Come arrivare al Lago d’Arpy: specchio della Valle d’Aosta

Appena siamo arrivati in Valle d’Aosta, in tantissimi ci hanno detto “dovete assolutamente andare al Lago d’Arpy”! In tutta onestà eravamo un po’ scettici, perché sapevamo che in agosto avremmo trovato tanta gente, ma ci siamo dovuti ricredere: il lago è davvero uno specchio d’acqua bellissimo che riflette le svettanti cime del Monte Bianco in una coreografia stupenda.

Ecco quindi tutte le info che ti servono per arrivare al Lago d’Arpy e goderti una splendida giornata sulle sponde di questo gioiello!

Come arrivare in auto al Lago d’Arpy?

Anzitutto dove siamo? Siamo in Valle d’Aosta, nel comune di Morgex, nei pressi del Colle San Carlo, valico tra Valle Centrale e Vallone di La Thuile.

Una curiosità: situato a 1951 metri sul livello del mare, il Colle San Carlo è una delle più famigerate e dure salite ciclistiche, tanto che non mancano, salendo, le scritte a vernice che negli anni hanno motivato i grandi campioni del giro… facci caso!

Il punto di inizio classico dell’escursione è l’Hotel Ristorante La Genzianella (che ti consiglio di impostare sul navigatore all’indirizzo Loc. Colle San Carlo, 11017 Morgex). La strada per arrivare qui è abbastanza larga e non presenta problemi con nessun tipo di auto, MA i tornanti sono davvero tanti (tienine conto se viaggi con bambini che potrebbero provare fastidio con l’auto).

Dove parcheggiare?

Una volta arrivati nei pressi dell’Hotel Ristornate La Genzianella, inizia la caccia al parcheggio! Puoi posteggiare l’auto negli spiazzi che trovi poco prima del ristorante o poco dopo, ma nei mesi estivi troverai anche tantissime auto parcheggiate a bordo strada.

Noi, in un lunedì di agosto, abbiamo davvero faticato a trovare un posto decente, ma alla fine siamo riusciti a posizionare l’auto non molto distante dall’inizio del percorso.

Il parcheggio è gratis.

Escursione al Lago d’Arpy: semplice e adatta a tutti

Quando dico “adatta a tutti” ho sempre paura di non aver preso bene le misure, ma in questo caso ne ho abbastanza la riprova perché insieme a noi avevamo una bimba di un anno e mezzo e un cane, e abbiamo incrociato diversi passeggini e anche una persona con disabilità, quindi mi sentirei di consigliarlo a chiunque.

Dando le spalle al Ristorante La Genzianella (1950 mslm), l’escursione inizia proprio di fronte: una fontanella e una sbarra segnalano l’inizio del sentiero 15.

L’orientamento è davvero banale, il percorso è ben segnalato e mai eccessivamente pendente con un dislivello di circa 100 metri (veramente pochissimo).

Ci addentriamo da subito all’interno del bosco di abeti e larici che ci protegge dalla calura di questi giorni e proseguiamo nell’ampio e sterrato sentiero tra una chiacchiera leggera, qualche pietra da curiosare, una fontanella ricavata nel tronco di un albero dalla quale bere e un su e giù dallo zaino porta bebè!

All’unico bivio che troviamo bisogna tenere la sinistra, e da qui proseguire sempre sul sentiero 15.

Quando mancano gli ultimi 10 minuti di camminata il bosco si apre lasciandoci intravvedere le bellezze di questa valle: una cascatella sul versante opposto, due apicoltori intenti a visitare le operaie indaffarate, le imponenti montagne che contraddistinguono la Valle d’Aosta.

In tutto noi abbiamo impiegato circa un’ora e dieci di cammino, ma andando a passo di bebè e con molte soste. Puoi calcolare anche 30-40 minuti ad un passo più spedito (un divertente cartello presso la Genzianella lo spiega molto chiaramente).

Infine, dopo una modesta salita, il sentiero piega sulla sinistra tra rocce e radici affioranti… eccolo:

Il Lago d’Arpy

Il Lago d’Arpy è uno splendido specchio d’acqua di origine glaciale posto a 2066 metri sul livello del mare, sul fondo di una conca davvero meravigliosa racchiusa tra i monti Charvet, Colmet e Becca Pouegnenta. Un piccolo pannello ci spiega che il lago, oltre che dalle trote, è abitato dal tritone alpino.

Da adesso l’unico pensiero è: dove posizionare il telo per sdraiarsi per il picnic con i meritati paninetti… (l’hai portato, vero?)

E allora, superiamo il ponticello in legno, e raggiungiamo la sponda opposta del lago dove si trova un grandissimo prato e alcune zone all’ombra dei pini e dei larici. Qui non ci sono rifugi, bar o punti d’appoggio, quindi ricordati di portarti tutto il necessario per il pranzo o per il relax (per noi libro obbligatorio!).

Percorso facile e scenario da cartolina sono gli ingredienti perfetti perché ci sia tanta gente, soprattutto in alta stagione. Devo dire però che, rispetto ad altri luoghi dolomitici come il Lago Sorapis, l’ampiezza di questo lago e dei verdi pratoni che lo circondano fanno sì che ci sia davvero spazio per tutti “senza pestarsi i piedi”.

Tutte le persone che avevamo incontrato durante l’escursione infatti sembrano dileguarsi (o meglio dilatarsi) attorno al lago, lasciandoci tutto lo spazio che serve per ammirare lo scenario e viverlo al meglio.

Il giro del lago d’Arpy

Le rive sono camminabili nella loro interezza e, con un po’ di attenzione, è possibile fare il giro del lago per ammirarlo da tutti i suoi lati. La mia vista preferita è quella del Monte Bianco che si specchia nelle sue acque: davvero suggestivo!

E per quanto riguarda il bagno? Diciamo che l’acqua del lago d’Arpy tiene fede alla sua origine glaciale: l’acqua è bella fredda! Quindi: piedi a mollo sì, bagno forse no!

Gita al lago d’Arpy: dati tecnici in breve

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