Sfatiamo un mito: inverno in montagna non significa solo sci. Sì, lo so che già stai pensando a canederli, sacher torte e cansunziei come alternativa, ma vuoi mettere l’appetito che viene dopo una bella ciaspolata sulla neve?
Le ciaspole che affondano nel soffice manto bianco, gli alberi carichi del peso della neve, le finestre dei rifugi illuminate, i camini accesi e quei sorrisi che si stampano sulle facce…
In Veneto ci sono tantissimi percorsi adatti per l’escursionismo invernale: da quelli da fare con tutta la famiglia ai trekking più impegnativi. La costante? Un panorama da fiaba!
Se sei alle prime armi ti consiglio di leggere questo articolo con tutto ciò che devi sapere per le tue prime ciaspolate: da come vestirti per le escursioni sulla neve a quali ciaspole, comprare passando per un po’ di utili consigli e qualche racconto.
Attenzione: dal 1° gennaio 2022 sono cambiate le regole per la dotazione di sicurezza obbligatoria per chi ciaspola.
Se invece sei più un tipo da libri, sappi che Davide ha scritto una guida: Escursioni con le ciaspole, 15 itinerari tra le montagne venete. È edita da Editoriale Programma, e la trovi in tutte le librerie (e su Amazon).
E adesso, via con le proposte!
Una premessa è necessaria: come vedrai a breve il Veneto è un posto incredibile per le ciaspole e noi siamo profondamente innamorati di questo sport, ma (ecco che arriva la fregatura): la montagna in inverno è un ambiente difficile, da non sottovalutare.
Tendiamo sempre a pensare alle ciaspolate come ad un’attività semplice, leggera e senza pericoli, ma non è così. Non voglio smorzare il tuo entusiasmo, bensì aiutarti a riflettere su alcune questioni prima di partire:
- valuta attentamente il meteo e il bollettino valanghe prima di ogni uscita (meglio ancora sarebbe controllare l’evoluzione dell’intera stagione, per comprendere al meglio i fenomeni che possono instaurarsi)
- scegli con accuratezza il percorso più adatto a te. Ce ne sono di ogni difficoltà, per ogni preparazione e per ogni condizione metereologica, ma ti consigliamo sempre di studiare la carta topografica prima di partire.
- ascolta il tuo corpo: la tua preparazione fisica, il tuo stato di idratazione, la stanchezza, il freddo sono solo alcune delle cose che devi tenere presente prima, durante e dopo l’escursione.
- dotati di artva, pala e sonda. Noi lo consigliamo a chiunque pratichi la montagna in inverno, ma a maggior ragione diventano indispensabili se scegli di uscire dai sentieri tracciati. Come ti dicevo, inoltre, da gennaio 2022 sono obbligatori se il bollettino valanghe indica un pericolo superiore a 2 e sussistono condizioni di rischio.
E adesso… armati di ciaspole che si parte!
L’Altopiano di Asiago – il paradiso delle morbide pendenze
Meglio ammetterlo subito: noi abbiamo un vero e proprio debole per l’Altopiano dei Sette Comuni. Pendenze morbide, giornate assolate e climi mai troppo rigidi… affondare gli scarponi in queste zone è semplicemente una meraviglia.
Non a caso le mettiamo al primo posto delle ciaspolate in Veneto, ma è anche uno dei posti prediletti anche da chi pratica sci di fondo e, osservando la carta topografica, non ti sarà difficile capirne il motivo.
Gli ambienti sempre diversi, la storia da riscoprire attraverso i resti della Grande Guerra, rifugi aperti tutto l’inverno e l’immancabile formaggio Asiago: serve altro?
Abbiamo già scritto un articolo con le descrizioni di quelle che per noi sono le ciaspolate più belle in Altopiano di Asiago. Troverai le seguenti escursioni con le ciaspole:
- Forte Campolongo
- Malga Pusterle
- Da Rifugio Larici a Cima Manderiolo
- Bocchetta Portule
- Forte e Rifugio Verena
E poi c’è la nostra nuova scoperta: la salita al Forte Lìsser da Enego. Consigliatissima!
Se però sei in zona e ti vuoi spingere oltre, puoi oltrepassare il confine regionale, raggiungere lo stupendo Passo Vezzena innevato, e da qui fare la ciaspolata che porta a Forte Vezzena. È leggermente più impegnativa, mi ti porterà al cospetto di un panorama incredibile. Stessa zona, ma più pigrizia? Parcheggia a Millegrobbe e ciaspola fino a Forte Campo Luserna: adorerai questa gita.
Un altro altopiano? La Lessinia, ovvio!
Pendenze mai proibitive, un paesaggio fatto di morbide curve innevate, piste che ti conducono ovunque, e la possibilità di lanciare lo sguardo in tutte le direzioni. La Lessinia, per i ciaspolatori, è un paradiso. Ma lo è anche per gli sciatori da fondo, e per chi fa snowkyte… insomma, è un paradiso e basta!
A due passi da Verona, ti consigliamo l’abbinata Lessinia e ciaspole anche se sei alle primissime armi. Il nostro giro preferito? L’anello San Giorgio – Monte Tomba e Sparavieri. Guarda il video: panorami incredibili, davvero a portata di mano!
Le Dolomiti – gli iconici panorami da sogno
Qui ci giochiamo il pezzo forte: le Dolomiti Venete sono in termini di panorama quanto di più magico si possa desiderare. Lasciamo agli altri le piste da sci affollate (forse in realtà non in questo 2020) e le vie dello struscio per addentrarci attraverso un dedalo di percorsi strepitosi lungo i quali affondare le ciaspole.
Davvero non c’è che l’imbarazzo della scelta. Una ciaspolata che termini in rifugio, seguita da un ritorno in slittino? C’è. Un percorso al cospetto dei grandi giganti di roccia? C’è. Una gita che arrivi ad un museo a 2180 mslm? Certo che c’è!
Ti proponiamo alcune delle nostre ciaspolate preferite divise per difficoltà:
Ciaspolate facili nelle Dolomiti
- Ciaspolata al Monte Rite. Ti avviso: il panorama non è per deboli di cuore. Un percorso adatto a tutti per arrivare su quella che, a nostro avviso, è la terrazza più bella su tutte le Dolomiti. In un solo sguardo avrai davanti a te il Civetta, il Pelmo, l’Antelao il Sorapis, le Tofane e le altre grandiose cime dolomitiche.
Ma non solo… in cima ad aspettarti c’è anche il Messner Mountain Museum e la raffinata cucina del Rifugio Dolomites (informati che sia aperto, in quanto sul Rite .
Dislivello: 650 metri
Tempo: 1 ora e mezza per la salita - Il classico giro delle Tre Cime di Lavaredo. Forse il percorso più famoso dell’intero gruppo delle Dolomiti. La ciaspolata inizia nei pressi del Lago di Antorno e si dirige verso il Rifugio Auronzo immergendosi in un ambiente tra i più suggestivi. Unico neo è che nei weekend risulta, per i nostri gusti, oltremodo affollato. Un consiglio: se le condizioni della neve e il meteo lo consentono, puoi spingerti fino a Forcella Lavaredo, e avere una vista su Rifugio Locatelli, Tre Cime e Torre di Toblin.
Dislivello: 440 metri
Tempo: 2 ore per la salita all’Auronzo - Dal Lago di Misurina al Rifugio Col de Varda oppure al Rifugio Città di Carpi. Una lunga forestale che si dipana tra gli abeti di un meraviglioso bosco. Un bivio ti permette di scegliere tra la salita al Col de Varda (l’escursione è molto più breve) o di continuare lungo il versante meridionale dei Cadini di Misurina: il panorama si apre quando arrivi al Rifugio Città di Carpi, con i Cadini che esplodono sullo sfondo in tutta la loro maestosità.
Dislivello: 400 metri
Tempo: 3 ore la salita fino al Città di Carpi; 1 e mezza se preferisci arrivare al Col de Varda
Ciaspolate medie e difficili nelle Dolomiti
- Ciaspolata al Lago ghiacciato Federa. Il percorso inizia da Cortina nei pressi della Località Campo di Sotto attraverso la forestale 432 fino a Malga Federa. La visuale sul Becco di Mezzodì e la Croda da Lago è spettacolare. Il sentiero procede fino al Rifugio Palmieri con il bellissimo lago Federa che, a seconda della stagione, si può ammirare ghiacciato o addirittura completamente sommerso dalla neve. Splendida la vista su tutta la conca ampezzana.
Dislivello: 850 metri
Tempo: 2 ore e mezza la salita - Gita con le ciaspole al cospetto del Pelmo in Val Zoldana. Già percorrere la Val di Zoldo, con i tradizionali tabià in legno, è sufficiente per immergerti nella magia della montagna. Ma è la sagoma del Pelmo a togliere davvero il fiato. Il percorso inizia da Zoppè di Cadore, da dove prendi dapprima il sentiero 456 (è la strada). Da qui prendi la deviazione sulla sinistra per tabià Belvedere (sentiero 493) che diventa poi il sentiero 471. Arriverai al Rifugio Venezia: ecco il Caregon del Padreterno in tutta la sua grandiosità.
Dislivello: 500 metri
Tempo: 2 ore e mezza la salita. - Escursione con le ciaspole ai massi erranti del Mondeval. Se non conosci Mondeval, devi rimediare assolutamente: si tratta di uno dei più bei luoghi del Veneto. Si tratta di morbide distese di prati dai quali si innalzano gli isolati massi erratici. In inverno, Mondeval diventa un angolo di montagna decisamente suggestivo. Ci sono diversi modi per raggiungere Mondeval, ma la partenza ideale è da sotto Passo Giau, in corrispondenza delle ex miniere. Da qui il sentiero (poi 436) ti guiderà a destinazione.
Dislivello: 350 metri
Tempo: 2 ore la salita - Ciaspolata alla Forcella della Neve sui Cadini di Misurina. La gita inizia nei pressi del campeggio del bellissimo Lago di Misurina: si supera la vecchia pista da sci per addentrarsi nell’ampia valle Ciadin de la Neve. Torrioni, pinnacoli e guglie svettano sull’ambiente luciferino tipico dei Cadini di Misurina.
Dislivello: 700 metri,
Tempo: circa 3 ore la salita.
Le Vette Feltrine – il silenzio della neve
Ci sono luoghi che colpiscono per i loro suoni, altri per i loro silenzi. Decisamente lontane dall’industria dello sci, le Vette Feltrine oggi resistono ancora immacolate.
Siamo nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, e non sono montagne che scherzano!
I dislivelli sono sempre impegnativi, così come l’obbligatorio bicchiere di vino rosso a fine gita. Se non hai confidenza con l’ambiente innevato è probabile che queste escursioni non facciano per te. Ma appena avrai un po’ di esperienza, beh: invidio il fatto che potrai scoprire per la prima volta dei luoghi di una bellezza non comune.
- Ciaspolata ai Piani Eterni e Malga Erera. Luogo del cuore per bellezza, fascino incontaminato e storie di genuino amore per queste montagne. Attenzione: non è un percorso adatto a tutti, stiamo parlando infatti di poco più di 1000 metri da fare con le ciaspole. In cambio, hai un panorama su un altopiano unico, che ovattato dalla neve diventa ancora più straordinario.
Dislivello: 1000 metri
Tempo: a seconda dell’innevamento la salita può richiedere dalle 3 alle 4 ore - Escursione sulla neve al Feltre-Bodo. Qui si gioca duro (infatti è una delle escursioni preferite da Davide). Dislivello impegnativo, ambiente silenzioso e isolato, un paio di passaggi non proprio facili (obbligatorio avere con sé anche i ramponi quando ghiaccia). Ma quando ti si apre la conca di Cimonega è già un primo colpo al cuore… e quando arrivi ai bivacchi, resti senza parole.
Dislivello: 1300 metri
Tempo: 8 ore il giro completo
Prealpi vicentine – tra storia e neve
Le vette delle Prealpi vicentine sono teatro di importanti eventi bellici della Prima guerra mondiale. Tra tutte le ciaspolate che si possono fare in Veneto, camminare tra queste cima significa immergersi in un percorso panoramico che non può scindere dalla storia di questi luoghi.
L’unica controindicazione è che essendo elevazioni tipicamente modeste (si parte quasi sempre sotto i 1000 mt) spesso i primi tornanti si percorrono a piedi: le ciaspole si indossano solo quando la neve diventa più abbondante.
Ciaspolata al Monte Novegno
Una delle mie preferite è la ciaspolata al Monte Novegno, dalla cui cima si può godere della vista su Pasubio, Cornetto, Sumano, Priaforà. Nelle giornate più terse lo sguardo può spingersi fino alle lontanissime creste appenniniche.
La cosa davvero sorprendete però è che nei pressi della sommità ci si addentra in un piccolo altopiano denominato “busa” per la sua forma ad anello. Inutile dirlo, ma questo luogo sembra fatto per perdersi lungo i suoi morbidi pendii con le ciaspole, curiosando tra le malghe dai tetti innevati.
Per la ciaspolata puoi seguire la descrizione che trovi nell’articolo del trekking al Monte Novegno: il percorso è lo stesso.
Dislivello: 750 metri
Tempo: 2 ore e mezza la salita
Ciaspolare sul Grappa – la memoria della Guerra
Per arrivare sul Grappa ci sono almeno un milione di percorsi e tutti incantevoli.
Io ti consiglio di lasciare l’auto nei pressi della Baita Monte Asolone e di seguire il sentiero 970 fino alla dorsale del Monte Coston da dove dovrai deviare verso destra lungo il sentiero 920 con morbida e regolare salita verso il Monte Grappa e il suo spettacolare Ossario. Vedere il Sacrario Monumentale con la neve e i riflessi delle nebbie che si dissolvono nel sole è, possibilmente, ancora più suggestivo.
Se hai ancora gambe puoi tornare sui tuoi passi fino al bivio con il sentiero 970 e proseguire sempre in cresta lungo il sentiero 920 verso la splendida cima del Monte Asolone.
Dislivello: circa 700 metri
Tempo: 2 ore circa la salita alla cima di Monte Grappa
Una raccomandazione: l’ossario del Monte Grappa è un luogo sacro, comportati con il rispetto che si addice a questo posto.
Le Piccole Dolomiti – la natura incontaminata
Le Piccole Dolomiti, a discapito del nome, non sempre montagne facili – tutt’altro: alcuni percorsi classici diventano in inverno quasi inaccessibili, appannaggio degli scialpinisti e vajisti più esperti. Questo non toglie che, scelti bene, alcuni sentieri possano rivelarsi delle vere sorprese per i ciaspolatori.
- Una delle destinazioni classiche è il Rifugio Campogrosso, dal quale partono molti sentieri facili, perfetti per passeggiare con le ciaspole in un ambiente affascinante e mai difficile.
- Ciaspolata sul Carega. Te lo dico subito: non è da tutti arrivare al Rifugio Fraccaroli, sulla vetta del Carega, in ciaspole: il dislivello è impegnativo, le distanze pure. Puoi però raggiungere il rifugio Revolto, e da qui inforcare le ciaspole. L’ambiente merita, e se le condizioni della neve lo permettono, puoi raggiungere lo Scalorbi. Sarà come arrivare su un altro pianeta.
Dislivello: 450 metri fino allo Scalorbi
Tempi: 3 ore per la salita
Ti possono essere utili per le tue ciaspolate in Veneto
Ciaspole vuol dire inverno, inverno vuol dire… freddo! Beh, non sempre, certo… ma conviene essere preparati. Vestiti caldi, giacca impermeabile, guanti e cappello, bastoncini da trekking e (ovviamente) ciaspole di buon livello sono solo alcuni degli accessori fondamentali.
Ah… prima di partire per le tue esplorazioni leggi l’articolo su tutto ciò che devi sapere sulle ciaspolate!
5 Torri? Forse Come di lavaredo?
Questa era proprio una bella svista! Grazie mille per la segnalazione e per essere passato! Buon anno :)
Ciao Silvia :) grazie per questa bella guida!!
Volevo chiederti maggiori informazioni a riguardo di questa parentesi ” Una ciaspolata che termini in rifugio, seguita da un ritorno in slittino? C’è.” : dove possiamo trovare questa possibilità rimanendo in veneto???
Grazie mille
Ciao Enrico, sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto!
Per la slittinata ti consiglio due percorsi:
– Malga Federa con la bellissima vista sul Lago Federa e la Croda da Lago
– Rifugio Dibona
Entrambi in zona Cortina, ti consiglio di chiamare per capire la disponibilità (anche in virtù del momento storico attuale!)
Buona gita e facci sapere come va!