Cima dei Colesei, in bilico tra Comelico e Pusteria, tra Veneto e Alto Adige, tra gli speroni delle Dolomiti e le più morbide pendenze carsiche. In bilico tra la natura del posto e la spinta del turismo invernale al collegamento sciistico con Padola.
Una gita con ciaspole e sci d’alpinismo in un’ambiente spettacolare, tra contrasti naturali, storici e politici, che però non lascia dubbio: ancora una volta qui vince la natura.
Cosa troverai in questo percorso:
Da Bagni di Valgrande al Rifugio Lunelli
Lasciamo l’auto nei pressi del parcheggio di Bagni di Valgrande (1318 mslm). Qui le piste di sci di fondo si aprono in una conca commovente, circondata da montagne aguzze di roccia chiara: è la bellissima Valgrande che, in inverno, è possibilmente ancora più magica.
Per arrivare al Rifugio Lunelli hai due possibilità:
- salire per la comoda strada forestale che porta al rifugio in circa un’ora. La strada è sempre battuta e poco pendente, puoi seguirla con facilità,
- imboccare il sentiero 171 nel bosco
Non serve che te lo dica: noi scegliamo il sentiero nel bosco (è più forte di noi). Attraversiamo quindi le piste da sci di fondo tenendoci sulla sinistra e imbocchiamo il sentiero 171 che si addentra nel bosco. In realtà questo pezzo di sentiero era già stato esplorato da Davide la settimana precedente, durante la bellissima (e lunga) ciaspolata da Padola al Rifugio Lunelli.
All’incrocio con il sentiero 126 lasciamo sulla sinistra la strada che sale, e proseguiamo dritti. Ci troviamo così poco dopo a guadare il torrente che ci separa dalla nostra meta. Passare non è semplicissimo e molto dipende dalle nevicate (solo un mese prima, per raggiungere il Bivacco Piovan, non ci eravamo nemmeno accorti che ci fosse un corso d’acqua). Il ponte si trova poco più avanti ma, date le abbondanti nevicate, non è facile da raggiungere.
Proseguiamo lungo il sentiero 171 per un’altra decina di minuti, mentre il bosco si apre mano a mano, e ci troviamo di fronte al Rifugio Lunelli (1568 mslm). Selvapiana è un’improvvisa radura, abbacinante di neve.
Dal Rifugio Lunelli a Cima dei Colesei
Da qui imbocchiamo sulla destra il sentiero 155, un’ex strada militare, che ci porterà fino in cima. Il sentiero presenta una pendenza sempre morbida e piacevole, con ampi tornanti nel bosco, mentre a bordo strada sbucano antichi cippi militari.
Una volta usciti dal bosco iniziamo a salire il morbido panettone di neve che ci troviamo davanti. Non serve salire la cresta che trovi di fronte, ma ti basterà tenerti a mezza costa sulla sinistra (sud-ovest).
La cima dei Colesei infatti non è il primo panettone che vedi… né il secondo. Un po’ di pazienza e ci siamo!
La Cima dei Colesei
Il vento in cima non lascia tregua, è allo stesso modo è impossibile fermare lo sguardo. A discapito della sua “modesta altezza” – 1972 mslm – la cima è decisamente super panoramica.
Le possenti pareti dolomitiche del Monte Popera, la svettante Cima Undici, la morbida Valle del Comelico, la meravigliosa dorsale del Monte Spina, il magnetico Col Quaternà, la Valle di Sesto e la Dorsale Carnica dall’altra parte.
Con una leggera contropendenza ci portiamo fino alla Forcella Pian della Biscia (1942 mslm) dove, esattamente a cavallo tra Comelico e Pusteria, vediamo il Passo Monte Croce ai nostri piedi.
Siamo in terra di confine: l’Austria, il Veneto, l’Alto Adige e il Friuli. Lo testimoniano i resti della Grande Guerra che si possono osservare d’estate. Lo ascoltiamo dai racconti della gente del posto.
Proprio su Cima dei Colesei vogliono far passare il collegamento che unirà la Val Grande (e quindi Padola) alle piste di Sesto.L’ennesimo impianto sciistico che gli ambientalisti osteggiano, l’ennesimo tentativo di portare più turismo nel Comelico, zona ancora troppo sconosciuta. Avendo vissuto a Padola un paio di mesi abbiamo potuto ascoltare le ragioni di entrambe le “fazioni” e per rispetto non ci sembra giusto esprimere un giudizio su un territorio che non ci appartiene.
Ci limitiamo a godere con gli sci d’alpinismo e le ciaspole questo territorio che regala contrasti (questa volta naturali) di tutto rispetto.
Il vallone che scende direttamente al Lunelli (sentiero 171 in carta) è completamente innevato e molto pendente, per cui scendiamo dalla strada della salita.
Ciaspolata alla Cima dei Colesei: dati tecnici in breve
Partenza: Bagni di Valgrande (1318 mslm)
Arrivo: Cima dei Colesei (1972 mslm)
Dislivello: circa 650 m
Lunghezza: circa 12 km andata e ritorno
Tempo: circa 2 ore la salita
Difficoltà: medio-facile. Il percorso non presenta alcuna difficoltà e la cima è piuttosto sicura anche dopo abbondanti nevicate.
Cartografia: Carta Tabacco n. 17 – Dolomiti di Auronzo e Comelico (se non ce l’hai, puoi comprarla su Amazon)
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