Il fatto è che ci abbiamo preso gusto, al comprensorio skialp della Valle del Gran San Bernardo. Gite comprensibili, chiare per la difficoltà, ben descritte in giro, frequentate – il che non guasta – e soprattutto le condizioni dell’innevamento che qui sono sempre notevoli. Dopo l’immancabile Teté de Crevacol, il Col di Serena e la Teté de Choume, facciamo quella che è stata definitiva come “la scialpinistica più frequentata della valle del Gran San Bernardo”: la scialpinistica alla Tsa di Flassin (e oltre).
Se sei qui per lo scialpinismo, non serve che te lo diciamo: se invece sei qui per le ciaspole, lo ripetiamo: la dotazione base di sicurezza – ARTVA, pala e sonda – è d’obbligo. E non solo perché lo dice la legge!
Dal Centro Fondo di Flassin alla Tsa de Flassin
Arriviamo in auto verso Saint-Oyen, pieghiamo a sinistra proco prima dell’abitato in direzione Flassin-Cerisey e Camping Pineta e, dopo un paio di chilometri, siamo parcheggiati di fronte al Centro Fondo di Flassin (1280 mslm). È una mattinata spettacolare e noi ci apprestiamo a salire l’intero Vallone di Flassin in direzione del colle omonimo, che chiude la valle a sud.
Siamo però perfettamente esposti a nord, e lo saremo per un po’, quindi meglio inforcare – da subito! – sci (Silvia) e ciaspole (Davide), e partire con le mani che frizzano per il gelo!
Le prime falcate rappresentano un bel riscaldamento muscolare: prendiamo a salire sulla pista battuta che, guardandolo, corre sulla destra di un tappeto di risalita. Altri scialpinisti ci precedono, il alto, mentre alcuni ciaspolatori ce li lasciamo alle spalle.
Superiamo l’affossamento di un ruscello e ci immettiamo su una bella e ampia pista battuta – è la carrabile estiva di accesso agli alpeggi – che ci accompagnerà per un bel po’. COn il bosco che ci circonda superiamo Flassin di Mezzo (1645 mslm), un complesso di edifici “dominato” da un’edicola votiva che dà sulla strada, e Flassin Damon (1700 mslm). Poco dopo, avviene la magia…
… perché il vallone letteralmente si apre, facendosi ampio e morbido, con una quinta di montagne spettacolari di fronte. La Comba di Flassin innevata è sicuramente uno dei luoghi più belli che abbiamo mai visto (e contribuisce a spiegare perché questa gita sia così frequentata). Ora che il sole si fa strada sopra di noi e la neve inizia a brillare, accecante, il tutto di fa magico.
Qui puntiamo verso la Tsa di Flassin, che di fronte a noi, sulla destra. Per raggiungerla c’è da infilarsi in un valloncello abbastanza ampio, oppure da “scavalcare” un breve pendio. Arriviamo alla Tsa di Flassin (2250 mslm) che la provocazione a mangiare un paninetto è altissima… ma vogliamo provare a proseguire un po’, per cui ci ripromettiamo di fermarci qui al ritorno.
Giusto per dire: la conca che fronteggia la Tsa è decisamente battuta dagli scialpinisti in salita e in discesa, e ci sono centinaia di tracce sovrapposte, ma l’ambiente è talmente ampio che è difficile sentirlo “sovraffollato”.
Oltre la Tsa del Flassin verso il Mont Flassin
L’obiettivo che ci siamo posti è quello di raggiungere il colle tra Mont Flassin e Testa di Cordellaz, ampio intaglio che fa da spartiacque tra Valle di Flassin e Vallone di Citrin. Si trova all’incirca a nord ovest dell’alpeggio dal quale partiamo.
Dalla Tsa di Flassin, la gita però si fa un po’ più tosta, perlomeno con le ciaspole. C’è infatti da salire il pendio alle spalle dell’alpeggio, e la pendenza qui si fa più accentuata. Con gli sci i problemi sono decisamente minori.
Salito il tratto di pendio più impegnativo (con le ciaspole mi sono arrangiato seguendo la traccia di salita degli scialpinisti, che mi offriva più sicurezza), segue un breve tratto quasi pianeggiante e la salita di una specie di “collina” tondeggiante, che ancora preclude la vista al colle che vogliamo raggiungere.
Saliamo anche questo pendio e siamo sulla cima del dosso. Ci si ripresenta un deja-vù: un altro tratto pianeggiante (o forse leggermente in discesa), e un’ultima salita. Vedo alcune figurette lontane: alcuni scialpinisti si stanno godendo il panorama dal punto che vorremmo raggiungere (2607 mslm). A sinistra c’è il Mont Flassin (2772 mslm), imponente, a destra la più tozza Teté Cordellaz (2662 mlsm).
A questo punto l’ora suggerisce però di scendere: la neve inizia a sciogliere e siamo anche piuttosto stanchi, quindi dietro front e iniziamo a scendere. Silvia mi precede, e vedo il punto minuscolo con lo zaino verde scendere veloce in una conca bianchissima.
La discesa (e una nota per i ciaspolatori)
La discesa ricalca la via di salita, ma con libertà: la Comba di Flassin è ampissima, il bosco di larici che ci aspetta alla fine di questa sufficientemente rado. E in ogni caso, c’è sempre la comodissima carrareccia battuta che torna agli impianti.
La nota per i ciaspolatori. L’escursione è piuttosto lunga, ma non offre problematiche particolari (a parte il pendio giusto sopra Tsa de Flassin). Lunghezza e dislivello, però, fan sì che questo non sia l’itinerario giusto per la tua prima uscita con le ciaspole.
Se te lo stai chiedendo, sì: abbiamo mangiato il paninetto a Tsa de Flassin, e con il sole in faccia ne proprio valsa la pena!
Aspetta: un ultimo consiglio!
Una volta che sei all’auto e ti sei tolto sci o ciaspole e cambiato scarponi, vai in cerca del Nouveau Foyer, il punto ristoro del Centro Fondo di Flassin. Si trova al secondo piano dell’edificio principale (noi abbiamo trovato l’ingresso poco evidente, ma siamo stati qui quasi fuori stagione), e offre birre spettacolari e gelate (ricorda che, anche se non sembra, dopo le attività invernali è importante idratarsi), cucina abbondante, e delle belle foto tradizionali e non banali, in bianco e nero, appese alle pareti.
Ciaspole e skialp al Col de Flassin: dati tecnici in breve
⛰️ Dove siamo | Alpi Pennine, Valle del Gran San Bernardo, presso i parcheggi della pista di fondo di Flassin |
📍 Partenza da | Parcheggio degli impianti di fondo di Flassin (1280 mslm) |
🏅 Arrivo | Col de Flassin (2250 mslm) |
📐 Dislivello | Poco meno di 1000 metri |
📏 Lunghezza | 10,3 km salita e discesa fino alla Tsa de Flassin |
⏱️ Tempo | 5 ore |
😅 Difficoltà | Difficile (più per lunghezza e dislivello) |
💧 Acqua | No |
🗺️ Cartografia | L’Escursionista 1:25.000 n. 6 – Valle del Gran San Bernardo, Ollomont (se non ce l’hai puoi comprarla qui) |
🛰️ Traccia GPS | Sì. La traccia prosegue in direzione del colle tra Mont Flassin e Testa di Cordellaz. |
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