I rifugi della Valle d’Aosta non hanno bisogno di presentazione. Sono accoglienti, sono la birra dopo un’impresa alpinistica o un lauto pranzo davanti ad un bel panorama perché… beh, perché sì. Sono la meta di una gita, o il punto d’appoggio intermedio di una traversata. Questi sono i rifugi della Valle d’Aosta che ci sono piaciuti di più in questi anni di scarpinate per monti, e di ognuno ti raccontiamo come arrivarci… e il carattere che ha!

torte al Rifugio Benevolo

Come arrivare (e come comportarsi) in rifugio

Ultimamente se ne leggono di tutti i colori: chi pensa che il rifugio debba offrire un menu stellato, a chi non capisce perché spesso l’acqua va usata con parsimonia.

A noi piace concentrarci invece sulla bellezza del rifugio alpino: l’ospitalità spesso d’altri tempi, la convivialità che si instaura con gli altri ospiti – con i quali magari condividi la meta del giorno dopo – la miniera di informazioni (spesso aggiornate in tempo reale) che i rifugisti mettono a disposizione di chi vuole esplorare i dintorni o salire le cime.

Abbiamo dedicato un articolo al “galateo” in rifugio. Ci trovi tutto quello che devi sapere per affrontare la tua prima notte in rifugio.

E adesso, via alla lista dei rifugi valdostani!

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Rifugi in Valle del Lys

Rifugio Ospizio Sottile: l’ospizio più alto d’Europa

Ok, tecnicamente è registrato sotto la provincia di Vercelli, ed è quindi un modo strano per iniziare questa lista. Noi però ci siamo saliti da Gressoney, dato che si trova sullo spartiacque tra Piemonte e Valle d’Aosta… e la sua storia lo conferma.

Antichissimo, è stato punto d’appoggio lungo la storica Grande Strada d’Aosta, tracciato che in inverno vantava condizioni proibitive. Oltre a questo, è stato osservatorio meterologico. Il nostro ricordo? La lavagnetta che recitava la presenza, nel menu del giorno, di trippa e zuppa di castagne e un giro ad anello davvero bellissimo.

Qui l’articolo su come arrivare all’Ospizio Sottile.

Trekking al Rifugio Ospizio Sottile in breve:

Da dove partire: Gressoney-Saint-Jean (1390 mslm)

Quota di arrivo: 2480 mslm

Dislivello: 1090 metri

Difficoltà: media

Posso fare un anello? Sì, lo trovi descritto nel nostro articolo.

Rifugio Ospizio Sottile

Rifugio Quintino sella al Felik: la porta del Monte Rosa

È una delle vie d’accesso al massiccio del Monte Rosa. Ha una lunga storia (ha superato il secolo di vita) e una nuova anima ecosostenibile. Arrivare, e vedere le montagne innevate alle sue spalle, fa davvero effetto.

Qui l’articolo su come arrivare al Rifugio Quintino Sella.

Trekking al Rifugio Quintino sella al Felik in breve:

Da dove partire: Passo di Bettaforca (2672 mslm, si racciunge con gli impianti da Staffal)

Quota di arrivo: 3585 mslm

Dislivello: 800 metri

Difficoltà: difficile. Ci sono alcuni punti esposti: attrezzati, certo, ma possono spaventare non ne hai esperienza. In più, siamo sopra i tremila metri.

Posso fare un anello? No.

Rifugio Quintino Sella al Felik

Rifugi in Valpelline

Rifugio Prarayer: tra i colori incredibili di Place Moulin

Punto di arrivo della più classica delle passeggiate facili in Valle d’Aosta – l’escursione lungo il Lago di Place Moulin – il Rifugio Prarayer è un gioiellino in posizione strepitosa, a metà strada com’è tra l’azzurro irreale del lago, e il bianco dei ghiacciai sospesi alle sue spalle. Imperdibili i muffin al cioccolato!

Qui l’articolo sull’itinerario di Place Moulin e del Rifugio Prarayer.

Escursione al Rifugio Prarayer in breve:

Da dove partire: diga di Place Moulin (1980 mslm)

Quota di arrivo: 2005 mslm

Dislivello: 60 metri complessivi

Difficoltà: facile

Posso fare un anello? Sì, lo trovi nell’articolo.

Rifugio Prarayer

Rifugio Nacamuli

Nido d’aquila d’altri tempi nascosto alla fine di un vallone glaciale di bellezza notevole, il Rifugio Nacamuli ci ha sorpresi per la genuinità: le camerate, le vecchie riviste da spiluccare attendendo la cena, le informazioni stringate ma essenziali sulle cime circostanti. Prima sveglia alle 3 e mezza per chi partiva verso l’Eveque, più tranquilla per noi che saremmo saliti a vedere il panorama dal Col Collon (il vecchio nome del Rifugio Nacamuli).

Qui trovi l’articolo sul Rifugio Nacamuli e Col Collon.

Escursione al Rifugio Nacamuli in breve

Da dove partire: diga di Place Moulin (1980 mslm)

Quota di arrivo: 2828 mslm

Dislivello: 848 metri

Difficoltà: Difficile (ma solo per la lunghezza)

Posso fare un anello? Ni: leggi la relazione dell’articolo linkato sopra per tutte le info!

Rifugio Nacamuli

Rifugio Crête Sèche

Il primo rifugio che abbiamo scoperto in Valpelline, e che ci ha accolti in una giornata di vento impossibile con una buona pasta e una stufa calda, sulla quale stavano a sciogliersi due pentoloni di neve. Il Crête Sèche è “roba” da scialpinisti in primavera, e meta per una bella escursione in estate.

L’Alpe Berrier che si incrocia salendo inoltre è davvero splendida!

Qui trovi l’articolo sul Crête Sèche.

Escursione al Rifugio Crete Seche in breve:

Da dove partire: località Moulin, Bionaz (1580 mslm)

Quota di arrivo: 2389 mslm

Dislivello: 810 metri

Difficoltà: Medio

Posso fare un anello? Sì, passando per la splendida Alpe Berrier.

Rifugio Crête Sèche

Rifugi in Val di Rhêmes

Rifugio Benevolo

Con la mole della Granta Parei alle spalle, una piacevole camminata tutta verde e cascate per raggiungerlo, e la promessa di grandi esplorazioni verso le creste di confine con la Francia, il Rifugio Benevolo ci ha fatti innamorare della Val di Rhêmes. A proposito: non arrivare qui senza l’intenzione di proseguire verso il Lago di Goletta e, se hai gambe, verso la spettacolare Becca di Traversière.

Qui trovi l’articolo sul Rifugio Benevolo.

Escursione al Rifugio Benevolo in breve:

Da dove partire: Thumel (1879 mslm)

Quota di arrivo: 2285 mslm

Dislivello: 406 metri

Difficoltà: Facile

Posso fare un anello? No

Rifugio Benevolo in Val di Rhemes

Rifugi nella Valle Centrale

Rifugio Mont Fallère e museo a cielo aperto

Non bastasse l’impatto della conca nella quale sorge – dominata dai monti Vertosan e Fallère – e gli splendidi laghi in zona, raggiungibili con facile camminate extra; non bastasse l’accoglienza del rifugio… è il museo a cielo aperto che ti trovi ad attraversare (letteralmente) salendo al Mont Fallère a rendere questo rifugio una perla rara.

Non ti spoileriamo niente, qui. Puoi però leggere l’articolo sul Rifugio Mont Fallère.

Escursione al Rifugio Mont Fallère in breve:

Da dove partire: Vetan (1780 mslm)

Quota di arrivo: 2388 mslm

Dislivello: poco più di 600 metri

Difficoltà: Facile

Posso fare un anello? Sì (te lo raccontiamo nell’articolo)

il Rifugio Mont Fallère