Amiamo il trekking, l’outdoor, l’escursionismo e tutto ciò che ha a che fare con la possibilità di stare all’aria aperta e scoprire il mondo con i piedi e, se parliamo di trekking, la Patagonia è una dei luoghi da sogno dell’escursionismo mondiale. MA! Prima di partire potresti aver bisogno di questi consigli testati da due che hanno potuto viaggiare in Patagonia per 8 mesi.
Viaggio di trekking in Patagonia
Per chi viaggia in Patagonia il trekking è un obbligo. Mi spiego meglio: questa destinazione è diventata super popolare, specie negli ultimi anni dopo che alcune riviste l’hanno messa nella top 5 dei luoghi da visitare e dopo che Instagram ha contribuito a far girare milioni di video.
Tuttavia, almeno secondo me, la Patagonia non è una meta per tutti.
Un viaggio in Patagonia significa vento, freddo (in estate raramente potrai stare in maniche corte) ed escursioni molto, molto lunghe. Se una di queste tre cose non fa per te, forse riconsidererei l’idea del viaggio. Non voglio scoraggiarti, ma ho visto molti turisti intraprendere questo viaggio perché è un must e poi non aver voglia di uscire dal bus per via del clima.
Se invece stai cercando un viaggio di trekking, la Patagonia è un sogno ad occhi aperti. Picchi vertiginosi che sembrano uscire da un quadro impressionistico, laghi color blu cobalto, morbidi ghiacciai di panna montata, frastagliati iceberg e contrasti che rendono lo scenario impressionante ad ogni passo.
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Più di 70 escursioni (facili, medie e difficili) in Patagonia, con tracce GPX da scaricare, foto a colori per aiutarti a scegliere, dati tecnici, mappe riassuntive, varianti, indicazioni per raggiungere l’attacco dei sentieri senza auto, approfondimenti e tantissimi consigli.
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Ad ogni livello di escursionista il suo itinerario
In questa guida mi riferirò spesso ai livelli di trekking: un conto è una passeggiata di un paio d’ore, un altro è un trekking di più giorni con lo zaino sulle spalle e un altro ancora è un’escursione di 8 ore. Nessuna paura: in Patagonia ci sono possibilità per tutti, basta saper scegliere.
Livello di trekking base
Se non sei esperto, ma non ti dispiace fare un paio d’ore di camminata, potrai comunque fare molte escursioni in Patagonia. Nelle principali località ci sono infatti camminate bellissime che si possono intraprendere per arrivare ai famigerati miradores, i punti panoramici; solitamente questi non sono la meta finale dei trekking, ma offrono viste davvero superlative, la soddisfazione di arrivare, e luoghi bellissimi nei quali condividere un mate.
Tendenzialmente può non esserti necessaria una guida, ma se vuoi spingerti un po’ oltre le tue capacità ed affrontare le escursioni più iconiche, avere una guida escursionistica che ti accompagni è un’ottima scelta.
Livello di trekking medio – alto
Se hai esperienza di trekking e non ti spaventa la fatica, qui avrai pane per i tuoi denti. Sappi che i trekking per raggiungere i punti più iconici della Patagonia si aggirano attorno ai 20 km di lunghezza, quindi ti consiglio di allenarti un po’ prima di arrivare così da soffrire meno. Il dislivello invece, rispetto agli standard delle nostre Alpi, è solitamente più contenuto; raramente si superano i 1000 metri.
Livello di trekking esperto
The sky is the limit! Non serve che te lo diciamo noi, l’unico consiglio che ti do è che, se viaggi in alta stagione, i posti nei campeggi si esauriscono anche con molti mesi di anticipo. Prenditi per tempo.
Le principali località di trekking in Patagonia
Quelle che seguono sono le principali località patagoniche nelle quali fare escursioni e trekking. Escludo dalla lista alcune località molto famose, ma nelle quali – insospettabilmente – ci sono pochissimi sentieri per camminare. Un esempio su tutti? El Calafate. “Ma come? Non è vicina al Perito Moreno e circondata da montagne?” Sì, peccato che tutte siano di proprietà delle estancias, le quali organizzano tour privati… esclusivamente in 4×4.
Troverai però anche alcune mete insospettabili, questa volta in senso positivo, che, nonostante non abbiano la nomea di località per escursioni, offrono letteralmente milioni di possibilità, come Ushuaia.
La lista è rigorosamente in ordine geografico nord-sud (non posso scegliere!). Le destinazioni più famose sono sicuramente Torres del Paine in Cile e El Chalten in Argentina, ma ti assicuro che anche le altre destinazioni non hanno nulla da invidiare.
Pucon (Cile)
Iniziamo con quella che viene definita geograficamente “la porta della Patagonia”: Pucon è letteralmente adagiata sotto ad un vulcano (meta imperdibile per chi ha un buon allenamento) ed è incredibile per via delle araucarie che la circondano. Ti sembrerà di camminare nel giurassico.
Livello di trekking: medio.
San Martin de los Andes (Argentina)
San Martin de los Andes è adagiata sulla riva del Lago Lacar ed è attorniata da montagne. La destinazione è molto più popolare in inverno per lo sci, ma anche in estate ci sono molte escursioni interessanti da percorrere.
Livello di trekking: tutti i tipi di escursioni.
Qui trovi la guida a San Martin de los Andes
San Carlos de Bariloche (Argentina)
Bariloche è una città dal feeling svizzero che lega alla perfezione montagne e laghi, in un connubio dagli intenti ben chiari: in montagna si va per rifugi, al lago si descansa (al massimo dopo qualche pagaiata) e si beve birra artigianale. La natura verdissima e i laghi enormi la rendono incredibilmente bella e molto popolare tra i sudamericani, mentre è ancora quasi sconosciuta dagli italiani… nn riusciamo a spiegarci il motivo.
Livello di trekking: tutti i tipi di escursioni.
El Bolson (Argentina)
El Bolson è hippie ed economica e vanta ben 14 rifugi montani, uno più bello dell’altro, e un bosco interrotto solo da fiumi dal colore turchese. Direi che è tanta roba, no? Sappi inoltre che qui il clima consente notti di campeggio con stellate incantevoli.
Livello di trekking: medio-alto. Tutti gli itinerari più belli sono lunghi, implicano una notte in tenda o rifugio e presentano un buon dislivello, per cui se non hai già sufficiente esperienza potresti non riuscire a goderti la meta.
Puerto Varas (Cile)
C’è il lago, ci sono i vulcani (il Vulcano Osorno è di una bellezza sconvolgente) e ci sono valli nelle quali perdersi. Oltre ad alcuni parchi stre-pi-to-si, ti segnalo la Valle di Cochamò che, anno dopo anno, attira sempre più scalatori da tutto il mondo. Il suo granito fa sì che sia soprannominata “la Yosemite del Sud America”.
Livello di trekking: tutti i tipi di escursioni.
El Chalten (Argentina)
Al El Chalten ci sono due escursioni obbligatorie (quella alla base del Fitz Roy e quella alla base del Cerro Torre), ma dal paese ne partono a decine di altrettanto spettacolari (e tutte gratuite). D’altronde questa è considerata una delle “patrie dell’alpinismo” e ti assicuro: non saremmo mai voluti andare via.
Livello di trekking: tutti i tipi di escursioni, anche se le due più famose sono decisamente lunghe e faticose.
Parco Nazionale delle Torres del Paine (Cile)
Nel Parco Nazionale delle Torres del Paine (Puerto Natales è la città di riferimento) si cammina restando a bocca aperta tutto il tempo. Puoi fare il W Trek (3-5 giorni) o l’O Trek (8-12 giorni), salire alla Laguna de Los Tres, alla base delle Torres del Paine (tutta la giornata) oppure goderti semplicemente il Parco “da fuori”, girando in auto o in bus; la vista è comunque incredibile.
Livello di trekking: medio-alto. I trekking più belli sono lunghi (sempre attorno ai 20 km), ma puoi goderti il parco anche in auto o in barca, vale comunque la pena visitarlo.
Ushuaia (Argentina)
Menzione d’onore per Ushuaia, ultima non perché è la più a sud ma perché è insospettabile: in un mese non ci siamo neanche avvicinati a esaurire il mondo di escursioni, tutte gratuite e raggiungibili con i mezzi.
Se ti piacciono i ghiacciai, i laghi e la vegetazione super rigogliosa e se puoi sopportare un po’ di fango e il classico “tempo bipolare” dell’isola, Ushuaia è un paradiso.
Livello di trekking: tutti i tipi di escursioni.
Migliori trekking in Patagonia
Prima di partire non riuscivo a capire se in Patagonia esistesse altro oltre ai 3-4 sentieri che si vedono in tutti blog. Dopo più di sette mesi di viaggio, mi rendo conto di quanto questa mia preoccupazione fosse assurda, ma ti posso assicurare che, anche in loco, non è stato per nulla semplice reperire le informazioni.
Per questo motivo abbiamo scritto la guida TREKKING IN PATAGONIA, con più di 70 escursioni incredibili che abbiamo scoperto.
I trekking più famosi sono:
W Trek
Dove: Parco Nazionale delle Torres del Paine, Puerto Natales, Cile
Info: comprende anche la salita alla Laguna de Los Tres
Durata: dai 3 (solo persone davvero molto allenate) ai 6 giorni
Impregno fisico: alto, in quanto c’è da prevedere anche il campeggio
Difficoltà tecniche: nessuna
Costo: biglietto di ingresso al parco + campeggi
Laguna Base Torres del Paine
Dove: Parco Nazionale delle Torres del Paine, Puerto Natales, Cile
Durata: in giornata (ma è possibile dividerlo in due giorni pernottando in rifugio)
Impregno fisico: alto
Difficoltà tecniche: nessuna
Costo: biglietto di ingresso al parco + eventualmente campeggio per chi decide di spezzare la gita in più giorni
Laguna de los Tres, Base Cerro Fitz Roy
Dove: El Chalten, Argentina
Durata: in giornata (ma è possibile dividerlo in due giorni pernottando con la propria tenda in un posto campeggio gratuito)
Impregno fisico: alto
Difficoltà tecniche: nessuna
Costo: gratuito
Base Cerro Torre
Dove: El Chalten, Argentina
Durata: in giornata
Impregno fisico: alto (un po’ meno impegnativo del precedente, ma comunque molto lungo)
Difficoltà tecniche: nessuna
Costo: gratuito
Ghiacciaio Perito Moreno
Dove: El Calafate, Argentina
Info: è possibile salire sul ghiacciaio solo con le guide. Puoi scegliere tra due trekking: Big Ice (il più completo e impegnativo) e Mini-Trekking (una passeggiata adatta quasi a tutti).
Durata: in giornata
Impregno fisico: medio-alto a seconda del trekking scelto
Difficoltà tecniche: nessuna perché sono assorbite dalla guida
Costo: alto, dai 100€ in su a persona.
Se non vuoi affrontare questa spesa, puoi comunque percorrere le passerelle panoramiche.
Laguna Esmeralda
Dove: Ushuaia, Argentina
Durata: in giornata
Impregno fisico: medio-basso
Difficoltà tecniche: nessuna
Costo: gratuito
Quanto costa fare trekking in Patagonia?
Qui la risposta è solo una: dipende. Ci sono percorsi molto costosi e sentieri bellissimi completamente gratuiti. L’avrai visto anche tu nella tabella qui sopra: fare il W Trek richiede un impegno economico non indifferente se si somma il costo dell’ingresso al Parco al pernottamento nei rifugi, mentre altri percorsi altrettanto iconici sono gratuiti.
Tendenzialmente fare trekking in Cile è più caro che in Argentina e quasi tutti i Parchi Nazionali sono a pagamento, ma anche qui: alcuni costano 2-3 euro, altri quasi 50€. Per questo motivo è impossibile fare una media: tutto dipende dai percorsi che sceglierai di fare.
Nonostante per noi sia inusuale pagare per poter accedere ad un sentiero, di buono c’è che troverai servizi igienici (all’inizio, nei rifugi e alle volte anche nel mezzo del percorso) e sentieri ottimamente segnalati.
Nota che ci sono molti sentieri in Patagonia che attraversano estancias private o terreni mapuche. In entrambi questi casi i proprietari spesso fanno pagare un ingresso.
Come raggiungere l’inizio dei sentieri di trekking in Patagonia?
Quasi tutti i sentieri sono raggiungibili con i mezzi pubblici. Non nego che spesso è stato decisamente complicato capire come fare (spesso non lo sanno neanche i local). Per questo, nella guida TREKKING IN PATAGONIA (disponibile in formato ebook o cartaceo) abbiamo inserito anche queste indicazioni.
Campeggio e bivacco in Patagonia
In Patagonia il “bivacco notturno” non è conosciuto e spesso è espressamente vietato. Con questo intendo che non puoi mettere la tenda dove vuoi, neanche solo per il tempo della notte, come invece è tollerato in gran parte d’Italia.
Ci sono però tantissimi campeggi; inoltre molti rifugi ti consentiranno di campeggiare. La Patagonia è un’ottima destinazione per chi vuole dormire sotto alle stelle.
Alcune info per il campeggio in montagna in Patagonia:
- i posti nei quali si può mettere la tenda sono normalmente indicati attorno ai rifugi nelle apposite aree campeggio;
- lo ripeto, non è consentito campeggiare o bivaccare fuori da queste aree;
- Salvo alcuni casi clamorosi come Torres del Paine, il costo per una notte in tenda varia dai 3 ai 10 euro a persona;
- le aree spesso sono dotate di servizi igienici di base e a volte anche di docce;
- in molti dei rifugi sono presenti delle aree apposite per il “fogon” (per fare fuoco e scaldarsi), per pulire i piatti e alcuni consentono di cucinare anche all’interno del rifugio; non mancano i comedor, locali nei quali consumare il proprio cibo.
Sempre! Sempre! Sempre! LEAVE NO TRACE! Mi raccomando.
Assicurazione di viaggio per trekking in Patagonia
Non sarei MAI partita per la Patagonia senza un’ottima assicurazione di viaggio. Dopo essermi sciroppata decine di condizioni di polizza, ho scelto Heymondo: rapporto qualità/prezzo imbattibile, ottime garanzie espandibili come più ti serve, e una bella attenzione alle attività outdoor.
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Attrezzatura per trekking in Patagonia
Come vestirsi? Cosa portare? Quale zaino avere per un trekking in Patagonia? Esattamente quello che usi in Italia, a patto che sia di buona qualità.
Il mio consiglio è quello di vestirti a strati, sempre, perché il tempo può essere davvero instabile, e di investire un po’ di budget nell’acquisto di un buon guscio antivento e antipioggia perché può fare davvero la differenza.
Vediamo i miei 4 indispensabili:
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Zaino da trekking
Questo è il mio cavallo di battaglia: tutte le persone a cui l’ho consigliato sono rimaste super soddisfatte. Se sei donna questo è semplicemente LO ZAINO. Osprey, e già ho detto molto (ma non tutti gli zaini di questo brand mi hanno soddisfatta allo stesso modo) raincover integrato, litraggio perfetto per trekking medio-difficili e multi-day-trek.
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Bastoncini da trekking
Se non li hai mai usati forse questo il momento di iniziare: ti consiglio questi bastoncini da trekking pieghevoli che, oltre ad essere super leggeri, si possono smontare e infilare direttamente nello zaino: perfetti per essere imbarcati senza problemi e affidabili per qualsiasi trekking.
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Guscio antipioggia-antivento
Qui il mio consiglio è di non scendere sotto le 15.000 colonne d’acqua e di avere un guscio con un buon cappuccio regolabile che sia in grado di stare al posto suo anche durante le folate di vento più cattive. Nonostante il prezzo decisamente economico, con questo mi sono trovata benissimo.
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Scarponi da trekking
E ovviamente un ottimo paio di scarponi da trekking con una buona suola. Io sono partita con questi, mentre Davide ha usato questi. Super approvati entrambi, ma li conoscevamo già bene: compagni fidati.
[/fusion_text]PS: a Ushuaia il fango è assicurato quindi le scarpe da trail non sono consigliate, mentre a El Chalten il clima è decisamente secco.
Attrezzatura per campeggio in Patagonia
Un consiglio: se non hai mai fatto un bivacco notturno prima, forse non è questo il momento di iniziare, o almeno non in autonomia. Il meteo in Patagonia può mettere a dura prova attrezzatura, fisico, esperienza e nervi, quindi ti consiglio un po’ di prudenza.
Veniamo all’attrezzatura: tecnico, performante, sicuro. Se hai già la tua attrezzatura fidata, fai un check di tutto prima di partire per non rischiare brutte sorprese.
Se invece sei alla ricerca di qualcosa di affidabile, ecco quello che abbiamo usato noi:
PS: se te lo stai chiedendo tutta l’attrezzatura da montagna (tenda, 2 sacchi a pelo, 2 materassini, 2 scarpe, fornelletto ad alcool, bastoncini da trekking) l’abbiamo imbarcati dentro al mitico zaino Kaikkialla di Davide.
Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti – copywriter (Silvia) e ghostwriter (Davide) – da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano, come la Patagonia.
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