Pila è sinonimo di impianti… ma se sali un po’ ti ritrovi fuori dalla confusione, in uno scenario alpino davvero bello, e all’ombra di uno dei giganti più amati della Valle d’Aosta – l’Emilius. L’escursione al Rifugio Arbolle – fatta da veri “puristi”, senza prendere impianti – è un perfetto assaggio di questo ambiente.

Ovviamente, nessuno ti viete di accorciare un po’ l’escursione – e ridurre il dislivello – prendendo l’impianto che da Pila conduce a Chamolé, a due passi dall’omonimo lago. Sono 500 metri di dislivello in meno, e puoi leggere la descrizione dell’itinerario dal secondo paragrafo.

Silvia al Lago Chamolè

Da Pila al Lago di Chamolé

Lasciamo l’auto al parcheggio San Leonardo, a Pila (1800 mslm). Mettiamo le mani avanti: l’inizio della nostra escursione è stato complicato dalla presenza delle piste per downhill che occupano buona parte del versante tagliato dalla seggiovia per Chamolé. Vedi cosa succede a seguire SOLO la carta topografica?

Se segui la traccia GPS, il percorso corretto e senza inghippi da fare è quello che noi abbiamo fatto al ritorno.

Dal parcheggio, sali le scalette (le trovi in corrispondenza della fontana) che, attraversata la strada, conducono all’Ufficio Turistico di Pila e all’arrivo della telecabina da Aosta. Da qui, prendi a sud – trovi le indicazioni per il Rifugio Arbolle – e sali sulla sterrata che costeggia i vari alberghi, ristoranti e seggiovie e baby park e solarium eccetera fino ad avere sulla sinistra il Bike Planet. Prosegui sulla forestale (trovi un’infilata di cartelli di legno), fai il tornante sulla sinistra e… uff! sei infine fuori da Pila!

Un sentiero piuttosto largo ti fa salire di quota, “tagliare” le piste da sci, e raggiungere un crocevia posto proprio sotto ai piloni della seggiovia di Chamolé (2090 mslm). Segui il sentiero – non ti puoi sbagliare, alcuni cartelli indicano i giusti attraversamenti delle discese di downhill (guarda sempre verso l’alto prima di passare!) – fino a che non ti si aprono di fronte i pratoni inclinati dell’alpeggio di Chamolé, che si trova più in alto, sulla sinistra.

Qui ti conviene salire alla malga (2152 mslm), dove peraltro c’è una freschissima fontana e degli affreschi decorati purtroppo scoloriti: puoi arrivarci seguendo il sentiero sul quale ti trovi, oppure tagliando i prati lungo la traccia lasciata dai veicoli dei malgari. A questo punto, poco meno di duecento metri di dislivello ti separano dalla prima meta della giornata, il lago di Chamolé. Le possibilità sono (ancora) due:

  • individua il sentiero a destra dell’alpeggio, che supera una casetta dell’acquedotto e sale più morbido attraverso i prati, oppure
  • segui il sentiero che parte giusto sopra la fontana dell’alpeggio (segnavia 102), attraversa con una certa pendenza un bel bosco dal sapor mediterraneo, e sbuca al crocevia che si trova sulla riva nord del lago – molto più pendente.

Ti consiglio di salire per il primo sentiero (e scendere per il secondo) perché ti ritroverai tutto il tempo la notevole Tête Noire di fronte. Un ultimo strappo, e sei al Lago di Chamolé (2325 mslm).

Dal lago di Chamolé al Col de Chamolè

Il Lago di Chamolé invita a fermarsi, c’è poco da fare, non ultimo per la visuale che dalla riva nord si ha verso le montagne di sinistra della Valle Centrale. Ma se non vuoi trovarti nella folla – l’arrivo della seggiovia si trova a cinque minuti in piano da qui – ti consiglio di proseguire per il Col de Chamolé: il sentiero 102 ora lo vedi salire, in diagonale, sul verde versante oltre il lago.

Lago Chamolè a Pila

La salita è morbida all’inizio ma, per raggiungere il colle, prende presto a fare una miriade di tornantini di pendenza interessante (ma mai difficili). Spingendo un po’ serve una mezz’ora per salire al Col de Chamolé (2641 mslm), un passo un po’ strano perché è un po’ aggrappato sul fianco della Tête Noire.

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Dal Col de Chamolé al Rifugio Arbolle

La vista però ripaga, perché se verso sud c’è la conca erbosa dove si trovano il Lago Arbolle e il rifugio omonimo, è guardando l’orizzonte che le cose si fanno affascinanti: c’è la Becca di Nona, imponente vista da qui, l’Emilius che spunta giusto dietro, un mare di pietre in quota, il Vallon d’Arbolle che si infila verso chissà quale avventure alpinistiche…

A questo punto, non fare come abbiamo visto fare a tanti, che arrivati qui sul colle strappando ultimi respiri affannati e con gambe sul punto di esplodere… mollano (magari imprecando e sedendosi sbuffanti). Ce lo siamo sentiti dire anche prima di salire alla Becca di Travèrsierefermatevi qui, la cima non aggiunge nulla. E invece, proseguire dà tantissimo, e rende le gite speciali. Quindi, tira il fiato e prosegui in discesa!

Anche perché in 140 metri e un quarto d’ora di discesa, sei a vista del Lago Arbolle (2495 mslm), stupendo rappresentante della categoria “laghi alpini”, e in due minuti di salita sei al Rifugio Arbolle (2516 mslm).

Un po’ di attenzione solo per scendere dal Col de Chamolé: i primi metri sono un po’ scivolosi, ma c’è comunque un corrimano per aiutarsi – lo vedi nella foto.

Il Rifugio Arbolle

Qui improvvisamente è quiete e silenzio, una birra fresca da bere all’aperto, il grande pannello scolorito che mette in guardia sulla ferrata del “crestone ovest” dell’Emilius, un cavallo nei pressi della fontana, pietre, il lago splendido pochi metri sotto.

Valeva la pena di venire fin qui… e varrà la pena di tornarci, dato che da qui si parte per esplorare i già citati Emilius e Becca di Nona.

Per il resto… il rifugio è decisamente capiente – anche l’edificio in sé ha un che di imponente – con 70 posti letto. Io mi sono innamorato dei dolci che ho visto all’interno.

Ritorno a Pila (con variante)

Per tornare a valle dal Rifugio Arbolle, segui la via di salita/sentiero 102 fino al Lago di Chamolé, poi

  • segui il sentiero che non hai fatto all’andata per fare un mini anello e tornare all’alpeggio Chamolé, da dove scendere per la via dell’andata fino a Pila, oppure
  • se sei stanco, fai una pausa al lago, e poi scendi come al punto sopra.
  • infine, puoi prendere la seggiovia Chamolé fino a Pila… ma io non te l’ho detto!

Escursione al Rifugio Arbolle da Pila: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Pila, Valle d’Aosta, tra Aosta e l’Emilius
📍 Partenza da Pila, parcheggio San Lorenzo (1800 mslm)
🏅 Punti dell’escursione Lago de Chamolé (2325 mslm), Col de Chamolé (2641 mslm), Rifugio Arbolle (2516 mslm)
📐 Dislivello 960 metri complessivi
📏 Lunghezza 11,4 km tutto il giro
⏱️ Tempo 5 ore
😅 Difficoltà Media: senza prendere gli impianti per salire a Chamolé, il dislivello è interessante. Non ci sono difficoltà tecniche (tranne un punto più pendente per scendere dal Col de Chamolé). L’orientamento potrebbe essere incasinato alla partenza.
💧 Acqua A malga Chamolé e al Rifugio Arbolle
🗺️ Cartografia L’Escursionista 1:25.000 numero 4 – Conca di Aosta, Mont Emilius, Mont Fallère (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)
🛰️ Traccia GPS