi con le nuvole. Una foto non renderà mai la bellezza che hanno visto i nostri occhi, ma ti auguro di farne il pieno.

Silvia Bagaglio Leggero AvatarSilvia

 

Proseguiamo seguendo il Piano del Vallone e aggirando la Gardetta. Scendiamo in un ampio slargo innevato (Piano Vallonella) da dove, finalmente, vediamo il Bivacco Bonfante, alto sul suo pianoro.

Superata la Fonte Nera (in estate potabile), il sentiero (ora T06) sale morbido lungo le rocce come una stretta ma agevole pista, mentre davanti a noi si allungano i valloni che scendono verso Elva. Ultimi passi e siamo al Bivacco Bonfante (2624 mslm).

Silvia davanti alla Rocca Gialeo

Il Bivacco Elio Bonfante alle Camoscere

Inaugurato nel 2006, il bivacco ha un piano solo: all’interno 12 posti letto, tavolo e panche, il necessario per cucinare e una bella carta topografica di questo angolo di Piemonte. Ce la portiamo fuori, per studiarla al sole. A proposito di sole: il bivacco è dotato di pannelli solari.

Alziamo una delle travi che oscurano le finestre per fare entrare un po’ di luce, lo assicuriamo con un pezzo di legno, e ci sediamo a guardare il panorama. La scogliera rossastra della Rocca Gialeo a fare da sfondo, il Monte Camoscere a nord, il profondo panorama verso valle. Ovviamente, a farla da padrona sono le masse del Chersogno e della Rocca la Marchisa. Nota bene: tutti i rilievi qui attorno superano i 2900… il Chersogno tocca i 3026 mslm.

Proseguendo per dieci minuti verso nord si incontra il Lago Camoscere, e i ruderi dell’omonima caserma.

Bivacco Bonfante

Discesa per il Sentiero T05

Per scendere a valle, decidiamo di fare una variante che dovrebbe permetterci di evitare di ritornare per il Piano del Vallone. Silvia vorrebbe tornarci anche solo per rivederlo, ma la giornata si sta accorciando.

Torniamo sui nostri passi ma, prima di reimmetterci sul PIano Vallonella, in corrispondenza (su carta almeno) della Fonte Nera scoviamo un sentiero che taglia verso il basso, deciso: è il sentiero T05. Scesa una prima pendenza, fatta una piccola conca, ci troviamo ad affrontare il punto più ostico della giornata.

Alcuni gradoni, che in estate non porrebbero problemi – a parte la pendenza – sono ingombri di neve nella quale si sprofonda. Inforchiamo di nuovo i ramponi e scendiamo attenti tra rocce e neve. La pendenza è notevole quindi, nel caso di innevamento, fare molta attenzione.

Alla fine raggiungiamo il fondo di questa conca: siamo sotto la grande scogliera che vedevamo dal Colle di Chiosso e, come avevamo previsto, ci troviamo un po’ più in basso del dovuto.

Seguiamo così la forestale innevata che risale verso il colle e, da qui, scendiamo per la via della salita.

Bivio di Colle di Chiosso

 

Salita al Bivacco Bonfante alle Camoscere pin