Un luogo semplice. Un “castello”, l’abbiamo chiamato, isolato eppure capace di dominare i mari di mughi circostanti. Il nostro primo bivacco insieme (un ❤️ è d’obbligo), il primo di una serie infinita di notti nella natura. Una storia anche un po’ buffa che, che ti raccontiamo a fine articolo. ma intanto, ti portiamo al Bivacco Tre Fontane sull’Altopiano di Asiago.

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Arrivare a Malga Galmarara

Per arrivare al punto di partenza dell’escursione si percorre la Val d’Assa, finché non si inforca sulla destra la carrareccia per la Malga. Qui c’è un problema: la strada non è in condizioni ottimali, si percorre a 30 all’ora – massimo! – e, per le vetture basse, come la nostra, è uno strazio In particolare, c’è un punto critico dopo i tornanti che seguo al bivio di Basa Senocio, e l’ultimo tratto prima di malga Galmarara.

Si può partire da più in basso dal bivio di Basa Senocio (1100 mslm). Ma ti posso assicurare che i 3 km che si aggiungono, per quanto non impegnativi, sono ETERNI (parola di chi l’ha fatto più volte).

A Malga Galmarara c’è abbondante parcheggio, ma nei weekend più affollati tocca parcheggiare lungo la strada.

Da Malga Galmarara al Bivacco Tre Fontane

Iniziamo quindi a camminare dal parcheggio di Malga Galmarara (la malga si trova un po’ più in alto, sulla sinistra, da dove domina i pascoli). Seguiamo dapprima la forestale, ne tagliamo un tornante grazie a una traccia (evidente e segnata) e, in corrispondenza di Busa della Pesa (1777 mslm) prendiamo il sentiero ben indicato dai segnavia del sentiero 830.

Dopo circa una mezz’ora arriviamo così al bivio per il Bivacco Tre Fontane (1885 mslm circa), ben segnalato da un cartello.

Svoltiamo a destra, seguiamo la traccia morbida e siamo avvolti dai mughi e dal loro inconfondibile profumo balsamico. Due minuti ed ecco comparire il bianco edificio come un castello isolato.

Dal bivio, in dieci minuti, siamo al Bivacco Tre Fontane (1874 mslm).

Il Bivacco Tre Fontane

Un castello, così l’abbiamo definito quando ci abbiamo dormito. Un po’ per la forma, alta, un po’ per come torreggia sull’ambiente circostante, quasi fosse un faro sul mare di mughi. Il bivacco è mantenuto dagli alpini, e lo rivela da subito: tavoloni panoramici fuori, possibilità di tirare una copertura per fare festa all’aperto, cisterne per l’acqua piovana (vale la pena di ripetere che l’acqua è scarsissima, in Altopiano, e che se usi quella delle cisterne va bollita o potabilizzata).

Superiamo la soglia sulla quale c’è il fossile di un’ammonite immersa nel marmo rosso. Troviamo due tavoli, sedie, la cucina economica. Al piano di sopra non ci sono i letti, solo tre materassi (assenti quando ci eravamo venuti la prima volta). Sul muro, una scritta invita all’educazione.

Tanti libri di firme, e per qualche magia ne apriamo uno e subito troviamo il nostro messaggio, datato luglio

Torniamo fuori, chiosiamo il messaggio, godiamo della quiete ampia e riposante di questo posto.

Dal Bivacco Tre Fontane, si può:

  • tornare sul sentiero 830, e proseguire verso Bivio Italia (dove si trova un altro microscopico bivacco) e fino a Cima XII;
  • proseguire verso est, imboccare la forestale che si vede dal bivacco e salire a Bivio Conrad, crocevia che smista(va) il traffico militare o verso Bivio Italia, o verso il Monte Forno e, poi, la strada che sale a Piazzale Lotze e all’Ortigara. Attenzione: se imbocchi questa strada, sappi che ha il dono dell’eternità – anche se in carta non sembra!

Qui trovi le informazioni per salire a Cima XII

Altrimenti, si torna all’auto per la via della salita.

E la storia? 

Sono Davide, ho sempre amato i bivacchi, e mi pareva una bella cosa, come prima avventura in montagna insieme, proporre a Silvia un bivacco in Altopiano. Con un problema: puntavamo al Bivacco Busa delle Dodese (più di tre ore di cammino), ma siamo partiti da Padova molto tardi e, ora che abbiamo iniziato a camminare da malga Galmarara, erano le sei del pomeriggio.

Che stava iniziano a piovere, l’ho detto?

Taci che in meno di un’ora è arrivato il bivio per il Tre Fontane – che all’epoca non conoscevo… ma non conoscevo neanche il Busa delle Dodese, per dire. Andiamo lì? Meglio.

Quando siamo arrivati, abbiamo fatto le cose del bivacco. Un po’ di legna, gentilmente offerta dai mughi attorno. Le salsicce in padella, un bicchiere di vino. Sulla strada per Bivio Conrad è passato il pandino dei pastori, poi il silenzio fino alla mattina successiva. Non ha piovuto. Noi abbiamo riso, tanto, poi siamo andati a dormire.

E non c’erano i letti, ma soltanto il duro tavolato. Non il massimo, per la prima escursione che proponi alla tua ragazza.

Se vai al bivacco e cerchi tra i messaggi, ne trovi uno entusiasta: parla di un castello, e l’* lascia intendere un bellissimo futuro.

Escursione al Bivacco Tre Fontane da Malga Galmarara: dati tecnici in breve

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⛰️ Dove siamo Prealpi Venete, nella spettacolare parte settentrionale e carsica dell’Altopiano dei Sette Comuni (VI)
📍 Partenza da Malga Galmarara (1611 mslm)
🏅 Arrivo Bivacco Tre Fontane (1874 mslm)
📐 Dislivello 260 metri
📏 Lunghezza 2,7 km
⏱️ Tempo 1 ora scarsa la salita
😅 Difficoltà Facile
💧 Acqua No
🗺️ Cartografia Carta Tabacco 1:25.000 n.60 – Altopiano dei Sette Comuni, Asiago, Ortigara (se non ce l’hai puoi comprarla su Amazon)
🛰️ Traccia GPS Sì (è la traccia della salita a Cima XII)

Escursioni ai bivacchi dell’Altopiano dei Sette Comuni