Al Forte Campolongo sono tremendamente legato: ci sono stato decine di volte, con tutti i climi possibili, e, ogni volta, non smette mai di stupirmi. In ciaspole, durante nevicate epocali. In pieno agosto, durante peregrinazioni dell’Altopiano in solitaria e senza meta che duravano dieci, dodici ore. Ancora con la neve ma ad inizio stagione, quella luce plumbea a immobilizzare tutto. Con la pioggia. In primavera. E nel rossore del foliage autunnale.

Il giro ad anello completo dura un paio d’ore e permette di stare nel bosco quanto basta per togliersi di dosso la pianura e ammirare la natura nel suo mutare di stagione. Come se non bastasse il Forte Campolongo è uno dei più ben conservati forti dell’Altopiano ed è possibile esplorarlo nella sua interezza curiosando tra vecchie armerie e punti di osservazione. Ti sembrerà di poter ascoltare le parole che si scambiavano i soldati.

Ti serve ancora una spinta per allacciare gli scarponi? Te la racconto a breve.

Cosa troverai in questo percorso:
Fatica
Difficoltà tecnica
Panorama
Storie di soldati

ingresso del forte campolongo

Sentiero 810 verso Forte Campolongo

Il Forte può essere raggiunto via sentiero o via forestale, i quali possono essere combinati per comporre un breve giro ad anello. Il mio consiglio è quello di partire da Spiazzo Garibaldi (1455 mslm): ho sempre trovato il giro più piacevole da qui.

Quindi: parcheggi a Spiazzo Garibaldi. Ora (autunno 2020) le piazzole ai lati della strada sono ingombre delle cataste giganti dei tronchi recuperati tra quelli caduti per effetto di Vaia, ma un posticino lo trovi sempre (purché non sia stagione sciistica, in qual caso spesso il parcheggio del Rifugio Campolongo deborda fin qui).

Spiazzo Garibaldi gita altopiano di Asiago

Guardando verso nord, prenderai la forestale che sale alla tua sinistra poco dopo l’incrocio tra la strada che viene da Mezzaselva e quella che viene da Albaredo. Corrisponde al sentiero 810.

La forestale segue il versante con pendenza sempre dolce, fa una decisa ansa in carta. Ad un certo punto – dopo una ventina di minuti, diciamo – la strada punta a nord, poi un breve zig zag.

A questo punto vedrai (nella natura, ma anche sulla carta) una traccia che si stacca in leggera salita sulla sinistra. Qui puoi fare una breve deviazione che in pochi minuti ti permette di raggiungere una bellissima apertura panoramica sulla sottostante Valdastico, nonché la mini-cima dello Spitz di Rotzo. Ci si arriva comodamente anche con le ciaspole, basta individuare il giusto passaggio.

Torna sulla forestale. Dopo una casera (Pra Tedeschi) e un’altra ventina di minuti raggiungerai un trivio di forestali dove tenere la sinistra (a destra scendi già verso il  rifugio). !! Fai attenzione perché è l’unico punto dove puoi sbagliare non essendoci evidente segnaletica !!

Da qui mancano altri venti minuti. Una seconda casera (Caffelatte, circa 1700 mslm) ti segnala che quasi ci sei: ultimo tornante, area picnic, e si apre davanti a te il monumentale tunnel d’accesso al Forte. Occhio in inverno, che qui dentro si forma sempre un insidioso ghiaccio (i ramponcini da neve possono essere molto utili)!

ciaspolata a Forte campolongo Altopiano di Asiago

Il Forte Campolongo: la storia

Prima Guerra Mondiale. Questo manufatto bellico era considerato il fiore all’occhiello di una linea difensiva delicatissima. 4 cannoni su cupole rotanti (le cui coperture “aliene” meritano una visita), caserme e depositi perfettamente riparati ai quali si accede attraverso uno stretto corridoio inclinato, che può essere percorso ancora oggi (attenzione al ghiaccio, ma c’è un corrimano).

Dopo due mesi dall’inizio del conflitto i bombardamenti resero inoffensivi i cannoni, e meno di un anno dopo (nel 1916) il forte fu pressoché distrutto.

Ora la costruzione è ben restaurata, e inserita nell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine. Aggirarsi per le anguste stanzette – specie quando fuori la nebbia avvolge ogni cosa, o quando la neve azzera ogni rumore – fa un certo effetto.

cupole dei cannoni del Forte Campolongo di Asiago

deposito munizioni

Discesa Dal Forte Campolongo al Rifugio Campolongo… con sorpresa

Il sentiero che scende al rifugio Campolongo è stato da poco sistemato ed è molto piacevole, perché attraversa un bel bosco di abeti.

Scende più velocemente rispetto alla forestale, e a metà strada ti permette di affacciarti sulla Caverna del Sciason, una grotta carsica fonda più di 80 metri e una di quelle cavità naturali che nei secoli sono state utilizzate come cave di ghiaccio.

Altri dieci minuti, e sei di fronte al bellissimo rifugio Campolongo che ti aspetta con birra ghiacciata o cioccolata bollente (a seconda delle stagioni).

Rifugio Campolongo camminata facile Asiago

Altri percorsi nei dintorni del rifugio Campolongo

Dotati della carta topografica e lanciati alla scoperta del dedalo di forestali e sentieri di questa bellissima zona dell’Altopiano!

Noi ti proponiamo altri due giri:

Il giro di monte Erio

Torna verso la tua auto parcheggiata a Spiazzo Garibaldi. Prima di arrivarci vedrai sulla tua sinistra una forestale bene indicata: da qui si sale a monte Erio (1627 mslm la cima), si va all’omonima malga, si può circumnavigare il monte seguendo il segnavia 803, e anche scendere direttamente a Roana o all’albergo K2 e da qui a Mezzaselva.

A sud-ovest del monte Verena

Proseguendo invece oltre il rifugio Campolongo, si apre un mondo di strade forestali immerse nel bosco. Le pendenze non sono mai eccessive e basta stare un po’ all’occhio ai segnavia per trovare bellissime camminate.

Tutta la zona è ottima per una passeggiata rilassante, ma se vuoi spingerti un po’ più in alto non perderti il sentiero che sale al Rifugio Verena, una delle camminate più belle, specie con le ciaspole o gli sci d’alpinismo.

trekking facile ad Asiago al Rifugio Campolongo

Anello di Forte Campolongo: dati tecnici in breve

Partenza: Spiazzo Garibaldi (1455 mslm) o rifugio Campolongo (1546 mslm)

Arrivo: Forte Campolongo (1720 mslm)

Dislivello: 275 m

Durata: 2 ore a piedi, circa 3 ore con le ciaspole compresa la visita del forte

Segnavia: 810

Cartografia: Tabacco n. 50 – Altopiano dei Sette Comuni

Difficoltà: facile

Forte Campolongo: una camminata per tutte le stagioni pin