Il nostro primo assaggio di Val di Rhêmes – che tutti ci hanno consigliato come parte della triade che compone con Valsavarenche e Valgrisenche – non poteva trasmetterci un sapore migliore: la facile salita al Rifugio Benevolo è soltanto la prima meta di un’escursione piena di emozioni, splendida dal punto di vista paesaggistico, e che – per noi – è culminata sui 3337 metri della Becca della Traversière. Ma iniziamo con la prima tappa…

Silvia e Davide al Rifugio Benevolo

Da Thumel in Val di Rhêmes al Rifugio Benevolo

Percorriamo tutta la Val di Rhêmes, stupendoci non poco delle aperture di prati e roccia e, poco prima di Thumel, parcheggiamo in uno degli spazi appositi lunga la strada (c’è anche un ampio parcheggio giusto prima). La nostra escursione inizia di fronte a noi, dove dalla curva si stacca il sentiero 13.

Silvia nell'escursione al Rifugio Benevolo

Iniziamo con una morbida salita nel bosco, ma presto la vista si apre su prati verdissimi, sui quali quasi galleggiano le onde rosa dei tantissimi epilobi in fiore. Il percorso è facile da seguire, bene indicato – la traccia è più che evidente – e come una bussola presto avremo la Granta Parey, enorme, di fronte a noi.

Il sentiero sale molto gradualmente, supera un ponticello, l’alpe Barmaverin (2037 mslm), ci mostra due cascate parallele davvero scenografiche. Lo noteremo solo scendendo: di fianco a noi, il torrente Dora di Rhêmes corre sul fondo di una profonda gola.

Davide verso il Rifugio Benevolo

Il sentiero ci deposita sulla carrareccia di servizio del rifugio, in corrispondenza di una fragorosa e vaporosa cascata che scende dai ghiacciai che ci sovrastano (ma che non vediamo), oltre la Comba di Goletta. Facciamo pochi passi salendo lungo la carrareccia, dopodiché abbiamo due possibilità:

  • proseguire sulla carrareccia fino alla fontana, in corrispondenza della quale parte il sentiero che permette di evitare i tanti tornanti della strada, sulla quale ci reimmette di fronte all’Alpe Lavassey (2227 mslm), “giusto in tempo” per gli ultimi metri prima del rifugio, che si trova sopra di noi, sulla destra. Oppure,
  • individuare dritto davanti a noi lo stretto sentiero che sale tra la vegetazione. Si tratta di una specie di scorciatoia, più pendente, che a forza di tornanti ci porta ai ruderi dell’Alpe de Soches (2313 mslm), poco sopra al Rifugio Benevolo, verso il quale scendiamo, in cinque minuti, seguendo il sentiero.

Rifugio Benevolo

Le tempistiche dei due percorsi non si discostano poi molto, ed entrambi rappresentano la parte più pendente dell’escursione. Le puoi combinare per fare un mini anello.

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Il Rifugio Gian Federico Benevolo (2285 mslm)

Un’ora e venti dalla partenza, e ci siamo. Qui c’è un bel po’ di storia, dato che il rifugio Benevolo è stato inaugurato nel 1930, danneggiato dai nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale, e infine ristrutturato nel 2013.

Una sessantina di posti letto, teglie di dolci che a metà mattina si raffreddano sui balconi, un buon menu. E un panorama bellissimo di fronte al tavolato: già si apprezzano i ghiacciai (ma ti spieghiamo come arrivare su un punto panoramico davvero speciale).

Escursioni dal Rifugio Benevolo

L’arsenale di cartelli gialli di fronte al rifugio non lasciano dubbi: qui c’è da camminare! Tra le possibilità:

Per tornare all’auto, scendi per la stessa via della salita, oppure fai il mini anello salendo all’Alpe de Soches e scendendo per la “scorciatoia”.

Silvia al Lago Goletta

Escursione al Rifugio Benevolo: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Val di Rhêmes, Valle d’Aosta
📍 Partenza da Parcheggi di Thumel (1879 mslm)
🏅 Arrivo Rifugio Benevolo (2285 mslm)
📐 Dislivello 406 metri
📏 Lunghezza 4 km la salita
⏱️ Tempo 1 ora e 30 minuti
😅 Difficoltà Facile
💧 Acqua Sì: fontana a metà strada
🗺️ Cartografia Carta dell’IGC 1:25.000 n. 102 – Valsavarenche, Val di Rhêmes, Valgrisenche (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS Sì: è la prima parte della salita a Rifugio Benevolo, Lago Goletta e Becca di Traversière.