Ci siamo conosciuti in circostanze strane, con zaini pesanti e piedi stanchi, e ci siamo piaciuti subito. Ci siamo detti “dobbiamo tornarci assolutamente”. Poi abbiamo preso casa a Nebbiù per qualche mese, ed è diventato il “rifugio sopra casa”. In questo articolo, ti spieghiamo come raggiungere il Rifugio Antelao!

PS Come vedi dalle foto, al Rifugio Antelao poi ci siamo tornati più e più volte!

panorama al Rifugio Antelao

Raggiungere il Rifugio Antelao: le due escursioni classiche da Pozzale di Cadore

I punti di partenza “normali” per raggiungere il Rifugio Antelao sono due:

  • la piazza centrale di Pozzale di Cadore,
  • il tornante a quota 1189 della strada che dal paese sale appunto verso il rifugio.

Se parti dalla piazza di Pozzale, aggiungi all’escursione quasi 150 metri di dislivello, e una ventina di minuti di strada di paese. Il tornante invece si raggiunge in auto – la strada è un po’ stretta e sgangherata, trovi un discreto parcheggio – qui ti racconto proprio questa seconda alternativa ma per il resto l’escursione è la stessa.

Lasciamo l’auto al tornante di quota 1189 mslm perché da qui si stacca, sulla sinistra, la bella scorciatoia che ti risparmia il tortuoso sviluppo della forestale: non per niente, questo sentiero è chiamato dai locali “Le corte”. Un’indicazione di legno ti renderà facile individuarla.

Silvia con vista sul lago di Centro Cadore

Si cammina nel bosco, guadagnando velocemente quota, mentre dietro di noi si allontana il Lago di Centro Cadore. Gradualmente il bosco lascia spazio ad alcuni prati, e sbuchiamo 50 minuti dopo sulla forestale di cui sopra (1645 mslm circa). Prendiamo sulla sinistra, e camminiamo tranquilli ora, la pendenza di molto ridotta. Dobbiamo affrontare sei stretti tornanti per arrivare infine in vista di una bella baita privata: da qui si stacca, sulla destra (1810 mslm), la breve carrareccia che in dieci minuti raggiunge la vetta del Monte Trànego.

Se hai tempo e gambe (ne bastano poche!) ed è una bella giornata, non perderti questa deviazione: la vetta del Trànego è strepitosa, aprendosi a 360° su Centro Cadore e Marmarole. Torna poi al bivio per la stessa strada.

Da qui proseguiamo dritto: 10 minuti di carrareccia e siamo a Forcella Antracisa (1639 mslm), dove si trova il Rifugio Tito Pancera (ora chiuso), altri 10 e poco più, pressoché in piano (o così sembrano) ci fanno sbucare direttamente al Rifugio Antelao (1796 mslm) dove, quando è aperto, siamo accolti dalla musica e dalla verve unica di Livio.

Forcella Antracisa

Rifugio Antelao: 2 itinerari ad anello da Nebbiù

Complice il fatto che abbiamo vissuto due mesi a Nebbiù, abbiamo esplorato in lungo e in largo i versanti che portano al Rifugio Antelao. L’anello Nebbiù- Monte Trànego-Pozzale, alle falde del Monte Antelao, ci è sembrato l’itinerario ideale per inaugurare la carta topografica di queste montagne.

Qui trovi la relazione di questo itinerario, traccia GPS compresa.

Un secondo anello, decisamente più lungo, consiste nel salire al Rifugio Antelao da Nebbiù, tornare verso Forcella Antracisa ma, proco prima di qui, prendere la deviazione per San Dionisio. Ad un certo punto incontrerai l’indicazione per scendere lungo il sentiero 251 al Rifugio Costa Piana (1570 mslm, posizione invidiabile) e proseguire per i fienili Pra Ronco Pilon e poi, seguendo un bellissimo e isolato sentiero, i fienili Pra Peruz. Qui si intercetta il Troi della Vizza, un classico “sentiero tra paesi” che, schivando in quota l’abitato di Valle, sbuca proprio a Nebbiù, in corrispondenza dell’edificio dell’antico mulino.

Rifugio Costapiana

Se sei pazzo abbastanza (per la distanza, non per altro!), ti allego qui la traccia GPS di questo anellone (scrivici per eventuali informazioni, e leggi i commenti nella pagina Komoot):

Rifugio Antelao sul tracciato dell’Alta Via delle Dolomiti 4

La conoscenza del Rifugio Antelao l’abbiamo fatta così: la schiena piegata dagli zaini dopo quattro giorni di alta via, i piedi cotti… la musica ad accoglierci anche quella volta, e soltanto quattro avventori con i loro panini (ma le birre di Livio). Il rifugio si trova sul tracciato dell’ultimo giorno di Alta Via Numero 4 delle Dolomiti.

Qui trovi la relazione completa, tappa per tappa, dell’Alta Via Numero 4, tracce GPS comprese.

Silvia tra mughi e vegetazione d'alta quota

Il Rifugio Antelao

Sbattiamo gli scarponi sull’assito della terrazza per non portare dentro sporco, e intanto pensiamo alla bella storia che parla delle origini di questo luogo. Il nome è Giovanna Zangrandi (pseudonimo di Alma Bevilacqua), l’anno il 1948, il desiderio quello di una partigiana che voleva valorizzare una zona dolomitica ancora poco nota, ma per la quale provava un grande affetto. Giovanna era bolognese, e si era trasferita da queste parti giusto prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Alpinista per passione e senso di libertà, insegnante e giornalista e, nel tempo libero estivo, guida alpina abusiva e lavapiatti nei rifugi. Un lavoro ostinato, quello della ex staffetta partigiana, che con la gerla in spalla partiva ogni giorno lungo la strada militare che fu austroungarica (e abbandonata da 40 anni).

La storia racconta che il rifugio non fu frequentato dagli alpinisti – troppo lontano dalle crode – ma dai gitanti e dai cacciatori, sì.

RIfugio Antelao a Pozzale di Cadore

Il rifugio prende ovviamente il nome dal Re delle Dolomiti, l’Antelao, il gigante di 3263 metri che ha alle spalle (c’è un modo per raggiungere un balcone panoramico eccezionale).

Dentro ora c’è Livio, il gestore. Un vulcano di simpatia, e un virtuoso dei panini caldi: non lo sapevo, ma chiacchierando con lui in una pigra mattinata di neve fuori stagione – era già maggio inoltrato), con una fetta di torta e una birra davanti, ho scoperto che suo è anche lo Snack al Check, la mitologica paninoteca di Tai di Cadore, tappa obbligata all’andata o al ritorno dalla conca ampezzana.

Vergognosamente, ho scoperto anche che si pronuncia KEK e non CIEK, ma tant’è.

Il rifugio è aperto in estate e nella stagione dello scialpinismo, quando è una ottima base d’appoggio per le gite nei dintorni.

escursione al Rifugio Antelao

Per il resto, che dire: il Rifugio Antelao è un gioiello. Ogni tanto riguardo il video del mio arrivo innevato primaverile. con uno sgangherato pupazzo di neve (ricavato da soli 16 centmetri di neve caduta) ad accogliermi sulle note pompatissime di What is love; Livio che mi racconta di come adorava lo scampanellare delle mucche (ora non pascolano più qui attorno) perché vedeva i turisti cittadini andare in visibilio; e i panini sono spaziali, punto.

torta al Rifugio Antelao

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Rifugio Antelao: cosa fare in zona

Come accennato, dai dintorni del Rifugio Antelao puoi

Chiesetta San Dionisio Antelao

Scendere dal Rifugio Antelao

Se sei partito da Pozzale hai due opzioni:

  • scendere dalla stessa via della salita,
  • tornare a Forcella Antracisa e, da qui, prendere il sentiero 253 che scende verso Pozzale: è un itinerario molto bello, anche se il sentiero in diversi punti è un po’ strettino. Fai però attenzione: se sei partito dal tornate di quota 1189, a quota 1380 mslm devi individuare il bivio e prendere a sinistra: altrimenti scendi diretto in paese!

Nella traccia GPS che trovi a fine articolo, c’è proprio questa via di ritorno.

sentiero da Pozzale al Rifugio Antelao

Salita al Rifugio Antelao da Pozzale di Cadore: dati tecnici in breve

⛰️ Dove siamo Cadore Centrale, all’ombra dell’Antelao
📍 Partenza da Pozzale di Cadore, piazza del paese (1054 mslm) oppure tornante della carrareccia di servizio (1189 mslm)
💍 Arrivo Rifugio Antelao (1796 mslm)
📐 Dislivello 750 metri da Pozzale, poco meno di 600 metri dal tornante
📏 Lunghezza 5,20 km la salita dal tornante
⏱️ Tempo Poco meno di 2 ore dal tornante; aggiungi 20-30 minuti se parti da Pozzale
😅 Difficoltà Media: è un po’ lunga, ma non ci sono difficoltà tecniche
💧 Acqua Solo a Pozzale
🗺️ Cartografia Tabacco 1:25.000 n.16 – Dolomiti del Centro Cadore (se non ce l’hai puoi comprarla qui)
🛰️ Traccia GPS