Villa Draghi è un gioiello di eclettica e ottocentesca bellezza. Per osservarla da vicino basta percorrere la morbida camminata del sentiero dell’Amore… ma se vuoi portare l’escursione al livello successivo, immergendoti nella natura selvaggia del parco, il giro ad anello è d’obbligo.
Sarò onesta: il sentiero ad anello di Villa Draghi l’ho provato tre volte prima di riuscire a percorrerlo correttamente. Non voglio scoraggiarti in partenza, anzi, perché il percorso merita davvero, e in realtà è difficile perdersi del tutto, ma se vuoi fare lo stesso anello ti consiglio di seguire la traccia che caricherò alla fine dell’articolo. Partiamo?
Cosa troverai lungo l’anello di Villa Draghi:
Da Montegrotto a Villa Draghi lungo il Sentiero dell’Amore
Lasciamo l’auto nei pressi dell’ampio parcheggio dell’area di sosta di Villa Draghi (18 mslm), di fianco al Museo del Termalismo Antico e del Territorio (che, per inciso, occupa il rustico della villa). Alcuni scalini di legno ci conducono all’inizio del sentiero: ti consiglio di fotografare il pannello con la carta topografica, per avere un’indicazione chiara del percorso.
Ci incamminiamo verso destra lungo il sentiero dell’Amore e subito incontriamo la prima poesia. Il percorso infatti si snoda su un morbido viale alberato coperto di fine ghiaia ed è impreziosito da alcune poesie d’amore di grandi poeti.
Per arrivare alla villa bastano 10 minuti di camminata, ma il percorso è davvero delizioso.
Villa Draghi
Villa Draghi (52 mslm) è un eclettico edificio dell’ottocento con tipici finestroni alla veneziana e struttura neogotica. L’edificio, appartenuto alla famiglia Draghi, si affaccia su una splendida visuale sulla pianura, mentre sul retro è presente una strepitosa terrazza.
I terreni attorno alla villa si estendono per 32 ettari e costituiscono uno dei più estesi parchi collinari veneti appartenenti ad un’unica proprietà.
La salita al Monte Alto
Oltrepassata Villa Draghi si supera il secondo cancello in ferro battuto e ci si addentra sul sentiero vero e proprio (dalla traccia vedrai che siamo dovuti tornare sui nostri passi a causa di alcuni lavori, e abbiamo preso una deviazione per lavori in corso).
Da qui inizia la magia, ma sfodera la tua arma vincente: il senso dell’orientamento.
Proseguiamo verso destra fino ad un evidente bivio: continuando dritti si scende alla base del colle, mentre noi puntiamo decisi verso sud, e verso la sommità del monte. Dopo qualche metro incrociamo una traccia di sentiero che sale verticale (attenzione perché è davvero ripidissima) e, tra pungitopo e rovi, punta diritto alla cima del Monte Alto.
Il Monte Alto (207 mslm) in realtà è una cima tondeggiante, estesa e boscosa per cui non possiamo godere del panorama, ma l’asperità del luogo lo rende comunque fascinoso.
Il sentiero ad anello di Villa Draghi
Continuiamo a percorrere la dorsale versa ovest, attraversando il classico scenario da Colli Euganei – roverella e pungitopo.
Sbuchiamo così, dopo una discesa un po’ più decisa, su una stradina sterrata. Svoltiamo sulla sinistra.
Incontriamo sul percorso alcune baracche abbandonate: si trovano nei pressi della cava di perlite, e decidiamo di fare una piccola deviazione di 3 minuti per andare a vederla. Di per sé lo scenario non rende molto, ma è comunque geologicamente interessante, in quanto la perlite, una roccia vulcanica effusiva, è piuttosto rara sui Colli Euganei. Alcune cavità sono state in seguito usate come ghiacciaie.
Segue il punto più complesso dell’anello: l’intersezione di cinque vie! Verso destra si scende al passo di Turri, da dove è possibile salire anche al vicino Monte Ceva, mentre noi prendiamo a sinistra aggirando il Monte Trevisan (una traccia evidente permette di salire in cima) per arrivare all’Osteria Refosco.
La cosa divertente è che, nonostante mi sia “persa” ogni volta che ho provato a fare questo sentiero, sono sempre riuscita ad arrivare all’osteria… chissà perché! Consiglio infatti di percorrere l’anello in senso antiorario anche per poter godere di un bicchiere di vino verso la fine del percorso.
Subito dopo l’Osteria Refosco, svoltiamo a destra e scendiamo costeggiando i vigneti per poi risalire sulla sinistra un piccolo sentierino. Se tieni gli occhi aperti vedrai anche un piccolo anfratto: forse un’antica caneva?
Sono gli ultimi metri di sentiero e un comodo zig zag ci fa perdere di quota. Affianchiamo una panchina, scendiamo qualche tronco di legno e siamo di nuovo a Villa Draghi.
Giro ad anello Villa Draghi e Monte Alto: dati tecnici in breve
Partenza: parcheggio alla base di Villa Draghi (18 mlsm)
Punti dell’anello: Villa Draghi (52 mslm), Monte Alto (207 mslm)
Dislivello: 270 m
Lunghezza: 5,7 m
Tempo: 2 ore e 15
Acqua: assente. Possibile ristoro solo nei pressi dell’Osteria Refosco. E che ristoro!
Difficoltà: medio. La vera difficoltà è data dall’orientamento, per nulla banale. La salita al Monte Alto inoltre, anche se molto breve, è decisamente ripida.
Cartografia: Tabacco n. 60, Scala 1:25000. Sono comunque sufficienti (e alle volte più chiare) le carte presenti nelle diverse pubblicazioni dell’Ente Parco Colli Euganei. come sempre sugli Euganei, una app per l’escursionismo può essere d’aiuto.
Ciao Silvia, mi chiamo Renata e mi sono avventurata tre giorni fa su questo sentiero, da sola, pensando fosse una cosa banale. Sono anche partita tardi, verso le 14.30 e in questa stagione alle 16.30 è quasi buio… Non ti so dire dove io sia finita, probabilmente ho sconfinato su qualche colle vicino, l’osteria Refosco non la ricordo ma sono passata vicino a due case con di fronte una struttura che sembravano giochi per bambini. Era abitata ma ho visto solo un uomo giovane, l’ho salutato ma non mi ha neppure risposto così ho proceduto e da lì ripartiva la salita. Sono arrivata penso in cima perchè ho fatto le foto di colli vicini ed erano le cime. Alla fine erano quasi le 16 quando ho visto un cartello che indicava la cava a 50 mt. L’ho ignorato e ho proseguito, finalmente la strada era in discesa ma dato che prima c’erano state altre discese seguite da salite non mi sono fatta illusioni. Invece, dopo circa 300-500 mt ho visto il cartello per Villa Draghi, naturalmente indicava sia a sinistra (30 min) sia a destra (40 min) e a quel punto ho scelto i 30 minuti, che ho percorso in un quarto d’ora ed eccola lì finalmente, la Villa Draghi!!! Ma come hai detto bene, è un percorso affascinante, selvaggio e pieno di scorci molto belli, specialmente dalla cima ho potuto vedere il tramonto dietro ad alcune colline di fronte…E soptrattutto sono orgogliosa e felice di aver vinto una battaglia personale sul mio senso dell’orientamento! Ciao e grazie, da Milano.
Ciao Renata! I colli Euganei sanno essere “spietati” per quanto riguarda l’orientamento; non sembra, ma pur essendo poco estesi e fondamentalmente molto antropizzati, c’è un fiorire di piste, tracce, sentierini che davvero, è un attimo scegliere la via sbagliata!
Brava che non ti sei lasciata intimorire, e che hai portato a casa l’escursione! Invece – ma non è una sgridata!! – per l’essere partita tardi in una zona che non conoscevi, prova sempre a darti del tempo in più, anche come cuscinetto nel caso qualunque cosa ti rallenti (non necessariamente imprevisti: quante volte magari si incontra un posticino dove è un piacere fermarsi a prendere qualcosa, e poi si ritarda…).
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