Punto d’appoggio d’eccezione per la salita al Monviso, il Bivacco Boarelli vanta almeno tre cose belle: sistemato in una posizione splendida, bellissimo, e con una bella dedica. Prima di partire però due avvertenze: è spesso in “overbooking” e per arrivarci servono esperienza e buone gambe.

Bivacco Boarelli alle Forcioline

Da Pontechianale all’imbocco del Vallone delle Forciolline

Saliamo lunga la Val Varaita e raggiungiamo il curvone di Pontechianale, località tra il Rifugio Alevé (che intravediamo sopra di noi) e Castello, piccola borgata che chiude il lago omonimo. Parcheggiamo lungo la strada (1570 mslm circa) dove c’è parecchio spazio e quasi tutto al completo (da qui infatti partono molti sentieri gettonati).

Il nostro sentiero si stacca sulla destra, e ha la forma di una “temibile” rampa dalla pendenza subito elevata: è una carrareccia ricavata dai lavori per la realizzazione di una vasca idroelettrica che superiamo a breve. La “tortura” comunque dura poco: il sentiero si appiana in corrispondenza della congiunzione con il sentiero U09 (che si può fare in discesa, e “plana” direttamente sull’abitato di Castello).

da Pontechianale in Val Varaita

Da qui, il percorso è piuttosto semplice: con pendenza moderata, sempre largo, il sentiero costeggia senza mai deviare il Torrente Vallanta, mentre di fronte a noi si aprono i pascoli del Vallone di Vallanta rigati dai mille camminamenti delle bestie al pascolo che sembrano le isoipse di una carta topografica.

C’è solo un problema, oggi: grosse nuvole si sono addensate di fronte a noi, in direzione nord, verso il Rifugio Vallanta. Certo, noi dobbiamo deviare a breve sulla destra, ma sarà difficile che la situazione meteo cambi.

Superiamo Grange del Rio (1982 mslm) e poco dopo, sulla destra sopra un dosso, individuiamo il cartello che indica la nostra deviazione (e quella per il Bivacco Berardo). È l’attacco del sentiero Ezio Nicoli, dedicato all’alpino e appassionato di montagna che scrisse una celebre monografia sul Monviso, Monviso re di Pietra. Come recita il pannello, il sentiero Nicoli conduce lungo il Vallone delle Forciolline fino al Bivacco Boarelli, poi al Passo delle Segnette e alla Sud del Monviso, per poi chiudersi al Bivacco Andreotti. Il Nicoli è classificato come EE – per escursionisti esperti.

Dapprima il sentiero è piacevolissimo: si addentra nel Vallone delle Forciolline, si lascia il bosco alle spalle e si apre su un anfiteatro di roccia e mirtilli.

verso le Forcioline

Per noi, però, inizia a piovere subito e intensamente. Meglio rifugiarsi sotto alcune sporgenze di roccia, in attesa che passi. Ma non passa, per cui tanto vale rimboccarsi le maniche (figurativamente), e raggiungere l’attacco del Vallone vero e proprio.

Il Vallone delle Forciolline fino al Bivacco Boarelli

Qui le cose si fanno da duri… soprattutto se piove! In breve, il Vallone delle Forciolline è una stretta e pendente incisione percorsa da una animata serie di cascatelle. Il primo tratto fa un certo effetto, e sarebbe attrezzato da alcune corde e catene. Dico “sarebbe”, perché l’attrezzatura è un po’ lasca, tanto che (se non piove) conviene evitare la prima paretina e salire per le rocce centrali.

Dai 2150 metri dell’attacco ai 2600, quando finalmente la pendenza si spezza, il Vallone è un continuo zigzagare pendente tra rocce e roccette. Non è davvero difficile, ma serve passo preciso e attento, soprattutto sulle rocce umide e quando queste sono ricoperte di muschio.

Una volta superati i 2600 di quota, ci troviamo su un assaggio delle bellissime pietraie che definiranno l’ambiente della salita al Monviso. Una mezz’oretta di segni gialli e raggiungiamo i primi laghetti. Di fronte a noi, l’inconfondibile struttura giallo grigia e azzurra del Bivacco Boarelli (2820 mslm).

Davide verso il Bivacco delle Forcioline

Il Bivacco Boarelli sul lago delle Forciolline

Dietro al bivacco c’è un lago le cui acque di un blu intenso sanno di mare. Una rampa di pietra conduce alla porta della struttura: la apriamo, e l’atmosfera è subito quella dell’alpinismo.

La dotazione: nell’anticamera ci sono due tavoli, gli sgabelli, due lettini. Sopra, un soppalco vertiginoso con alcuni altri posti letto, e di fronte l’ingresso alla camerata, dove si trovano i 12 posti letto divisi in 4 cuccette su 2 piani. I materassi sono in ottime condizioni, coperte e cuscini non mancano. Il bivacco è super confortevole.

Con chi trovi in bivacco è impossibile non parlare del Monviso. “Ci siete già saliti?” “C’era neve?” “L’avevate già fatta o è la prima volta?” “Difficoltà?” Ci si scambiano provviste e informazioni, dagli zaini spuntano corde e caschetti, le giacche sono appese alla scala che conduce al soppalco, la lingua che si parla è più spesso il francese che non l’italiano.

Infine: il bivacco ha un paio di pannelli solari, che alimentano la luce nell’anticamera e la radio di emergenza. I vetri frontali – emozionante guardare fuori, la notte – accumulano il calore e riscaldano l’interno.

Manca solo una cosa: la bella dedica? È quella del bivacco ad Alessandra Boarelli, la prima donna a salire il Monviso. Era il 1864, e l’impresa è raccontata nel libro Nina devi tornare al Viso (lo trovi nella pagina dedicata ai libri). Solo l’anno prima, a salire al Monviso era stata la spedizione di Quintino Sella, le cui tende erano state piantate proprio in questo luogo.

Una curiosità: poco più avanti seguendo il sentiero che porta alla cima, si trova la grotta nella quale dormì Michel Croz, la guida valdostana che guidò la “cordata” che per prima salì il Viso, nel 1861. Insomma, il lago della Forciolline è proprio un “luogo interessante”.

Salita al Bivacco Boarelli

Lago delle Forcioline

Dal bivacco Boarelli

Se hai raggiunto il bivacco, molto probabilmente l’indomani prevedi di salire alla cima del Monviso, come abbiamo fatto noi.

Via normale al Monviso: la nostra relazione.

In alternativa:

  • puoi fare un bellissimo anello seguendo il sentiero U11 fino al Bivacco Berardo, dal quale poi scendere di nuovo al Vallone di Vallanta (schivando le Forciolline),
  • puoi scendere per la via dell’andata.

Bivacco Boarelli alle Forcioline

Salita al Bivacco Boarelli: l’escursione in breve

⛰️ Dove siamo Sul Monviso, versante della Val Varaita (CN)
📍 Partenza da Pontechianale (parcheggio lungo la strada, 1570 mslm circa)
🏔️ Arrivo Bivacco Boarelli al Lago delle Forciolline (2820 mslm)
📐 Dislivello 1300 metri
📏 Lunghezza 6,75 km la salita
⏱️ Tempo 3 ore e 20 la salita
😅 Difficoltà Difficile: un bel po’ di dislivello rendono l’escursione lunga, mentre il Vallone delle Forciolline è per escursionisti esperti
💧 Acqua No (solo da torrenti e ruscelli, da potabilizzare)
🗺️ Cartografia Carta Fraternali n. 10 – Valle Po, Monviso (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì.

Bivacco Boarelli sul Monviso - pin