La premessa è necessaria: il kit di pronto soccorso per la montagna va fatto per non essere utilizzato. Mai. Ok… detto questo mi sento molto più serena nel continuare.
Perché un kit di pronto soccorso fai da te?
La necessità di avere sempre con sé un kit di pronto soccorso è presto detta: in montagna non puoi mai sapere cosa ti può capitare. La bellezza di camminare in mezzo alla natura, distante mille miglia dai centri abitati, si sposa con la necessità di essere il più possibile autonomi.
Non c’è bisogno di descrivere i pericoli che si possono incorrere andando in montagna. Altitudine, temperature, affaticamento e infortuni (spesso anche banali) sono solo alcune delle possibilità. Ti basti sapere che tra i monti non esiste il rischio zero. Per questo motivo è fondamentale avere sempre con sé in zaino tutto il necessario per tamponare eventuali emergenze.
Per anni ho corteggiato i famosi kit di pronto soccorso preconfezionati, incapace di scegliere tra la vastità delle offerte in commercio (20, 30, 40… 200 pezzi). Finché non ho capito che nessuno di questi corrispondeva realmente alle mie esigenze.
La verità infatti è che il miglior kit di pronto soccorso che tu possa avere per andare in montagna è quello che ti componi da solo. Solo tu puoi sapere cosa ti serve e cosa sai usare e soprattutto pensarci è un’attività che ti aiuta mentalmente a sapere esattamente cos’hai all’interno (e a tenerlo in ordine).
Come organizzare il kit di pronto soccorso per la montagna
Le regole base da cui partire sono 4:
Riponi il kit di pronto soccorso in un posto comodo
Partiamo da un presupposto: il kit dev’essere posto nello zaino in modo che sia facilmente accessibile. Nel caso di un’emergenza infatti la regola fondamentale è l’intervento tempestivo.
Dove riporre il kit di pronto soccorso dipende dalle caratteristiche del tuo zaino. C’è chi lo mette nelle tasche laterali di rete e lo assicura con un gancio, chi nella tasca superiore che copre lo zaino, chi in quella frontale. Io personalmente preferisco riporlo sotto a tutto (ma non farti ingannare – il mio zaino ha una comodissima apertura sul fondo).
L’importante è che tu sappia con esattezza dove si trova e che possa prenderlo senza dover svuotare prima tutto il resto dello zaino.
Metti solo ciò che sai usare
Questo per me è il grande problema dei kit preconfezionati. Parliamoci chiaro: è inutile che io abbia con me una siringa se poi non so neanche come si usa.
In realtà un corrente di pensiero direbbe di portare comunque con te anche le cose che non sai usare, perché in caso di necessità magari qualcun altro saprà usarlo. Personalmente preferisco organizzare il mio kit in base alla mia conoscenza.
Corso di primo soccorso
Un corso base di tecniche di primo soccorso dovrebbe essere obbligatorio per legge per ogni escursionista! In internet puoi trovare tutti i tipi di manuali e corsi, anche gratuiti. Vale la pena spenderci qualche ora, potrebbe tornarti più utile di ciò che pensi.
Organizza il kit di pronto soccorso in maniera meticolosa
Il kit di pronto soccorso dev’essere compattato in una custodia apposita (sempre per la regola dell’accessibilità). Meglio optare per una busta morbida e impermeabile.
Personalmente la preferisco trasparente, in modo da individuare subito quello che mi serve, ma l’importante è che abbia una zip che ne renda comoda l’apertura.
Infine, per quanto riguarda il contenuto, ricordati la riduzione dell’ingombro è fondamentale perché possa stare comodamente nello zaino. Occhio agli imballaggi: non è necessario portare il pacco completo dei cerotti con la loro scatola, ti basterà sceglierne qualcuno di diverse dimensioni. Stesso discorso vale per i medicinali (ricordati però di segnare la data di scadenza sui blister) e per i liquidi che ti consiglio di organizzare in contenitori di formato più piccolo.
Cosa mettere nel kit di pronto soccorso
Questa è la lista degli strumenti e dei medicinali con i quali ho personalizzato per il mio kit di pronto soccorso fai da te:
- Cerotto in rotolo. Un must have: può essere usato come cerotto sopra alle bende o, messo nei punti di sfregamento dello scarpone, è ottimo per prevenire le vesciche.
- Garza sterile in confezione singola.
- Cerotti di varie misure. Non serve portarsi dietro tutta la scatola, due-tre per tipo sono sufficienti.
- Compeed di varie misure. PS: calcola bene il tuo fabbisogno potenziale di Compeed, perché non sempre potrai comprarli durante il viaggio. In Perù a esempio non sono venduti: non immagini quanto li abbia sognati durante il Salkantay Trek!
- Forbicina
- Pinzetta + pinzetta per zecche (entrambe fondamentali)
- Laccio emostatico
- Disinfettante (Betadine o simile, in piccolo formato)
- Paracetamolo (per febbre o dolori muscolari)
- Farmaco contro nausea e vomito
- Farmaco antidiarroico
- Coperta isotermica di sopravvivenza. Occupa pochissimo spazio quando è piegata, ed è leggerissima. Può rivelarsi indispensabile per tenere al caldo un infortunato o in situazioni di emergenza in quanto ripara sia dal caldo che dal freddo (dipende se c’è contatto con la pelle).
- Collirio monouso. Utile per lenire il fastidio provocato dal riflesso della neve e del ghiaccio.
- Pomata per abrasioni e scottature.
- Spray o pasticche per il mal di gola.
- Coppetta mestruale.
Questa è la mia lista personale. Come vedi non ci sono molti medicinali perché, tendenzialmente, non ne uso. Ho invece aggiunto i farmaci per il mal di gola perché ne sono spesso soggetta. A seconda del luogo in cui vado inoltre aggiungo repellente per zecche o più generico per gli insetti (specie se le relazioni indicano presenza di zanzare).
A seconda delle tue specifiche esigenze, del tipo di escursione o della stagione puoi aggiungere o altri elementi utili come:
- ghiaccio secco,
- cotone idrofilo,
- pomate per punture di insetto.
Extra
Nel kit di pronto soccorso in realtà tengo sempre degli altri elementi che pur non rientrando nella categoria, voglio essere sicura di aver sempre con me:
- nastro da elettricista (utilissimo in miliardi di occasioni)
- un paio di zollette (nel caso di cali di zuccheri)
- tronchesino (soprattutto per trekking lunghi)
- lenti a contatto extra (è successo più di una volta che quelle che indossavo si togliessero)
- elastici per capelli (utili in mille modi)
- tappi per le orecchie, deodorante e pastiglie di dentifricio (qualora dovessi rimanere a dormire in bivacco o rifugio e se te lo stai chiedendo sì, capita spesso che decidiamo sul momento).
- pastiglie per potabilizzare l’acqua.
Quanto pesa?
Così organizzato (senza crema solare e repellente per zecche) pesa circa 300 grammi.
Controlla lo stato di conservazione del kit
Come per tutta l’attrezzatura da trekking, anche per il kit di pronto soccorso è importante procedere regolarmente con la manutenzione.
È fondamentale infatti verificare lo stato di conservazione dei materiali e la scadenza dei farmaci rimpiazzando quelli scaduti o magari utilizzati a metà.
Insomma… abbiamo tutti nell’armadietto di casa una Tachipirina scaduta da 5 anni, ma trovarsi proprio con quella a 2000 metri di altezza e con un febbrone incipiente può non essere proprio simpatico.
Le guide per la montagna di Bagaglio Leggero
Che sia la tua prima volta con la tenda in montagna, o che stia cercando qualche nuovo spunto… oppure che tu voglia ripassare qualche rudimento tecnico (tipo come si fa una ferrata), qui trovi un bel po’ di consigli utili.
Ovviamente, arriva tutto dalla nostra esperienza sul campo – cioè, sul sentiero!
Vivere la montagna e i trekking
Regole e consigli per andare in tenda in montagna – 10 consigli per dormire in bivacco
Andare in montagna da soli – Fare trekking con la pioggia
Organizzare il cibo per un trekking
NUOVA! Come riconoscere i fiori di montagna (guida for dummies)
Tecnica (anche in inverno!)
Come prepararsi per un trekking lungo
Come fare una via ferrata – Ciaspole e ciaspolate: la guida completa
NUOVA! Scialpinismo: tutto quello che devi sapere prima di iniziare
Attrezzatura
Il kit di pronto soccorso per la montagna – La manutenzione dell’attrezzatura da montagna
Tutto sui bastoncini da trekking – Preparare lo zaino per un trekking di più giorni
Può sempre servire
Ottimo articolo!
Perdonate l’off-topic, ma è da un po’ che vi leggo e volevo farvi i complimenti per il sito: le vostre guide sono una miniera di informazioni anche per chi ha già esperienza e i resoconti che scrivete sono molto piacevoli da leggere (oltre a dare ottimi spunti per le prossime escursioni!).
Di solito per trovare guide di questo livello bisogna sempre andare a cercare blog in inglese (o siti che cercano di venderti qualcosa), ma avervi scoperto è stata una bella sorpresa.
Grazie per condividere sul web le vostre esperienze e i vostri consigli.
Continuate così e… buona strada!
Ti leggiamo nei pressi di Bavella. Ultimo campo base della nostra attraversata della Corsica in tenda: il Gr20 (ne scriveremo a breve nel blog). Siamo euforici per il vicino traguardo, malinconici per la fine dell’avventura e emozionati per il tramonto che stiamo ammirando. Dopo 13 giorni di segnale telefonico praticamente assente mi vibra la tasta del piumino. E’ il tuo commento. E insomma… ce ne fossero di off-topic così, ti assicuro che ripagano più di molte vendite! Grazie di cuore e buona strada… chissà che prima o poi non si incrocino anche i sentieri!
Ottimo articolo e fantastico blog, vi seguo molto volentieri!
vorrrei chiedervi un consiglio, io e mio marito viaggiamo insieme, possiamo portare 1 kit di pronto soccorso per entrambi o meglio averne 2 uno per ogni zaino?
grazie e buon viaggio
Ciao Jessica, intanto grazie per i complimenti!
Allora, per quanto riguarda i kit di pronto soccorso, diciamo che l’ideale sarebbe che ognuno avesse il proprio. Se “succede qualcosa”, e ci si separa, può essere pericoloso non avere la dotazione completa. Eventualmente, una soluzione può essere quella di avere un kit completo, e uno “ridotto” all’essenziale – difficile dire cosa significhi, “essenziale”, ma…
Comunque, se non state lottando contro il peso dello zaino (come accade per lunghi trekking in autonomia, dove si è già carichi di cibo, tenda e attrezzatura, e ogni grammo conta), conviene averli entrambi!