La Val di Rhêmes è uno di quei luoghi che ti colpisce già mentre la percorri in auto. Come scusante – come se servisse, per stare all’aperto! – siamo tornati in zona Rifugio Benevolo per fare un’escursione che ci mancava: la salita al Lago Tsanteleina… alla quale abbiamo aggiunto un piccolo, prezioso giro ad anello “con sorpresa”!

segui bagaglio leggero su Instagram

Da Thumel al Rifugio Benevolo

La prima parte dell’escursione consiste nel raggiungere Thumel (1890 mslm), dove si trova abbondante parcheggio lungo la strada, e da qui salire a piedi al Rifugio Benevolo. Si tratta di una camminata facile, 400 metri di dislivello da fare in un’ora e mezza, giusta per scaldarsi un po’ e ammirare il panorama di questo tratto di valle, camminando lungo la Dora di Rhêmes mentre la componente rocciosa si fa sempre più prevalente, e cascate fragorose ci accompagnano ai 2285 metri del Rifugio Benevolo.

Al Rifugio Benevolo ci si può rilassare un po’, prima di cominciare il giro vero e proprio.

Ti raccontiamo ogni dettaglio dell’escursione al Rifugio Benevolo in questo articolo.

escursione al Rifugio Benevolo

Dal Rifugio Benevolo al Lago Tsanteleina

Dal Rifugio Benevolo, prendiamo sulla destra il sentiero 13Dlo stesso che permette di salire al Lago Goletta (altra splendida escursione che ti consiglio) e alla Becca di Traversière. Passiamo per l’alpeggio diroccato di Soches (2313 mslm), pieghiamo a sinistra seguendo la traccia di sentiero e, arrivati ad un bivio, proseguiamo dritti sul sentiero 13C.

Ci troviamo ora a camminare a mezza costa, sospesi sopra l’alta Val di Rhêmes, con il panorama di fronte a noi che si allarga sulla testata rocciosa della valle: uno splendido contrasto con il verde, rigato del bianco di sottili cascate, che abbiamo ai nostri piedi. Superiamo un leggero restringimento del sentiero, dove alcuni spezzoni di corda ci danno sicurezza (niente paura, il pezzo non è difficile).

Non ci resta ora che continuare a salire di quota gradualmente, fino a raggiungere un “lago” – più una pozza allungata – che si trova sul fondo di una conca ghiaiosa (2580 mslm), sotto le imponenti pareti verticali della Granta Parey – la Grande Parete che è un po’ la guida di questa escursione e che, curiosità, è una delle poche montagne di dolomia di questa zona.

Un ultimo quarto d’ora di pazienza: in un ambiente ormai al 100% di roccia sbriciolata, saliamo un costone – un’antica morena – e percorriamo una distesa uniforme e quasi pianeggiante di roccia (seguiamo la leggerissima traccia, qualche bollo e alcuni rari ometti, tenendo direzione sud), fino ad arrivare a quello che da lontano sembrava un passo: da qui possiamo ammirare il Lago Tsanteleina, situato poco sotto di noi a 2696 mslm.

Non lasciarti ingannare dalle nostre foto, perché qui siamo arrivati in un’ora “sfortunata”: il sole stava già scendendo e il lago, quando è in ombra, perde ogni velleità estetica. Quando le sue acque sono colpite dal sole, l’azzurro delicato che rimandano è davvero strepitoso. La forma del lago, un delicato, disteso cuore, aumenta la magia.

Lo strano toponimo deriva dalla parola patois tsantì, che significa “piccola collina”. Del lago, la cui forma, a seconda di dove la guardi, può ricordare un cuore, può essere esplorato scendendo alle sue sponde e percorrendole, liberamente.

Anello dal Lago Tsanteleina al Refuge dey Fond

La pausa al Lago Tsanteleina per noi dura poco: il sole già basso porta con sé un venticello freddo, e l’ultimo lembo di acqua finisce in penombra. Torniamo sui nostri passi finché non individuiamo, sulla nostra destra (2650 mslm circa, ben prima di tornare la pozza allungata), un sentiero che scende in basso e si “srotola” alla base del versante del Truc de Tsanteleina. Lo seguiamo, e inizia la parte più bella dell’escursione.

Mentre scendiamo lungo il Truc de Tsanteleina, sulla nostra destra si apre la distesa rocciosa che chiude la valle verso sud est, con cascate che scendono da quel che resta dei ghiacciai e dai nevai residui – la più imponente prende origine proprio dal lago Tsanteleina – distese di pietra levigata, cime aguzze che nascondono la Francia alla vista. C’è tanta acqua a definire questo panorama – cascatelle, torrenti, ruscelli, pozze – e che sembra defluire nella nostra stessa direzione.

Il Truc de Tsanteleina è un dosso allungato, e circumnavigandolo ci troviamo a fare quasi una curva ad U: camminiamo ora verso nord, adesso su prato. Sulla nostra destra, le acque che scendono dalla testata della valle e che diventeranno la Dora di Rhêmes scavano per un bel tratto una profonda e inaspettata gola. Iniziamo la discesa verso il Refuge dey Fond, che vediamo in basso, dominante una conca verde nella quale pascolano le mucche.

Il Refuge dey Fond

Si tratta di una piccola gemma, “nascosta” a 2324 mlsm. Dico nascosta perché da lontano – come lo si vede salendo al Lago Goletta – il Refuge pare un alpeggio (lo era, fino a non molti anni fa), tanto è dominato dalla lunga stalla. E nascosto perché in effetti è poco conosciuto.

Il Refuge dey Fond è invece un rifugio dallo stile insospettabile. Dentro, oltre alla piccola stanza dove si pranza, seguendo un corridoio lungo il quale sono infilate foto d’epoca – rigorosamente innevate – della zona, ci sono diverse stanze da letto SPETTACOLARI, una più bella dell’altra, di legno lavorato in modo originale. Un tripudio di soppalchi e baldacchini, dei quali è impossibile non cogliere le sfumature romantiche. Ognuna delle quattro stanze conta quattro letti, e la cura per i dettagli è davvero notevole… insomma, più che un rifugio per affrontare ruvide vie alpinistiche, sembra il luogo ideale per un weekend d’amore.

L’espansivo e gentilissimo gestore marocchino, ci racconta ogni cosa sulla zona, dalla storia del Refuge alla gestione del territorio.

Un ulteriore plus: il Refuge dey Fond apre in genere già a marzo, come punto d’appoggio per le numerose gite di scialpinismo della zona, e resta aperto per tutta l’estate.

Dal Refuge seguiamo la carrareccia in discesa che poco meno di un chilometro dopo giunge al Rifugio Benevolo, dal quale scendiamo a valle per la stessa via di salita.

Escursione al Lago Tsanteleina con anello: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Val di Rhêmes, Valle d’Aosta
📍 Partenza da Parcheggi di Thumel (1879 mslm)
🏅 Arrivo Lago Tsanteleina (2696 mslm), Refuge dey Fond (2324 mslm)
📐 Dislivello 810 metri complessivi
📏 Lunghezza 15 km
⏱️ Tempo 5 ore
😅 Difficoltà Medio
💧 Acqua Sì: fontana prima di arrivare al Rifugio Benevolo, fontana al Rifugio Dey Fond
🗺️ Cartografia Carta dell’IGC 1:25.000 n. 102 – Valsavarenche, Val di Rhêmes, Valgrisenche (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS