“Quanto costa un viaggio in Patagonia?” Abbiamo viaggiato sette mesi in questa terra mitologica, e questa è senza dubbio una delle due domande che ci fanno più spesso. Se stai organizzando il tuo viaggio in Patagonia, calcolatrice alla mano, foglio di Excel (o foglio di carta) e preparati a risparmiare sul tuo viaggio mettendo in pratica questi trucchi.
La seconda domanda più frequente è… “come si mangia in Patagonia”? Ah, gli amici italiani!
Quanto costa un viaggio in Patagonia
Ohimè è così: la Patagonia è considerata (a ragion veduta) una delle mete al contempo classiche, imperdibili e più costose. I voli, il poco tempo a disposizione che ti non ti permette di muoverti agevolmente tra le opzioni, le costrizioni dei pacchetti organizzati remano contro la possibilità di rendere quello in Patagonia un viaggio sostenibile per tasche normali.
Dopo sette mesi di viaggio in questa regione, cosa possiamo dirti? Che è vero – la Patagonia turistica costa – ma che con qualche accorgimento, e se lo organizzi in modalità fai da te, puoi risparmiare più di qualche euro. Vediamo come, capitolo per capitolo.
Alla fine ti diamo anche un costo medio di un viaggio di 3 settimane, ma se segui questi consigli puoi risparmiare parecchio 😉
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Trasporti: il volo verso la Patagonia e i voli interni
Come sempre, quando si parla di viaggi internazionali, la parola chiave è prendersi per tempo. Il costo del viaggio in Patagonia dipende molto anche dal volo e prima prenoti i tuoi voli, meno spendi.
Le destinazioni di arrivo sono Santiago del Cile o Buenos Aires; i viaggi dall’Italia prevedono in genere uno scalo (a Madrid) e, una volta inserito un bagaglio in stiva (necessario, dati il clima e la ventosità patagonici IN OGNI STAGIONE), è difficile stare sotto gli 1200 euro andata e ritorno.
I voli interni possono costare dai 100 ai 250 euro a tratta, sempre per il discorso bagagli.
Volo per la Patagonia e voli interni: come risparmiare
Non ci sono grandi trucchi, ma alcune attenzioni possono fare la differenza:
- calcola l’itinerario del viaggio con attenzione e scegli di conseguenza la capitale nella quale arrivi. Tieni conto che i voli interni, oltre che costosi, sono uno strazio se devi spostarti da un Paese all’altro (Cile – Argentina e viceversa), perché sempre dovrai passare per la capitale di uno dei due.
- Più tagli sui voli interni, meglio è, ma sappi che volare all’interno dell’Argentina è molto costoso (mai meno di 100 euro a tratta), mentre è decisamente più economico volare all’interno del Cile (con alcune promo si riesce a trovare voli anche da 40-50€)
- cerca i voli sugli aggregatori come Skyscanner, ma poi comprali dai siti delle compagnie – qualcosa si risparmia, e si evitano bislacchi upsell/schede punti/ registrazioni varie;
- non ossessionarti sul “viaggio meno caro”, perché ti obbliga a fare più scali e pause molto lunghe. Ok, noi una volta ci siamo fatti mezza Madrid in 10 ore a causa di uno scalo verso il Perù, ma ora preferiamo arrivare a destinazione un po’ più freschi: in questi casi il tempo è denaro, specie se sono le tue due-tre settimane di vacanza dell’anno. Inoltre, più scali = più bagagli che devono cambiare volo = più rischio smarrimento;
- prenotare in anticipo vale anche per i voli interni.
L’assicurazione di viaggio
Ci sono cose per le quali è indispensabile prendere la vita con leggerezza e altre per le quali è importante agire in maniera ponderata.
Per noi, che la Patagonia l’abbiamo percorsa per mesi – e facendo escursioni un giorno sì e uno no – sarebbe stato impensabile partire senza una ottima assicurazione di viaggio; ma lo stesso deve essere per te, anche se prevedi di fare un viaggio più breve. Spese mediche, infortuni, ritardi, smarrimento dei bagagli, rimpatrio, responsabilità civile, tutela legale… devo continuare?
Quindi: falla!
Come risparmiare sull’assicurazione di viaggio per la Patagonia
Il primo modo: facendola. Senza assicurazione, un inghippo anche banale può trasformarsi in un esborso non da poco.
Per il secondo modo, quando abbiamo deciso di partire, Silvia – ex assicuratrice – si è sorbita le condizioni di decine di polizze viaggio offerte da diverse compagnia. Alla fine ha scelto Heymondo, e siamo partiti con la loro Polizza Top (uno dei tre prodotti che offrono). Mentre eravamo in viaggio ormai da cinque mesi, riceviamo una mail che ci propone di diventare proprio partner di Heymondo!
In breve: rapporto qualità/prezzo imbattibile, ottime garanzie espandibili come più ti serve, assistenza h24 e una bella attenzione alle attività outdoor (che puoi estendere, sempre con loro, nel caso tu abbia in previsione di fare attività considerate estreme, tipo arrampicata sopra il terzo grado).
E dato che Bagaglio Leggero è partner di Heymondo: per te c’è anche il 10% di sconto su qualsiasi polizza se usi questo link.
Trasporti interni: autobus a lunga percorrenza, micros, colectivos, taxi, Uber
Il secondo mezzo di trasporto che ti troverai ad usare in Patagonia è l’autobus a lunga percorrenza, un classico. Fornito spesso di posti cama – fondamentalmente quasi dei letti – e semi cama – dei reclinabili piuttosto comodi, sono i mezzi con i quali si attraversano Paesi interi (anche se non era Patagonia, noi in Argentina ci abbiamo percorso 1115 chilometri di fila).
A scendere, come dimensioni, trovi:
- micros: i normali bus per il trasporto dentro le singole Regioni. Nelle principali città ci sono dei terminal di micros dove si trovano tutti i bus. Il più delle volte si paga direttamente a bordo e spesso hanno un’alta frequenza di passaggio, ma è sempre meglio informarsi prima degli orari;
- colectivos: auto che funzionano come taxi condivisi “a ciclo continuo”, e costano pochissimo (circa 80 centesimi di euro a corsa);
- taxi: sono in genere meno costosi che in Europa;
- Uber: non sono attivi in tutte le città, anzi – alcune hanno fatto campagne per contrastarlo, ed è un po’ problematico sapere con anticipo se nella città dove viaggerai è operativo o meno.
I trasporti interni su ruota non sono particolarmente onerosi, quindi sono un ottimo mezzo per spostarsi in Patagonia.
Come risparmiare con i trasporti interni in Patagonia
- organizza le tue escursioni con i mezzi pubblici – i pacchetti turistici maggiorano i costi in virtù del fatto che ti vengono a prendere all’hotel e fanno fermate tattiche (mirador, panorami): una buona soluzione se non vuoi incasinarti la vita, ma non se hai un budget basso;
- prenota gli autobus a lunga percorrenza con anticipo, in modo da port scegliere i posti (normale, semi cama o cama) che desideri anche dal punto di vista del budget. I posti davanti al piano superiore sono anche i più panoramici: nella tratta verso El Chalten offrono un cinema gratuito di incredibile bellezza (la foto che vedi qui sotto è fatta proprio dal bus!);
- usa colectivos e micros quando possibile. Noi li abbiamo adorati;
- con i taxi, chiedi al tassista quanto costa arrivare a destinazione PRIMA di salire in auto;
- fai l’autostop: in Cile e Argentina, in genere, hacer dedo è accettato e spesso, oltre al passaggio, ti regala una buona dose di chiacchiere vere. Tuttavia, non ti consiglio di organizzare escursioni o spostamenti pensando solo a questa soluzione perché può essere che ti debba trovare ad espettare ore che si sa, in viaggio sono preziose. Ad esempio, per tornare a Bariloche dal Circuito Chico, in alta stagione, è impossibile trovare un passaggio – le auto sono sempre stracariche di gitanti, ombrelloni e frigoriferi portatili! In qualsiasi caso se fai l’autostop assicurati di sapere bene la geografia del posto, ossia dove vuoi andare, ma anche cosa c’è nella tua direzione.
Noleggiare un’auto in Patagonia
Il costo dipende dalla città di partenza, e ovviamente dal noleggiatore: in genere si va dai 35 euro ai 80 al giorno per un’auto “base” (non 4×4). Per un van o un camper invece calcola circa 150€ al giorno (non male per ammortizzare gli spostamenti, specie se prevedi di dormire in libera), ma sappi che le distanze sono davvero enormi in Patagonia.
Stiamo scrivendo una guida compatta al noleggio dell’auto in Patagonia, Cile e Argentina. Non perdertela! (Il paragrafo “come risparmiare” lo troverai lì.)
Quanto costa dormire in Patagonia
Tema complicatissimo, perché in Patagonia trovi alberghi all inclusive e capanne – in realtà si chiamano cabañas e sono dei miniappartamenti che oscillano tra il carinissimo e lo sgangherato; campeggi e stanze condivise; ostelli e AirBnb.
I prezzi delle singole soluzioni cambiano in base alla stagione secondo il classico duetto alta-bassa, e in base al luogo. Se ci sono delle località economiche, sappi però che il tema dell’alloggio in Patagonia è quello che più può incidere sul costo finale del tuo viaggio.
E possiamo dirti qual è la combinazione di stagionalità e località più costosa in assoluto: El Chalten tra Natale e metà gennaio (altissima stagione)… provato sulla nostra pelle!
I prezzi medi, in linea di massima, in alta stagione:
- un posto in ostello (camerata o stanza da 6-8) va dai 15 ai 30 euro;
- una stanza in hotel parte dai 50 euro;
- una stanza in appartamento AirBnb, dai 25 euro;
- un appartamento tutto per te, dai 35 euro nelle cittadine meno turistiche ai 120 a notte (e oltre) per la El Chalten di cui sopra; una cabaña costa in genere un po’ meno.
Risparmiare sull’alloggio patagonico
Le solite cose, più alcuni trucchi:
- prenota per tempo per avere più offerte a disposizione tra le quali scegliere,
- verifica in anticipo quello che ti viene offerto, dalla colazione in albergo alla dotazione dell’appartamento,
- se non hai un’auto, fai attenzione a cadere nella tentazione di risparmiare prendendo “quello che costa meno, anche se è un po’ fuori“: ti troverai lontano dal centro (e quindi dalla stazione dei bus e dei micros), dovendo quindi ricorrere ai taxi. Noi lo abbiamo fatto spesso in questo viaggio in Patagonia, avendo però tanto tempo a nostra disposizione e scegliendo sempre ad un massimo di 30 minuti a piedi dal centro (secondo Google Maps, non secondo i padroni di casa che sulle piattaforme a volte non sono proprio sinceri sul punto)
- El Chalten, come ti dicevo, è la città più cara, ma ci sono alcuni campeggi in città e tutte le escursioni sono gratis, quindi dai… un po’ si ammortizza.
- se te lo puoi permettere a livello di organizzazione, prenota solo la prima o le prime due notti, e cerca poi sul posto un’altra soluzione: in cittadine come Pucon, Puerto Varas, El Bolson e tante altre, è tutto un fiorire di cartelli “hay lugar” (c’è posto), se alquila cabañas (si noleggia una capanna), hostal e via dicendo; alla meno peggio, chiedi in giro – tutti conoscono qualcuno che affitta!
Non ti consigliamo quest’ultima tecnica in alta stagione nei luoghi più turistici (noi ci siamo riusciti anche a El Chalten, ma non è stato banale).
Costo della vita in Patagonia: il cibo
La Patagonia è tra le regioni più care del Sudamerica – forse la più cara. Nonostante l’aura da viaggio con zaino e autostop, negli anni il turismo si è regolato sulla categoria “statunitense, canadese, giapponese o australiano che non bada a spese”.
Il cambio valuta viene in soccorso nelle spese di tutti i giorni, ma solo fino a un certo punto: in Argentina è davvero così per la famigerata storia economica della nazione, mentre i costi in Cile non si discostano troppo da quelli italiani.
Per una cena in un locale buono calcola di spendere almeno 30 euro a testa nelle località turistiche.
Come risparmiare sul cibo in Patagonia
- Impara a scremare tra le trappole per turisti, le proposte “inevitabili” (il cordero lo devi provare in Patagonia e a Ushuaia non può mancare la centolla ti costeranno, ma ne sarà valsa la pena), e i posticini local.
- Lo street food è onnipresente in entrambi i Paesi, e costa davvero poco. In Argentina trovi principalmente choripan (panino con la salsiccia) e empanadas, mentre in Cile il piatto nazionale è il Completo italiano (un hotdog con salse) e le sopapillas sono deliziose (e molto fritte).
- Nelle città puoi mangiare molto bene nei mercati locali. Un piatto caldo di zuppa di pesce, una bistecca con le patatine fritte o un piatto di pesce in umido possono costare meno di 10 euro.
- Molti posti fanno l’happy hour con il 2×1 su birre e cocktail, conviene approfittarne.
- Avere la possibilità di cucinare in casa riduce drasticamente i costi, permettendoti di uscire solo per gustare qualcosa di local.
Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano.
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Escursioni in Patagonia
Veniamo all’altro aspetto che pesa sul costo del viaggio in Patagonia: le escursioni e le visite organizzate. C’è poco da fare, i servizi dedicati ai turisti si sono adeguati ai prezzi americani, quindi quasi nessun tour organizzato è a buon mercato.
Come risparmiare sulle escursioni in Patagonia
- Stanzia prima di tutto un budget per le visite guidate, i tour in giornata, le entrate nei parchi nazionali e alle altre attrazioni: in fondo, sei qui per godere di queste cose! I costi coprono tutta la gamma: entrare in un parco cileno “base” costa tre euro e mezzo, ma quello delle Torres del Paine da quest’anno ne costa 45; molti musei sono gratis, ma andare a visitare i pinguini da Punta Arenas ti costerà 100 euro; e via dicendo.
- Alcune visite non possono essere fatte in autonomia (es. visita ai pinguini e navigazione verso il Perito Moreno), mentre altre possono essere oggetto di un virtuoso risparmio, ad esempio scegliendo i mezzi pubblici invece del tour guidato; in ogni caso, devi valutare i pro e i contro di ogni tua scelta. Un tour spesso costa di più, ma ti permette anche di ottimizzare i tempi.
- In ogni caso, non ossessionarti sul “devo farlo per forza”. Valuta cosa vuoi assolutamente fare e cosa per te è rinunciabile, non sarà un’escursione in meno a limitare la tua esperienza di Patagonia. E non farti intimorire da chi ti dice “eh ma una volta che sei lì, devi per forza farlo”… non è per niente vero!
Pagamenti e contanti in Patagonia: alcuni trucchi pratici
- Parti con una carta di debito che ti permetta di prelevare con le minori commissioni possibili;
- sia in Cile che in Argentina il pagamento con carta è diffusissimo – verrebbe da dire che c’è ovunque. Un po’ di efectivo, cioè contante, è però necessario per pagare gite, entrate ai parchi, taxi, chioschetti… purtroppo capita che anche alcune attrazioni super turistiche (come la nave che porta a Paine Grande all’interno del Parco Nazionale Torres del Paine) accetti solo contanti.
- Avere un piccolo tesoretto di euro o dollari può tornare comodo per ottenere del contante in quei luoghi in cui è difficile prelevare. In Patagonia sono tutti ben contenti dei pagamenti in questa valuta e puoi cambiare a qualsiasi angolo con grande facilità (vedi sotto)
- pagamento digitale = nei ristoranti e nelle caffetterie cilene e argentine ti chiederanno se vuoi agregar propina, cioè aggiungere il 10% di mancia.
- in Argentina, prelevare contante è UN INCUBO: quando abbiamo viaggiato noi, il tetto di prelievo era fissato a 20.000 pesos – 20 euro circa con 8€ di commissione. Ci siamo serviti una volta di Western Union per ottenere contanti (dovevamo pagare un affitto e ce ne servivano molti), ma spesso anche le filiali rimangono senza contante e conviene presentarsi molto presto.
- portati più di una carta di debito, e di circuiti diversi. Un esempio: la N26 di Davide, vera carta da viaggio, non funziona in una delle più estese catene di supermercati argentini, la Mastercard di Silvia non funziona in un altro posto. La Visa è l’unica carta attualmente accettata per entrare al Parco Nazionale del Perito Moreno.
- se prevedi di noleggiare un’auto o un van, ti servirà una carta di credito, ma se paghi con la carta di credito nei locali, può accadere che ti applichino una commissione più alta.
- in Argentina, esistono più tassi di cambio contemporanei; quelli applicati dalle banche sono i meno favorevoli. Il migliore è il blue dollar: chiedi sempre se viene applicato alla transazione che stai per fare. Per cambiare contante rivolgiti al “mercato nero”: quasi tutti i ristoranti, bar, tabacchini etc cambiano contanti seguendo il blue dollar. È conveniente per loro (che sottostanno alle oscillazioni dell’inflazione) e per te che cambi, ma occhio alle truffe.
- in Argentina spesso sono previsti forti sconti (dal 10% al 20%) se compri in contante.
Quanto costa un viaggio in Patagonia: il responso
Il costo di un viaggio di 3 settimane in Patagonia, in alta stagione e con pernottamenti nella media, difficilmente scende sotto ai 4000 euro. Ma come hai visto, i parametri sui quali giocare sono tantissimi.
Ne vale la pena? Per noi assolutamente sì!
PS Ovviamente questo NON è quanto stiamo spendendo noi, nel nostro viaggio a lungo termine. Quando viaggi per mesi, e nel contempo lavori, le tue necessità cambiano… ma cambiano anche le libertà che puoi prenderti. I costi di un viaggio a lungo termine in Patagonia sono decisamente diversi!
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