Huaraz è la patria indiscussa dell’alpinismo in Perù: panorami mozzafiato e cime ambiziose che si stagliano in un ambiente naturale davvero incredibile.
La capitale della regione di Ancash si trova in fondo alla valle formata dalle Cordigliere Bianca e Nera, a 3080 metri d’altitudine, nel cuore delle Ande peruviane.
Le strade della città brulicano di alpinisti di rientro da qualche importante spedizione con la pelle ustionata, mentre altri sono intenti a studiare enormi carte geografiche seduti fuori da qualche bar con altrettanto enormi pinte di birra.
In alta stagione non mancano però gli amanti dei viaggi avventurosi (ma meno estremi) attratti dai grandiosi panorami della regione.
Huaraz non sarà di certo bella come Arequipa o storica come Cusco, ma l’atmosfera qui è davvero accattivante.
Come arrivare a Huaraz
Arrivare a Huaraz non è certo semplice. Se è la prima volta che visiti il Perù quasi sicuramente starai facendo un giro del Sud del Paese (ovvio, impossibile perdersi Machu Picchu). In quest’ottica pertanto Huaraz è decisamente spostata rispetto al giro classico.
Per noi, appassionati di montagna, la città rappresentava in realtà la vera meta del viaggio, per cui le scomodità per raggiungerla non ci hanno pesato, però valuta se, nell’ottica di 2-3 settimane di viaggio, Huaraz è davvero importante per te (potresti dover rinunciare a qualche altra meta).
Detto questo, a Huaraz non esiste l’aeroporto. I più vicini sono quelli di Trujillo (TRU) che dista 236.3 km e quello di Lima (LIM) che dista 280.9 km.
Queste distanze proibitive rendono obbligatoria la scelta: per arrivare a Huaraz conviene prendere l’autobus.
Il viaggio dura circa 8 ore (abbondanti). Noi ci siamo trovati benissimo con la linea di autobus Cruz del Sur: affidabile, pulita, sicura e con sedili davvero confortevoli. Puoi prenotare direttamente tramite il sito internet della compagnia, dal quale ti consiglio di prenotare con qualche giorno di anticipo perché i bus tendono ad essere pieni, soprattutto nelle ore notturne, visto che, grazie ai sedili reclinabili, è possibile dormire piuttosto comodamente durante il tragitto.
Noi abbiamo preferito tenere Huaraz come ultima tappa del viaggio, in modo da arrivare in città già acclimatati (il Soroche – mal di montagna – in Perù è un problema serio). Per questo motivo da Cusco abbiamo preso un volo che per Lima, e poi da qui l’autobus notturno per completare per Huaraz.
Quanto stare a Huaraz
La città, seppur davvero graziosa, è nel complesso relativamente piccola. Un giorno per visitare la città di Huaraz e prendere accordi con una agenzia di viaggi o noleggiare l’attrezzatura è più che sufficiente.
Parliamoci chiaro: chi viene a Huaraz lo fa per fare trekking, per cui la durata della tua permanenza dipende essenzialmente da quali e quanti trekking decidi di fare, e da come intendi farli (se fai da te o tramite agenzia). Te ne parlo tra poco.
Quando andare a Huaraz
Il periodo migliore è sicuramente la stagione secca che va da Maggio a Ottobre. Questo infatti è il momento ottimale per affrontare i trekking: il clima secco assicura sporadiche piogge e ampi orizzonti luminosi.
Ricordati comunque di portare un k-way e un piumino leggero per affrontare le temperature serali.
Di contro, da Novembre ad Aprile il freddo e le piogge sono piuttosto frequenti e i sentieri rischiano di essere fangosi.
Cosa vedere a Huaraz
La città è piccola e le attrazioni turistiche sono poche, ma noi la abbiamo adorata, tanto che ci siamo fermati qualche giorno in più, per viverla con calma.
Plaza de Armas
Immancabile e deliziosa piazza cittadina situata nel cuore di Huaraz. La piazza è delimitata da alberi e graziose aiuole. Di per sé nulla di impressionante se non fosse che, nelle limpide giornate, è possibile riposarsi sulle panchine osservando le montagne con il loro cappello bianco a oltre 6000 metri.
Mercato artigianale
Questo mercato sorge sul lato est della piazza centrale. Chiamarlo “artigianale” forse è un po’ troppo, ma è un ottimo posto dove fare shopping, comprare souvenir e gironzolare tra le bancarelle.
Ci troverai ovviamente morbidissimi maglioni di alpaca, i coloratissimi cappelli e ninnoli di tutti i tipi.
Mercado central
Non c’è niente di meglio per conoscere un luogo che andare a curiosare al mercato locale.
Il mercato centrale di Huaraz è rappresentato da una costruzione che si trova tra Av. Tarapaca e Av. Antonio Raimondi. Dagli indumenti al cibo, o per meglio dire: dalla felpa super tecnica al cuy piccante, qui si può trovare davvero di tutto.
I dintorni, soprattutto al sabato, sono disseminati di baracchini, ristorantini, tiendas di ogni genere e donne venute dalle campagne per vendere qualche uovo o qualche ortaggio su canovacci stesi per terra.
Ed è bellissimo perdersi tra queste caotiche vie, curiosare frutta e verdure mai viste, inorridirsi di fronte alle immancabili frattaglie in bella vista e fermarsi a chiacchierare con qualche locale.
Ah… il caldo de gallina va assaggiato, direttamente a colazione!
Ristorantini e bar di Parque Ginebra
Se sei alla ricerca di cucina internazionale, locali alla moda e atmosfera europea (leggi: “se ti sei stancato di ceviche, aji de gallina e birra cusquena”) questo è il posto giusto.
L’atmosfera di questa piazzetta – in realtà un sistema di piazzette e viuzze – è affascinante. C’è quella commistione di avventura che deve iniziare e avventura che è appena finita: spiriti che non vedono l’ora, tutti presi dal controllo degli equipaggiamenti e dal ripasso delle mappe, e spiriti che hanno appena esplorato le meraviglie delle cordigliere. Ci sono i negozi di attrezzatura da montagna, i cui scaffali sono ingombri di materiali, e le agenzie di trekking. E su tutto, cibo e alcool: i ristorantini (qui magari sono un po’ più turistici che poche strade più in là) e i baretti dove bere birra o pisco sour.
Insomma, per chi sente la chiamata delle montagne, passare qualche serata a chiacchierare con i colleghi alpinisti – che qui vengono davvero da tutto il mondo – e a scambiarsi aneddoti e conoscenze, può valerne la pena.
Mirador de Retaqenua
Da qui si può godere di una bella visuale sul centro e sulle montagne circostanti. Il mirador dista circa 45 minuti a piedi dal centro città in direzione sud-est e si trova su una collina naturale.
Il titolare dell’ostello dove alloggiavamo ci ha consigliato di prendere un taxi perché in passato si sono registrati episodi di piccola criminalità – scippi – ma soprattutto perché la strada per raggiungerlo è polverosa e poco interessante.
Bella la visuale: il resto lascia a desiderare.
I dintorni di Huaraz
Huaraz è una città che, nonostante mantenga intatta la sua anima, si è quasi totalmente votata al turismo.
Nel dintorni esistono invece un sacco di villaggi che vivono di artigianato come Carhuaz (dove gustare il tipico gelato con frutta locale), Caraz, Yungay e Huari. Questi agglomerati di case sono particolarmente interessanti nei giorni di mercato, per addentrarsi nella vita rurale di questa terra.
I migliori trekking di Huaraz
Ed eccoci al vero motivo per cui tutti i viaggiatori vengono a Huaraz e per il quale la città è inserita tra gli imperdibili mete del Perù: le splendide Ande!
Per merito della sua posizione invidiabile, tra la Cordigliera Bianca e la Cordigliera Nera, elencare tutte le attività che si possono fare a Huaraz è praticamente impossibile.
Dal trekking, all’arrampicata, passando per il kayak, la mountain bike o il semplice escursionismo.
Quali trekking scegliere dipende essenzialmente da due cose: quanto tempo hai a disposizione e quanta esperienza hai di montagna (e se sei in grado di affrontare un trekking da solo, specie a queste altitudini).
Se decidi di affidarti ad un’agenzia ti consiglio di prenotare l’escursione una volta arrivato sul posto. Ci sono tantissime agenzie disseminate per la città, e anche l’hotel dove alloggi ti saprà certamente indirizzare (sostanzialmente è un business che nessuno vuole farsi scappare).
Per partecipare ti basterà dare adesione con un giorno di anticipo e andare a dormire presto (in genere i tour iniziano ben prima dell’alba). Al materiale e al resto penseranno loro. Potrai scegliere tour organizzati con più persone o con una guida privata. Solitamente le guide parlano solo spagnolo, e sono più accompagnatori che guide turistiche, quindi non aspettarti grandi spiegazioni.
Se invece decidi di organizzare il tuo trekking in autonomia, in città ci sono tantissimi negozi che ti affitteranno l’attrezzatura. La qualità del materiale va valutata al momento, ricordati di aprire e “testare” tutto per evitare di trovarti a 5000 m di altezza con la tenda bucata. Noi ci siamo trovati bene con Andes Camping in Parque Ginebra.
Quello che può rivelarsi complicato è organizzare il trasporto verso alcuni punti di partenza dei trekking.
Come ti dicevo le possibilità di trekking sono tantissime e dalle difficoltà variabili, di seguito ti elenco le più popolari.
Santa Cruz Trek, 4-6 giorni
Incredibile, coinvolgente e grandioso… si capisce che lo abbiamo adorato?
4 giorni di avventura in tenda immersi nella natura, passando alla base delle vette glaciali più belle del mondo tra le quali Huascaran, Alpamayo e Taulliraju, giusto per nominarne alcune.
Noi l’abbiamo organizzato in autonomia, ma ci sono tantissime agenzie che lo propongono, regolando la durata sulla base della tua richiesta.
Laguna 69, 1 giorno
Il trekking più popolare di tutta la Cordigliera Bianca. Il percorso verso il lago non è eccessivamente impegnativo, ma l’altitudine proibitiva incrementa la difficoltà che però viene ripagata dal bellissimo colore turchese del lago.
Laguna Paron, 1 giorno
Splendido lago turchese dal quale è possibile proseguire il trekking fino al Mirador Artesonraju. Al lago puoi noleggiare una canoa e darti all’esplorazione, o stenderti comodamente lungo la riva per rilassarti.
Ghiacciaio Pastoruri, 1 giorno
Negli anni il ghiacciaio si è ridotto tantissimo e, a vedere le foto in internet, il processo non sembra destinato ad arrestarsi. Personalmente lo sconsiglio, in quanto credo che il turismo non faccia che incrementare questo processo di scioglimento.
Lago Llanganuco, 1 giorno
Il lago di Llanganuco è in verità composto da due laghi: Chinancocha and Orconcocha. Li abbiamo potuti ammirare lungo la strada che porta all’inizio del Santa Cruz Trek.
Il panorama delle montagne circostanti, le sfumature azzurro-blu delle due lagune e la pace del luogo rendono questi luoghi la meta ideale per una gita incantevole.
Huayhuash, 10-14 giorni
Il circuito completo di Huayhuash, oltre ad essere considerato uno dei trekking più belli del mondo, è anche uno dei trekking più lunghi del Perù. Può durare infatti fino a 14 giorni, ma può anche essere diviso in circuiti più brevi.
Alpamayo Trek – 7-10 giorni
Gli alpinisti di tutto il mondo definiscono l’Alpamayo la più bella montagna del mondo. E noi non possiamo dar loro torto: trovarsi alla sua base lungo il Santa Cruz Trek e sentire la montagna respirare durante la notte è stato spettacolare. Il trekking dell’Alpamayo raggiunge alti passi, sfiora meravigliose lagunas e attraversa tradizionali villaggi andini.
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