Nel mentre che scrivo sono al calduccio della mia casetta di montagna e fuori è una bellissima giornata di pioggia. Temporali e fulmini in montagna in estate sono abbastanza frequenti ed è importante sapere cosa fare e cosa NON fare in tali situazioni.

Il coprizaino di Silvia nel trekking con la pioggia

Perché il rischio di prendere i fulmini in montagna è più alto?

La motivazione principale è che il fulmine si scarica su zone convesse, quindi appuntite, come la sommità di una montagna o di una collina, o ancora di più una cresta molto frastagliata e molto aguzza. All’aperto comunque nessun luogo è sicuro.

Aggiungici la passione tutta alpina di munire quasi ogni cima di un’imponente croce di metallo. Lei la messa a terra ce l’ha… ma tu?

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

 

Niente panico

Certo, è facile parlare da dentro casa, ma so bene che là fuori le paure sono sempre in agguato. La prima cosa da fare infatti è evitare di farsi prendere dal panico. Sembra una frase scontata, ma la paura fa spesso sragionare e può spingere a prendere comportamenti del tutto scorretti.

Le probabilità di essere colpiti da un fulmine in montagna sono davvero basse: 1 su 10.000.

Esiste riparo dal temporale?

La seconda cosa da fare è capire se esiste un riparo nelle vicinanze. Consultare la carta topografica o l’app può farti vedere rifugi, bivacchi o baite che magari non avevi intenzione di raggiungere, ma che si trovano vicino a dove sei.

Quando arrivi in una struttura di emergenza, chiudi bene tutte le porte e le finestre ed evita di accendere fuochi. I bivacchi (anche quelli in metallo), se correttamente chiusi, fungono da gabbia di Faraday, impedendo perfettamente all’elettricità di entrare all’interno.

Per i curiosi, un momento fisica delle superiori. “Gabbia di Faraday” indica la capacità di un qualsiasi contenitore in materiale conduttore (gabbia o scatola) di isolare quello che c’è all’interno da una scarica elettrica, anche molto potente.

Attenzione però! La carica elettrica che attraversa la superficie esterna può scaricarsi su oggetti vicini. Quindi, nel caso dell’auto chiusa: dentro = sì, fuori e vicini = no.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

 

Quanto manca all’auto? Sei sicuro di non essere più vicino di quello che ricordi? Se arrivi in auto comunque non metterti alla guida, ma chiuditi bene dentro (porte e finestrini serrati) e aspetta che passi il temporale, l’auto è un luogo sicuro.

Ed infine, le grotte che si aprono nelle pareti rocciose: dipende. Non sono infatti del tutto sicure, soprattutto se sgocciolano rivoli d’acqua che potrebbero fungere da conduttore. In qualsiasi caso è consigliabile sostare al centro, lontano dalle pareti. Fai attenzione anche alle eventuali scariche di sassi che possono essere liberarsi in caso di temporali violenti.

Dove NON sostare in montagna durante un temporale?

Dobbiamo evitare di stazionare in una zona convessa, quindi NON fermarti:

  • su una vetta,
  • su una cresta affilata,
  • nei pressi di una via attrezzata o via ferrata o di scale e corde metalliche,
  • in canaloni, fessure e camini,
  • vicino ad assembramenti di animali o persone,
  • vicino a pareti verticali,
  • sotto un albero isolato (anche se ti verrebbe istintivo ripararti qui dalla pioggia) o che svetta sul resto della foresta,
  • nei pressi di un masso isolato posto in una piana.

Cosa fare con i compagni di escursione?

Se state camminando insieme è meglio non darsi la mano, ma anzi è consigliabile distanziarsi di una quindicina di metri.

Sfatiamo però un falso mito: le persone colpite da fulmine generalmente non sono elettricamente cariche, e normalmente a prestare loro soccorso non si rischia nulla.

Pioggia su laguna Humantay

Continuare a camminare durante il temporale?

Continuare a camminare in alcuni casi può essere l’unica alternativa possibile, e non è sbagliato continuare a farlo per cercare un riparo o una zona pianeggiante. In questo caso, oltre a distanziarti dai compagni e a fare attenzione a non scivolare sulle rocce bagnate. Visto che l’obiettivo è quello di cercare di isolarti il più possibile dal terreno, spesso si consiglia di procedere a saltelli o a piedi uniti per toccare il terreno in un solo punto, ma lo trovo abbastanza improbabile e comunque evita di correre: meglio continuare a camminare velocemente.

Fermarsi durante il temporale

Se decidi di fermarti, devi cercare di restare accovacciato a piedi uniti con la testa china evitando il più possibile il contatto con il suolo. In questi casi è opportuno sedersi su qualcosa che possa isolarti dal terreno come lo zaino, una corda, del legno o rami secchi. A mio avviso questo consiglio è molto utile anche per mantenere la calma, concentrarti sulla respirazione e attendere che passi il momento peggiore del temporale.

Temporale in bosco

Il bosco fitto può offrire parziale riparo, ma evita sempre di sostare sotto le piante più alte.

Se invece non sei all’interno del bosco ricordati di restare SEMPRE lontano dagli alberi isolati, specie se ad alto fusto.

Equipaggiamento durante un temporale: esiste relazione tra i bastoncini da trekking e i fulmini?

Se percepisci elettricità palpabile nell’aria, senti ronzii o vedi i capelli che si rizzano, significa che sei in una situazione a rischio. In questo caso è bene disfarsi di qualsiasi oggetto metallico, anche il più piccolo.

Picozza, friend, set da ferrata, ramponi e bastoncini da trekking vanno allontanati il più possibile. Non basta però mettere questi oggetti nello zaino: lasciali da qualche parte, potrai tornarli a prendere a pericolo rientrato.

Questo discorso vale anche per i bastoncini da trekking in carbonio.

Temporale sopra la tua testa in montagna

Usare il telefono durante un temporale?

Sfatiamo una bufala, se vuoi usare un cellulare nessun problema! L’unico telefono da non usare in questi casi è quello fisso, perché appunto è collegato al cavo.

Il Soccorso Alpino sconsiglia comunque di utilizzare il telefono se non per chiamare i soccorsi quindi riportiamo il consiglio.

Come evitare di farci sorprendere dal temporale?

  • Consulta il meteo

La prima cosa è ovviamente consultare il meteo. Ti consiglio di valutare non solo le previsioni, ma l’andamento predetto per lo svilupparsi della perturbazione. Non sempre sono affidabili al 100%, tanto più che in montagna le condizioni meteo possono precipitare molto velocemente, ma se non vuoi rinunciare all’escursione (magari perché ti piace fare trekking sotto la pioggia) è fondamentale il punto 2.

  • Pianifica il percorso

Se c’è una perturbazione in arrivo, potrebbe non bastarti tenere un’ora di finestra temporale dall’inizio previsto del temporale perché potrebbe anticipare anche di molto, quindi ti consiglio, se proprio non vuoi rinunciare di partire molto presto (i temporali in montagna si scatenano con più probabilità nel pomeriggio) e di scegliere itinerari super semplici che ti permettano di rientrare in breve all’auto.

Decidere di camminare su una cresta senza vie di fuga o fare una via ferrata è un rischio che è stupido correre. Per le vie ferrate infatti il discorso è ovviamente ancora più pressante, dato che ti troverai necessariamente attaccato ad un cavo metallico (ricordi il discorso di allontanarsi da oggetti di ferro?) e c’è il rischio di venire fulminati da un fulmine caduto anche a più di 200 metri di distanza.

  • Osserva quello che ti circonda: nubi, lampo, tuono

Questa è ovviamente la parte più difficile, e che richiede un po’ di esperienza. La valutazione locale è infatti un passaggio importante per la tua sicurezza. Il temporale non si scatena con vento da nord, striature alte o nubi lenticolari, ma si scatena quando ci sono nubi cumuliformi (cumuli neri a forma di cavolfiore). Se ti accorgi che una piccola nuvoletta nera nel giro di un’ora è cresciuta a dismisura e si sta avvicinando velocemente, è il momento di rientrare.

In genere un tuono si può udire quando il temporale è a 20 km rispetto a noi, cosa che ci dà il tempo di fare dietrofront o cercare riparo. In montagna però questo non è sempre vero, perché le cime circostanti possono impedire la diffusione del suono: il temporale può così coglierti all’improvviso.

Se però conti un intervallo di tempo di 3 secondi fra un lampo e il tuono, significa che il temporale è distante circa 1 km. Fa i tuoi conti.

  • Guarda i segnali della natura

I fulmini si preannunciano così:

  • solletico su braccia o pelle scoperta,
  • pizzicorio al cuoio capelluto e capelli che si drizzano,
  • ronzio leggero,
  • fiammelle azzurrognole (dette fuochi di Sant’Elmo) che si verificano in corrispondenza di oggetti metallici particolarmente esposti come le croci di vetta.

Recentemente ho potuto recentemente sperimentare come gli animali da pascolo sentano ben prima degli uomini l’arrivo di un temporale. Se vedi pecore radunate in gregge che non si muovono può essere un segnale che qualcosa si sta avvicinando, anche se ancora non lo vedi.