Dopo 3 mesi nel sud del Paese, con San Carlos de Bariloche si apre ufficialmente la nostra avventura nella Patagonia del Nord. Quando cercavo di capire se fosse un posto che facesse per noi avevo provato a googlare la frase cosa fare a San Carlos de Bariloche, ma non avevo capito quanto incredibile fosse questa città!

Spero che questo articolo possa aiutarti nel tuo viaggio perché la Patagonia del Nord, lontana dai clamori e dalle vedute classiche che tutti noi siamo abituati a vedere, nasconde delle meravigliose sorprese.

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti – copywriter (Silvia) e ghostwriter (Davide) – da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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San Carlos de Bariloche

La cosa che colpisce appena si arriva in città è l’architettura. Case con graticci ed edifici in pietra svettano su un lago enorme circondato da montagne, mentre cioccolaterie e birrerie artigianali sfilano per le vie del centro.

In che senso? Siamo forse arrivati in Svizzera? Perché la sensazione è proprio quella di essere tornati in Europa, ed effettivamente qui ci giocano molto, tanto che in molti ristoranti puoi mangiare la fonduta, il gulash, lo strudel… il tutto mentre ascolti band che suonano musica svizzera – fisarmonica e trombone inclusi!

Il fatto è che, prima ancora di essere una trovata turistica, questa vicinanza con la Svizzera è un fatto storico (ci arriviamo a breve, anzi lo faccio raccontare da Davide che è molto più bravo di me sugli aspetti storici).

A lambire la città invece è il Lago Nahuel Huapi, che regala scenari mozzafiato soprattutto all’alba e al tramonto, quando le nuvole sfilano veloci per lasciare posto a bellissimi colori pastello che si confondono tra le montagne all’orizzonte.

Playa Circuito Chico

Sì, perché San Carlos de Bariloche è conosciuta principalmente per le sue montagne. Si tratta infatti di una destinazione turistica – soprattutto invernale, grazie agli impianti di risalita – ma noi che l’abbiamo vissuta in estate ti assicuriamo che è splendida anche in questa stagione!

Bariloche e la Svizzera, l’Italia, la Germania…

Eccomi qui (e prometto che sarò breve). La storia di Bariloche è quantomeno caleidoscopica, curiosa e… decisamente europea. I primi a Bariloche sono gli italiani, e più precisamente i bellunesi: è il 1902 quando viene fondata la città, ma a circa 25 km di distanza c’è già una colonia… di svizzeri! Negli anni Trenta del Novecento si iniziano a costruire gli edifici che danno il volto “vecchio mondo” alla città. Arriva poi la fine della Seconda Guerra Mondiale, e queste zone, assieme al Paraguay, scelte dai gerarchi nazisti in fuga dal Reich. Da quel momento, è tutto uno strano rincorrersi di saggi storici che tentano di identificare le estancias nelle quali si sarebbero nascosti addirittura Hitler ed Eva Braun.

Chiudo su questa nota un po’ Voyager, e lascio la penna a Silvia.

Ah, no, prima un’altra cosa: Bariloche, in lingua Mapuche, significa “popolo che abita dietro le montagne”.

Cosa vedere a San Carlos de Bariloche

Se ci conosci, sai che la cosa che più amiamo fare è camminare, ma Bariloche offre alcune chicche turistiche davvero imperdibili.

La Catedral de Nuestra Señora del Nahuel Huapi

Mentre passeggi in direzione ovest sul lungo lago – alto di una decina di metri sull’acqua – quando volgi lo sguardo a sinistra, e la noti, sopra la sua collina: la cattedrale neogotica di Bariloche, alta e slanciata sulla sua collinetta, ti fa davvero credere di essere da qualche parte tra Austria e Svizzera! Di fronte ad essa si prende il mate (ovviamente) e ci si può rilassare: le torme turistiche del centro, per qualche motivo, qui non si sentono.

Cattedrale di Bariloche

Il lago Nahuel Huapi con la passeggiata

Nahuel Huapi, il lago che lambisce Bariloche, è bellissimo ed è possibile fare una deliziosa passeggiata lungo la sponda che costeggia la città. In questa zona inoltre c’è un parco di skate dove si riuniscono i ragazzi della città per fare evoluzioni con pattini e skate. Ci siamo divertiti a guardarli volteggiare in aria (e ruzzolare per terra). Ogni volta che accennavamo ad alzarci per continuare la nostra esplorazione, arrivava sempre qualcuno a venderci un churros con dulce de leche… tempismo perfetto.

Lago Bariloche

Mitre, l’avenida centrale e la piazza

La città, come tutte quelle del Sud America in realtà, si svolge attorno all’Avenida centrale, che qui si chiama Mitre ed è un vero e tripudio di birrerie e cioccolaterie artigianali (altro lascito della cultura centro europea), oltre ad innumerevoli negozi di souvenir e artigianato. La via “subito sotto” e quella “subito sopra” di Mitre condividono con la vocazione commerciale, con in più una bella manciata di ristoranti al profumo di parrilla.

Anche se non siamo amanti dello “struscio”, una passeggiata in centro è obbligatoria (così come l’acquisto di un po’ di cioccolato).

PS Se cerchi una carta topografica della zona, ti consigliamo di andare alla piccola libreria che fu del Club Andino di Bariloche.

Mitre termina alla piazza centrale, nella quale non si contano i venditori di chorros, e attorno alla quale si affacciano l’ufficio del turismo e il museo della città.

centro di Bariloche

Circuito Chico

È forse l’attrazione più famosa di Bariloche, e a ben vedere! Si tratta di un percorso che si snoda lungo la strada 77, a ovest della città, e percorre le rive di alcuni “fiordi” di origine glaciale. I panorami? In-cre-di-bi-li!

Puoi affrontare il Circuito Chico in diversi modi, fermandoti agli stop che più ti piacciono:

  • in auto, è la scelta più semplice e più comoda. L’unica difficoltà può essere quella di trovare parcheggio presso gli ingressi di alcune spiaggette quindi, se riesci, ti consiglio di evitare il sabato e la domenica;
  • in bicicletta, è stata la nostra scelta! Sicuramente divertente ed ecologica, tuttavia non te la consiglio se non sei un po’ allenato, perché il percorso si svolge attraverso le montagne ed è tutto un sali-e-scendi;
  • in bus, è una valida alternativa per vedere almeno qualcuno degli spot, ma difficilmente riuscirai a fare tutte le fermate.

👉Qui trovi la guida completa al Circuito Chico: tutte le cose da non perdere e come percorrerlo al meglio!

Circuito Chico in bicicletta

Cerveceria: le birrerie artigianali di Bariloche

Negli anni la città è diventata famosa anche per le tantissime birrerie artigianali. Tra le cose da fare a Bariloche sicuramente ti consiglio di fare tappa in uno dei vari patios cerveceri o a una birreria: presso queste ultime puoi anche fare una degustazione guidata o una visita della fabbrica.

Le birrerie che ti consiglio sono:

  • Patagonia, che non da molto ha aperto una filiale che dire spaziale è poco proprio lungo il Circuito Chico;
  • Berlina, che si trova anche a Colonia Suiza.

Salire sul Cerro Campanario

Offre probabilmente la vista più hermosa della città. Raggiungere la cima del Cerro Campanario è alla portata di tutti: puoi scegliere se salire con la seggiovia oppure a piedi (circa mezz’ora di camminata) e godere della vista strepitosa. Funzionano allo stesso modo – impianti o piedi – il Cerro Otto e il Cerro Catedral (quest’ultimo però è più intenso).

Visitare Colonia Suiza

Era il 1883 quando i coniugi Goye e quattro dei loro figli emigrarono qui dal Canton Vallese. Da allora, questo avamposto a poca distanza dal centro di Bariloche è diventato una vera e propria “colonia svizzera” dove si respira un’atmosfera imperdibile.

Insomma: vuoi mettere la bellezza di veder cucinare nello stesso luogo il cordero patagonico e il goulash con polenta? Il curanto (cucinato tra le foglie, in una buca scavata nel suolo) e lo strudel?

Anche l’architettura delle casette e l’allestimento dei bar richiamano quell’atmosfera da Heidi che ben conosciamo. Per noi davvero un posto curioso, da non perdere. L’offerta culinaria è decisamente ampia e ci sono diversi negozi di souvenir. Da qui partono anche alcune interessanti escursioni.

PS Portati contanti perché qui non ci sono i POS, oppure funzionano soltanto in determinati orari (che sono sempre altri).

Colonia Suizza

Mateare in una delle spiaggette

Mateare = bere un mate. Che ti piaccia o no, la bevanda argentina per eccellenza è un simbolo di rilassatezza e convivialità che non puoi non amare. Quando i locali e i turisti si riversano in una delle tantissime spiagge che costeggiano Bariloche, è un tripudio di copite e thermos.

Non aspettarti sabbia fina: qui ci si stende su ciottoli più o meno grossi, ma con un telo (o al massimo un materassino) puoi stare benissimo, godere di viste incredibili, fare un bagno rinvigorente (l’acqua è abbastanza fredda, ma non drammatica) e ovviamente bere un mate!

Le spiagge si possono dividere all’incirca in

  • spiagge che offrono servizi – dal baretto al noleggio di kayak,
  • spiagge che non offrono servizi.

A noi sono piaciute tantissimo la Playa sin viento che dà sul Lago Moreno (qui abbiamo fatto kayak), e la Playa Oeste, di poco distante, sempre sul lago Moreno ma “al di qua” del ponte.

kayak a Bariloche

circuito Chico Playa linda

Escursioni e trekking a Bariloche

E veniamo al “pezzo forte”, perché Bariloche in estate fa rima con escursioni! Le montagne che circondano la città sono state per noi un richiamo irresistibile e così, carta topografica alla mano, abbiamo cercato di salirne quante più possibili.

Le escursioni più famose prossime alla città sono:

  • l’escursione al Rifugio Frey,
  • l’escursione al Rifugio Italia o Manfredo Segre/Laguna Negra,
  • l’anello dei 4 rifugi, un trekking di 4 o 5 giorni nei quali è possibile dormire in rifugio o con la tenda.

L’offerta escursionistica non finisce qui. A breve uscirà la nostra guida dedicata ai percorsi in Patagonia: iscriviti alla newsletter per sapere quando uscirà (e per ricevere un piccolo regalo): per quanto riguarda Bariloche, ci sarà una chicca notevolissima. Queste foto sono solo un assaggio:

Dove mangiare a Bariloche

Per mangiare a Bariloche non hai che l’imbarazzo della scelta! L’offerta è molto “argentina”: i locali che vanno di più sono parrillerie, le più celebri delle quali (quelle che tutti ti consiglieranno) sono El boliche de Alberto – che offre anche un distaccamento che si occupa di pasta e primi piatti – e Alto el Fuego.

Noi abbiamo mangiato ottimamente da Carnero – un ristorantino di carne un po’ defilato, senza le code che si trovano regolarmente di fronte ai big.

Dove dormire a San Carlos de Bariloche

L’offerta non manca: a San Carlos de Bariloche trovi tutti i tipi di sistemazione, dall’ostello alla cabana fino agli hotel di lusso. Un unico consiglio: prenditi per tempo. Questa località è gettonatissima, e nelle due alte stagioni può essere difficile improvvisare. Puoi prenotare le tue notti su Booking, direttamente da qui.

Ultimissimo consiglio: se hai a disposizione l’auto, puoi cercare alloggio fuori dalla città, verso il Circuito Chico. Un po’ defilati, si sta benissimo!

Dove andare dopo Bariloche?

Se ti piace la montagna, noi abbiamo una risposta precisa: El Bolson! Il pueblo hippie dell’Argentina è stata una sorpresa per l’atmosfera rilassata, e per la quantità di escursioni che si possono fare negli immediati dintorni. El Bolson si trova a tre ore di bus a sud di San Carlos de Bariloche, e a breve le dedicheremo un articolo.

In alternativa, puoi muoverti verso nord: tre ore di bus e sei a Villa Angostura, altro luogo splendido – il cui carattere, peraltro, risuona molto con quello di Bariloche.

Silvia al Piltriquitron a El Bolson