Una premessa. La città è piccola, ma è un’ottima base per esplorare i dintorni, specie se questi “dintorni” si chiamano Dolomiti! Oggi ti raccontiamo cosa fare a Pieve di Cadore, sconfinando in alcuni paesi vicini per vivere una vacanza a 360°.

Noi proprio qui abbiamo trascorso due mesi e, ancora una volta, il Cadore ci ha lasciati a bocca aperta. Montagne strepitose, storia industriale, arte, cultura, rifugi mangerecci e un generico “stare bene”!

Ciao! Siamo Silvia e Davide, nomadi digitali in versione montanara. Entrambi liberi professionisti, da 4 anni abbiamo scelto di vivere tra le montagne, spostandoci di valle in valle. Sul blog e sui social raccontiamo le terre che ci ospitano (il Cadore è una di queste).
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Cosa fare a Pieve di Cadore

Fare aperitivo in Piazza Tiziano

Elegante e raffinata, la Piazza Tiziano, intitolata al celebre pittore, è uno splendido salotto cittadino racchiuso tra i palazzi più belli della città.

Purtroppo il Gran Caffè Tiziano, la storica caffetteria del 1821, è chiuso da anni, ma per un’aperitivo ti consigliamo xx e Osteria al Check.

Accanto alla Piazza Tiziano si trova il Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore, con la torre merlata con campana e la monumentale scalinata esterna.

Ti consiglio di controllare anche la pagina Instagram Sani-Festival: periodicamente organizzano eventi musicali con musiche e balli tradizionali davvero stupendi. Noi ci siamo pure lanciati nella quadriglia, ovviamente… con gli scarponi da trekking ai piedi, come si faceva una volta!

Se non sei in vena di aperitivo, ricorda che Cadore e Agordino sono tradizionalmente terre di gelatai.

Pieve di Cadore

Visitare la casa natale di Tiziano Vecellio

Pieve di Cadore è insolitamente nota per l’arte: proprio qui nacque Tiziano Vecellio, uno dei massimi esponenti del rinascimento italiano.

La “casa natale” è una tipica casa cadorina in pietra e legno, costruita nel Quattrocento, e disposta su due piani collegati da una bellissima scalinata in legno esterno. L’interno della casa è piuttosto spoglio, come doveva essere all’epoca: un grande focolare, alcune stanze rivestite in legno di cirmolo e degli splendidi soffitti a cassettoni.

Se si guarda attentamente infatti, al di là della prima impressione, è facile intuire come la casa richiami una vita agiata, sintomo di una famiglia benestante del tempo. Questa è forse la cosa più interessante, perché per il resto non ci sono opere dell’artista.

L’ingresso è a pagamento, ma il biglietto comprende anche la visita al Museo Archeologico.

casa Tiziano a Pieve di Cadore

Curiosare al Museo dell’Occhiale

Meno famoso, ma a mio parere, molto più interessante della casa di Tiziano, il Museo dell’Occhiale, racchiuso in un bell’edificio contemporaneo, racconta la storia che ha reso grande il Cadore nel mondo.

Il museo è moderno, super curato e decisamente curioso: noi siamo stati dentro un’ora, ma solo perché stava per chiudere, altrimenti ci avremmo dedicato volentieri più tempo. Super consigliato.

museo dell'occhiale di Pieve di Cadore

Visitare il Museo Archeologico Cadorino – MARC

Si trova all’interno del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore e vi sono reperti preromani e romani ritrovati nella zona dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Escursione al Forte Monte Ricco

Il Forte Monte Ricco si trova in cima ad una panoramica altura. Ti consigliamo di salire a piedi lasciando l’auto nel parcheggio di fronte al Museo dell’Occhiale (se ti serve sotto trovi la traccia GPS, ma le indicazioni sono evidenti). Sono circa 100 metri di dislivello per un chilometro che attraversa una bella faggeta secolare.

Il forte ha una storia travagliata: sorto sui resti di un castello del XII secolo, trasformato in avamposto militare sul finire dell’Ottocento, danneggiato durante la Grande Guerra, abbandonato durante la Seconda Guerra Mondiale e ora… finalmente restaurato!

Noi non siamo riusciti a vedere l’interno (viene aperto solo occasionalmente per mostre ed eventi).

Proseguendo oltre, ti consiglio di prendere la deviazione verso le Batterie di Artiglieria. Il complesso non è visitabile, ma attorno ci sono dei buffi “cannocchiali” per l’osservazione delle cime circostanti che valgono la deviazione.

Forte Montericco a Pieve di Cadore

Ammirare le Dolomiti del Cadore

Pieve di Cadore è chiamata anche “la porta delle Dolomiti” perché qui si aprono i complessi montuosi più spettacolari: dall’Antelao alle Marmarole, dal Sorapiss al Monte Rite, fino al Pelmo, ma la vista si perde tra le tantissime cime, i colli e i passi che i piedi non potranno mai esplorare… se non in una vita intera.

Dolomiti di centro Cadore

Camminare nel parco Roccolo con vista panoramica sul Lago di Centro Cadore

Il lago di Centro Cadore è uno dei laghi più grandi della valle cadorina. A Pieve è presente anche una spiaggia attrezzata, ma la visuale più bella per me si ha dal Parco del Roccolo, dove trovi una bellissima terrazza panoramica.

Nel parco inoltre è presente anche la Casa di Babbo Natale, con tanto di buca per le lettere: oltre alle tue richieste, ricordati il francobollo per la risposta!

Lago di centro Cadore

Una piacevole escursione (perfetta da fare con i bambini) può essere organizza così:
  • dal parcheggio del Museo dell’Occhiale sali, seguendo le indicazioni, per la comoda forestale che porta al Forte Monte Ricco,
  • segui la deviazione per le Batterie, e gioca con i cannocchiali per scoprire le cime di cui sopra,
  • torna sulla forestale, dove un sentieri – questo, più stretto – ti condurrà attraverso il parco Roccolo (è il “parco cittadino” di Pieve) e fino al punto panoramico sul Lago di Centro Cadore.
  • Da qui si può tornare sui propri passi, oppure rientrare per Pieve, dove magari fare aperitivo, oppure prendere un gelato – te l’abbiamo già detta quella cosa del gelato?

Questa è la traccia GPS.

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

Alta via numero 4 e numero 5 delle Dolomiti

Ok, forse non è una cosa che improvvisi cercando su google “Cosa fare a Pieve di Cadore”, ma non potevamo non citarla perché è proprio qui che termina l’Alta Via numero 4 delle Dolomiti, detta anche Alta Via di Paul Grohmann.

70 chilometri, sei giorni di cammino con partenza da Sesto in Pusteria. Il percorso attraversa alcuni dei complessi dolomitici più belli: Tre Cime di Lavaredo, Cadini di Misurina, Sorapiss e Antelao sono solo alcuni degli hot spot.

Lasciatelo dire da due che l’hanno percorsa: strepitosa!

Se ci stai facendo un pensierino… qui trovi il nostro racconto dell’Alta Via numero 4 delle Dolomiti da Sesto a Pieve di Cadore

PS: anche l’alta via numero 5, detta anche Alta Via di Tiziano, termina qui!

Silvia al Lago di Sorapis

Cosa fare nei dintorni di Pieve di Cadore

Pozzale di Cadore

La vicina Pozzale di Cadore sorprende con la sua Passeggiata Fotografica “Gente di Montagna”: un percorso tra fotografie di imponente grandezza che raccontano la storia della gente di montagna e di come questa si intrecci a quella delle tante altre genti di montagna del mondo.

Dall’estate 2023 è possibile anche scaricare un’app per ascoltare le fotografie prendere vita (qui trovi tutte le informazioni)!

Ti consigliamo di visitare anche l’antica segheria/mulino del Paese, al cui interno si tengono sempre delle splendide mostre temporanee.

Diga del Vajont

Scavalliamo in Friuli Venezia Giulia, ma per un ottimo motivo: visitare la Diga del Vajont è quasi un obbligo per comprendere la storia che ha colpito questa valle così duramente.

La visita dura circa un’ora, ma ti consiglio di prenotare con parecchi giorni di anticipo e di arrivare puntuale. Noi, prima di andare, abbiamo riguardato lo spettacolo di Marco Paolini dedicato al disastro del Vajont (si chiama Racconto del Vajont), te lo consiglio vivamente.

PS: puoi anche percorrere la Ferrata della Memoria, bellissima e commovente (e in certi punti un po’ atletica!).

Qui trovi un articolo con tutte le cose da vedere per visitare al meglio la Diga del Vajont e conoscere la storia. 

Diga Vajont

Rizzios

Minuscolo borgo storico situato tra Calalzo di Cadore e Pieve, merita una visita. Magari a piedi!

Qui puoi trovare la relazione dell’escursione ad anello di Centro Cadore

Rizzios

Cibiana di Cadore

Questo paese è una vera e propria pinacoteca a cielo aperto, in quanto ospita una sessantina di murales, dipinti sulle pareti delle vecchie case. Il tema è quello della vita in montagna: i dipinti raccontano la storia delle abitazioni che decorano, ma anche scene di vita quotidiana.

Cibiana di Cadore e i murales

Altri paesi da visitare nei dintorni

Pieve di Cadore è un punto strategico per raggiungere numerosi borghi e paesini caratteristici, noi ti consigliamo una visita a:

  • San Vito di Cadore, ai piedi dell’Antelao, con il piccolo centro, la storica pasticceria Fiori (krapfen obbligatori), la passeggiata lungo la ferrovia e il Lago Mosigo;
  • Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti con lo struscio e lo storico centro, ma anche con il bellissimo museo etnografico;
  • Auronzo di Cadore, con il suo bel centro e il lago;
  • Padola, in Comelico, una gemma con tantissime opportunità escursionistiche, fienili stupendi e gli stupendi troi decorati da sculture lignee e la bella Val Grande;
  • l’intera Val di Zoldo, con le splendide case a graticcio.

Ovviamente, non c’è angolo di questi abitati dai quali non parta un sentiero… escursionista, sei avvertito – puoi consultare la pagina delle escursioni in Veneto alla voce Cadore e Comelico per scoprire le nostre preferite.

Escursioni nei dintorni di Pieve di Cadore

Da qui partono alcune delle escursioni più belle delle Dolomiti Bellunesi. Per un primo, abbondante assaggio, ti consigliamo queste:

Per tutte le escursioni in Cadore ti consiglio di visitare questa pagina!

Dolomiti dal Monte Tranego

Dove mangiare

In Cadore c’è veramente l’imbarazzo della scelta per i posti dove mangiare, per cui ti consigliamo solo quelli che per noi sono imperdibili:

  • Snack al Check, una vera istituzione nei dintorni, venire in vacanza qui e non assaggiare uno (o più) dei loro panini squisiti è un vero peccato – a proposito, si pronuncia kek;
  • Agriturismo La Pausa, un vero e proprio agriturismo con prodotti fatti in casa, formaggi freschissimi e patatine fritte “vere” (da quanto che non ci capitava!);
  • Pizzeria al Gringo, pizza gourmet davvero ottima (in estate e nei weekend, obbligatorio prenotare con largo anticipo);
  • Panificio Pasticceria Marcon a Tai di Cadore, pizze ottime come i loro aperitivi, e tantissimi panificati davvero buoni.

pizzeria al Gringo