Sicuramente ti sarà capitato di vedere sui social l’immagine di una montagna colorata striata da gradazioni arcobaleno. Non si tratta di un fotomontaggio, ma di uno dei luoghi più incredibili del mondo: le montagne arcobaleno del Perù.
Cos’è la Montagna arcobaleno del Perù?
Il nome vero della Montagna colorata è Vinicunca, ossia in Quechua letteralmente “montagna dei sette colori”, ma si può trovare anche sotto il nome di montagna arcobaleno, rainbow mountain o cerro colorado… tutti nomi usati per descrivere questo posto dal fascino unico sulle Ande peruviane.
Nel 2010 infatti questo sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità e il National Geographic l’ha incluso tra i 100 luoghi da visitare almeno una volta nella vita.
A conferire questo meraviglioso aspetto sono i depositi minerali presenti nel sottosuolo che nei millenni hanno rilasciato le loro proprietà donando queste nuances incredibili. I colori vanno dal rosso, causato dal ferro ossidato, al giallo, dovuto alla presenza di solfuro di ferro, passando per il marrone che deriva dalla goethite e il verde determinato dal clorito. In mezzo a questi, almeno un milione di altre sfumature, e non solo le sette che potrebbe far intuire il nome Montagna dei sette colori.
Gli strati di detriti che si sono formati milioni di anni fa sono lentamente venuti in superficie per le spinte tettoniche. Solo recentemente queste magnifiche striature sono emerse alla luce a causa dello scioglimento dei ghiacciai e, per quanto questa notizia non ci possa affatto rallegrare, la vista di questo spettacolo tutto naturale è letteralmente mozzafiato (e non solo per via dell’altezza).
La Montagna colorata è quindi una meta turistica tanto recente quanto spettacolare. In internet se ne parla infatti da meno di 5 anni. La fama che ne è scaturita grazie agli articoli pubblicati (e soprattutto grazie ai social) ha fatto di queste immagini un fenomeno virale, tanto che adesso la Montagna colorata è il secondo sito più visitato in tutto il Perù (dietro solo a Machu Picchu!).
Va da sé che ad oggi è semplicissimo visitare la Montagna colorata, ma assai più difficile è riuscire a viverla con un po’ di tranquillità.
Hai mai sentito parlare di Palcoyo?
Oltre alla montagna colorata Vinicunca, da poco è stata scoperta anche Palcoyo, meta che viene definita come “the alternative rainbow mountain“, anche se questo appellativo sminuisce la grandiosità del posto.
Decisamente meno turistica, è una chicca ancora tutta da scoprire fatta di paesaggi mozzafiato e altezze vertiginose.
Partiamo dalla premessa che, se hai tempo a disposizione, vale la pena vedere sia la Montagna colorata che Palcoyo.
Le gite infatti durano entrambe una giornata intera e, sebbene siano spesso assimilate dal punto di vista naturalistico, il panorama è così incredibilmente lontano da tutto ciò cui siamo abituati che una settimana tra questi monti non basterebbe a placare lo stupore di ogni sguardo.
Se invece hai poco tempo e i giorni contati ti aiuterò a capire e scegliere quale delle due escursioni faccia per te.
Prima di addentrarti in questa scelta però sappi che per i peruviani le montagne sono sacre perché rappresentano la Pachamama.
La Pachamama è una delle divinità Inca legate alla natura. Ne è una delle più importanti, perché rappresenta proprio la Madre Terra. E’ la controparte femminile di Inti, la divinità maschile e – a differenza di questo, venerato dalle élite – è una divinità popolare e rurale.
Per questo motivo, le celebrazioni che vengono tributate a Pachamama durante il mese di agosto prevedono offerte di prodotti della terra e dell’agricoltura appositamente cucinati, che vengono sotterrati in un’enorme buca con lo scopo di restituirle quanto loro donato.
Non tutti i locali infatti sono contenti di questo boom turistico e, specialmente a Palcoyo dove l’ambiente è più rurale, non sarà difficile vedere qualcuno inginocchiato a terra pregare per impedirti il passaggio.
Ricordati di questo quando sarai tra questi luoghi e cerca di comportarti con il massimo rispetto per la popolazione locale e per la natura che ti circonda.
Montagna colorata o Palcoyo, quale scegliere?
Panorama e colori
Ho amato follemente entrambi i panorami dal primo sguardo.
Palcoyo
I colori che si osservano a Palcoyo sono delle magnifiche, vibranti sfumature sui toni del blu, verde, giallo e rosso, ma il colore prevalente è soprattutto il rosso che si ripercuote su tutta la vallata.
Qui infatti non si tratta di una sola montagna colorata, ma di un insieme di montagne dall’aspetto collinare, che si perdono a vista d’occhio.
A Palcoyo gli occhi non possono non andare a scrutare l’orizzonte dove il rosso della valle si fonde con l’azzurro del cielo punteggiato di nuvole.
Hai presente il verso della canzone che dice “somewhere over the rainbow skies are blue“? Ecco, non poteva non essere ispirata a questo luogo.
Montagna colorata
La Montagna dei sette colori presenta sicuramente colori più accentuati e vivi (diffidate comunque dalle foto eccessivamente saturate che girano in Instagram!) e la sua forma cuspidale regala uno scenario magnifico.
Dalla Montagna dei sette colori inoltre si può apprezzare un bellissimo panorama sulla Red Valley. Ti consiglio di informarti bene prima di prenotare il tuo tour perché alcune agenzie ne organizzano di più lunghi, con i quali ti porteranno a scoprire questa valle bellissima che vale davvero la pena esplorare.
Difficoltà
Entrambe le gite durano una giornata completa, ma il grado di difficoltà delle due è ben diverso.
Palcoyo
Per arrivare a Palcoyo siamo partiti verso le 6 del mattino facendo circa 4 ore di bus e, dopo 20 minuti di camminata abbiamo potuto già vedere i primi rilievi colorati.
Da qui hai due possibilità: proseguire la camminata in leggera pendenza che dura circa un’ora e conduce attraverso i 3 principali miradores, oppure salire sulla splendida foresta di roccia.
Questa salita, nonostante siano solo circa 100 mt di dislivello, è abbastanza impegnativa, ma la visuale è incredibile.
Il trekking nel complesso, se si esclude la foresta di roccia, è adatto davvero a tutti, bambini compresi.
Montagna colorata
Per arrivare alla Montagna dei sette colori invece siamo partiti alle 4 della mattina, e ci abbiamo messo 3 ore di pullman (compresa pausa colazione) per raggiungere l’inizio della salita che si trova a 4200 mslm.
In complesso la salita consta di circa 800 metri di dislivello che, se per una gamba poco allenata sono già di per sé una bella sfida, a queste altezze il grado di difficoltà si triplica.
Noi abbiamo camminato circa 2 ore per la cima (con calma), comprese pause e qualche tratto pianeggiante. Il trekking è sicuramente impegnativo, ma la vista del panorama e degli alpaca che vivono attorno ripaga di tutta la fatica per arrivare a quota 5020 mslm.
Se credi che la difficoltà sia troppa per te o viaggi con bambini sappi comunque che puoi contrattare con i tour operator per fare il trekking a dorso di mulo. Se durante il percorso dovessi sentirti troppo stanco per proseguire troverai moltissime persone che ti chiederanno se vorrai usufruire dei loro muli per la salita in cambio di qualche soles.
Affollamento
Questo per me è il vero ago della bilancia.
Ci sono posti che sono bellissimi in qualsiasi condizione, ma in tutti i viaggi che faccio cerco, ove possibile, di evitare l’eccessivo sovraffollamento così da potermi godere il luogo con un po’ di calma.
Ed ecco che mi sono trovata ad alzarmi alle 3 del mattino per vedere il Taj Mahal o per salire la montagna verso Machu Picchu… Ma queste sono altre storie!
Palcoyo
Palcoyo è attualmente molto meno conosciuta e turistica, tanto che addirittura qualche cusqueno con cui abbiamo fatto amicizia durante la nostra permanenza in Perù non ne conosceva l’esistenza.
Sono infatti ancora pochi i tour operator che organizzano e sponsorizzano questa gita. Di norma le diverse agenzie fanno un pulmino unico con persone che hanno prenotato in uffici diversi per poter riempire il pulmino.
Per rendere l’idea, il giorno in cui abbiamo partecipato noi eravamo in tutto non più di 30 persone (delle quali meno di 5 sono salite alla foresta di roccia).
Montagna colorata
La Montagna dei sette colori di contro è diventata il secondo sito più visitato in Perù (secondo solo a Machu Picchu) e attualmente, non essendoci una normativa precisa per gli ingressi, significa affrontare la salita circondati da centinaia e centinaia di persone a cui chiedere di spostarsi per poter fare una foto.
La nostra scelta: Palcoyo o Montagna colorata?
Se non si fosse già capito noi ci siamo follemente innamorati di Palcoyo.
L’infinita distesa di montagne a perdita d’occhio, le incredibili sfumature di colore, la svettante foresta di roccia, il poter camminare sopra le colline colorate e il fatto di essere pressoché da soli ad ammirare tutto questo ci fanno dire che è sicuramente la nostra scelta del cuore.
Consigli pratici per visitare le montagne arcobaleno del Perù
Come arrivare alla Montagna colorata?
Personalmente siamo dei grandi amanti del fai da te (in Perù abbiamo fatto in solitaria sia il Salkantay Trek che il Santa Cruz Trek). Questo però è uno dei pochissimi casi per cui non ne vale la pena.
Da Cuzco possibile arrivare alla Montagna colorata in autonomia tramite mezzi pubblici, ma è molto lungo perché ci sono due cambi da fare e non esistono mezzi che rientrano nella stessa giornata. Pertanto bisogna organizzarsi per dormire in zona una notte.
Sconsiglio inoltre di raggiungere il sito tramite taxi perché il costo è molto più elevato.
Sia per la Montagna colorata che per Palcoyo il mio consiglio è quello di prenotare l’escursione tramite un’agenzia direttamente a Cuzco.
Facendo così infatti non solo risparmierai di molto rispetto alle offerte che puoi trovare in internet dall’Italia, ma potrai anche girare qualche agenzia per scegliere quella che ti offre le condizioni migliori.
Ricordati sempre di chiedere se nel prezzo sono inclusi l’entrata al sito, i pasti, l’acqua, i muli per un eventuale tuo trasporto e una prima assistenza con ossigeno.
Ti basterà aderire un giorno prima. I prezzi di entrambi i tour si aggirano attorno ai 70 soles a testa più ingresso.
Come vestirsi per vedere le rainbow mountain?
Entrambe le montagne si trovano a 5000 mt di altezza, per cui tieni conto che anche se a Cusco fosse la giornata più calda del secolo in cima avrai comunque bisogno di una felpa, un cappello, un piumino leggero, dei guanti e una bella sciarpa calda.
In questi casi con il classico vestiario a cipolla non si sbaglia mai. In salita potrai avere caldo e sudare, ma le cime sono sempre ventose e ti sarà indispensabile coprirti bene.
Ricordati inoltre di portare dell’acqua con te perché solitamente nei tour non è compresa.
Come fare con il soroche?
Tasto dolente per molti viaggiatori, il mal di montagna in Perù è un problema serio.
Prima di partire avevo letto molto in merito. Il consiglio migliore che possiamo darti è comunque quello di giocare d’anticipo e prenderti tutto il tempo che ti serve per acclimatarti.
Durante il nostro viaggio ci è capitato di vedere diverse persone stare male per l’altitudine. Molto spesso, si trattava di turisti che avevano intrapreso il trekking subito dopo essere volati a Cusco da Lima.
Mentre cammini ricordati di bere molta acqua (anche se non hai sete) e di salire piano facendo qualche pausa: non è una gara a chi arriva prima. Il panorama poi è così bello che vale la pena fermarsi anche solo per poterlo ammirare con un po’ di calma.
Infine prova le foglie di coca! Vanno messe in bocca e masticate fino a crearne un bolo da tenere in un angolo della guancia. Io non sono riuscita ad affrontarle alla peruviana (mentre Davide ne era ghiotto) ma in infuso mi sono piaciute molto e quindi… mate de coca a tutto andare!
La cosa che più ci è piaciuta di queste meraviglie naturali (oltre alla bellezza del paesaggio)? Il pensare che queste montagne siano state scoperte solo da pochi anni ci fa sognare quanta bellezza ancora esista al mondo da scoprire… e da vedere!
Ciao!
Prima di tutto volevo ringraziarvi per il vostro Blog, davvero fatto bene e con un sacco di spunti utilissimi. L’ho scoperto perché a breve parto con la mia morosa verso il Perù, e tra le varie ricerche siete comparsi voi! Avrei una domanda in merito alla montagna dei 7 colori. È possibile/fattibile visitare sia vinicunca sia palcoyo nella stessa giornata? Ho visto su internet che non sono così distanti. Grazie mille in anticipo!
E ancora complimenti
Ciao Simone, grazie mille per i complimenti, sempre super graditi!
Per rispondere alla tua domanda invece la vedo poco plausibile: Vinicunca sono circa 1000 di dislivello quindi devi calcolare 3 ore per la salita (considerata anche la quota) e almeno un paio per la discesa, la strada per arrivare a Palcoyo è invece eterna e comunque l’escursione devi considerare almeno altre 3 ore, con gli spostamenti e tutto arrivi a 12 ore. Considerando le quote, il dislivello e il fatto di doverti trovare un driver privato la vedo difficilissimo…
Fateci sapere come vi organizzate che magari potrebbe essere utile anche ad altri!
E soprattutto… buon Perù, un pezzo di cuore è rimasto lì.