Il Lago di Misurina innevato è sempre uno spettacolo… ma ammirarlo dall’alto, adornato dalle sue splendide cime dolomitiche è ancora più magico. Il Rifugio Col de Varda è una bellissima terrazza su un panorama che tutti ci invidiano.
Dal Lago di Misurina al Rifugio Col de Varda
Prima di partire: se non la conosci, ti consiglio di leggere la bella leggenda del Lago di Misurina.
Arriviamo al Lago di Misurina e parcheggiamo nei pressi della seggiovia Col de Varda (1750 mslm), sul retro del grande e caratteristico edificio della Casa di Cura, sul versante meridionale del lago di Misurina.
È bene che ti dica da subito una cosa: per salire al Rifugio Col de Varda hai due opzioni:
- salire con la seggiovia biposto ed arrivare in cima meno di 10 minuti
- fare una tranquilla ciaspolata invernale
Noi siamo saliti più volte, sempre a piedi, sia in estate che in inverno e per di più, questa volta la seggiovia è chiusa!
Inforchiamo le ciaspole e ci incamminiamo quindi lungo il sentiero 120, che inizia subito sulla destra del parcheggio (i cartelli qui sono molto chiari). Il percorso, largo e piuttosto battuto nel periodo invernale, inizia sotto all’impianto di risalita, per non interferire con le piste da sci. La pendenza qui è abbastanza sostenuta, ma in breve il sentiero si addolcisce.
Numerosi cartelli aiutano nell’orientamento del percorso, ma noi decidiamo di ciaspolare più liberamente in direzione del rifugio, per evitarci la presenza costante dei piloni degli impianti.
Dopo esserci alzati di quota, seguiamo la strada che sale il versante nord-occidentale del Col de Varda fino a circa 2000 mslm, dove arriviamo ad un bivio: a sinistra si procede verso il Rifugio Col de Varda, mentre prendendo a destra si va verso il Rifugio Città di Carpi.
Il nostro itinerario prosegue in leggera salita per una decina di minuti e, improvvisamente, ci troviamo di fronte al rifugio.
Il Rifugio Col de Varda
Il Rifugio si trova a 2115 mslm, al di sotto dell’omonimo Col de Varda (2174) e al cospetto di un panorama strepitoso. Qui infatti la vista si apre e spazia dalle selvagge Marmarole al mitico Sorapiss, dalla Marmolada alle Tofane, ma sono visibili anche il Cristallo, il Monte Piana e la Torre dei Scarperi di Sesto, mentre alle spalle si trova il gruppo dei Cadini di Misurina.
Il Rifugio oggi è chiuso, così non ci resta che sederci sulle bellissime panche in legno della splendida terrazza panoramica e affondare i denti nei nostri paninazzi.
Il Col de Varda è solitamente aperto sia in estate che in inverno. Nelle giornate di sole ci sono sedie a sdraio a disposizione dei clienti, e tocca segnalare anche uno strepitoso piatto di tagliatelle ai funghi.
Ma il vero punto forte è proprio la terrazza. Un panorama tra i più belli delle Dolomiti che, nella stagione invernale, regala una vista bellissima sul Lago di Misurina innevato. Certo… bisogna un po’ distogliere lo sguardo da quell’orrore che è la seggiovia, ma tant’è.
In estate inoltre il Rifugio Col de Varda è un ottimo punto di partenza del sentiero 117 Bonacossa (per esperti) che, attraversando i Cadini per la Forcella di Misurina e la Forcella del Diavolo, raggiunge il Rifugio Fonda Savio, per proseguire fino alle Tre Cime di Lavaredo.
… verso il Rifugio Città di Carpi
Se hai ancora gambe ti consiglio di raggiungere anche il Rifugio Città di Carpi (2130 mslm). Ti basterà tornare indietro fino al bivio e seguire sempre il sentiero 120. Questo inizia dapprima in discesa, per poi proseguire con un morbido saliscendi, mai impegnativo.
Il panorama da qui è altrettanto strepitoso: soprattutto per la vista su Sorapiss, Marmarole e Cristallo. Infine, con un lungo semicerchio verso sinistra il sentiero inizia a salire dolcemente in direzione dalla Forcella Maraia dove, con un’ulteriore breve salita, arriverai al Rifugio Città di Carpi.
Ciaspolata al Rifugio Col de Varda: dati tecnici in breve
Dove siamo: tra le Dolomiti di Auronzo, alla base dei Cadini di Misurina. Ok, il riferimento che ci si aspetta è quello del Lago di Misurina. Sia il Col de Varda che il Città di Carpi sono nella nostra lista di rifugi veneti da non perdere.
Partenza: Parcheggio della seggiovia Col de Varda (1750 mslm)
Arrivo: Rifugio Col de Varda (2115 mslm)
Dislivello: circa 400 mt
Tempo: 1 ora
Difficoltà: facile. Percorso adatto a tutti con un minimo di allenamento.
Cartografia: Carta Tabacco n. 17 – Dolomiti di Auronzo e Comelico (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)
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