Questa non vuol essere una guida, ma un vero e proprio tributo alla Val Comelico. Una valle che ci ha accolti, ospitati, coccolati, viziati. Tra le sue montagne, tra i suoi paesi, tra la sua gente ci siamo innamorati perdutamente di uno stile di vita che credevamo perduto. 

Il Comelico è fatto da immensi boschi, morbidi prati puntinati da deliziosi fienili e splendidi borghi attorniati da alcune delle più strepitose cime dolomitiche.

“E di borgate sparso nascoste tra i pini e gli abeti tutto il verde Comelico”. Giosuè Carducci

Padola innevata in Val Comelico

Dov’è la Val Comelico?

Siamo nella parte più orientale delle Dolomiti. Tra Veneto e Pusteria, tra i Monti Pallidi e le Alpi Carniche. Dove morbidi prati dai fianchi dolci si alternano alle cime aspre e nude. Siamo in terra di tradizioni forti e natura incontaminata.

Una grande caldera di forma ellittica facilmente spiegabile se solo alzassi lo sguardo. Ecco… visto niente di particolare? Esatto, il Col Quaternà, con i suoi 2503 mslm, è un vulcano inattivo. E sembrerebbe proprio il primo indiziato: con lo sprofondamento della camera magmatica infatti avrebbe dato vita a questa splendida valle.

Ma se tieni ancora gli occhi rivolti verso l’altro non potrai non notare il gruppo dolomitico del Popera, con la splendida Croda Rossa, Cima Undici, Monte Popera, Cima di Padola. La dorsale o cresta Carnica con in primo piano il Monte Palombino, il Cavallino e il Vanscuro. La bellissima Croda dei Longerin, il Monte Spina e, più in là, Brentoni e Crissin.

Ecco, tra queste cime e tra questi fienili nasce la Val Comelico.

I paesi del Comelico

Passeggiare nella bellissima Padola, perdersi tra le torbiere di Danta, riassaporare le tradizioni tra i fienili di Dosoledo, ammirare la terrazza panoramica della Chiesa S. Leonardo a Casamazzagno. Ma anche scoprire Sega Digon, Costa, Candide, Costalissoio, Casada, Campolongo, Santo Stefano, San Nicolò, Costalta, Valle, San Pietro, Presenaio e Mare.

Da fare ce n’è, perché ogni borgo merita una visita. Completamente diversi tra loro, questi splendidi paesini sono accumunati da anni di storia, cultura e tradizioni uniche.

In estate i borghi sembrano dolcemente adagiati sui pendii per prendere il sole, mentre in inverno i tetti bianchi regalano scenari mozzafiato.

Casamazzagno in Comelico

Il carnevale del Comelico

Uno dei carnevali più affascinanti d’Italia, che culmina con il giorno della mascherata. Tradizionalmente in questa giornata i giovani entravano nelle case dove abitavano le ragazze in età da marito, venendo annunciati da pagliacci, Laché e Matazin danzanti.

La sfilata è organizzata in giornate diverse nelle varie borgate, ma a Dosoledo si svolge ogni anno la mascherata di Santaplonia nella domenica più vicina al 9 febbraio.

Il corteo è suddiviso in due maschere contrapposte: li mascri da bel che rappresentano “la bella gioventù” e i mascri da veciu, che rappresentano vecchi e poveri.

Laché e Matazin guidano i giovani e sono agghindati con scialli di seta colorata, calzoni alla zuava, e un buffo copricapo chiamato bareton. Un cilindro di cartone rivestito di velluto e ornato con collane, spille e ornamenti di ogni tipo alla cui sommità spuntano fiori tenuti insieme da un grosso fiocco dai lunghi nastri colorati (già… mancava qualcosa per dare il senso di opulenza).

I Matazeri guidano i vecchi e sono coperti da scialli scuri, vestiti lisi e oggetti poveri come gusci di noce o tappi di bottiglia. In viso indossano splendide e grottesche maschere di legno, che vengono scolpite dagli artisti locali.

Il tutto condito da polka, valzer, mazurka fino al momento culmine che si ha con la danza di Laché e Matazin, che invocano la protezione della vita agricola e pastorale in arrivo.

Se non sei in Comelico nel periodo giusto, male, ma puoi sempre gustarti il bellissimo troi delle maschere a Dosoledo.

Troi del carnevale di Dosoledo

Cosa mangiare in Val Comelico

Bando alla dieta: in Comelico si cammina molto, e quindi si mangia! Piatto d’eccellenza: i casanzés. Grossi ravioli ripieni (spesso di patate, ricotta ed erbette) conditi con litri di burro fuso e ricotta affumicata grattugiata sopra.

— Articolo terminato, scusa, ma mi è venuta troppa fame ora!

Scherzi a parte in Val Comelico sono buonissimi anche i cneili: gnocchi di pane impastato con latte, pancetta e formaggio. Ma anche gli gnocchi di patate, polenta e capriolo, il cervo in salmì e la minestra d’orzo.

Non perderti, in primavera, la delicatissima minestra di ortiche.

casanzes, piatto tipico della Val Comelico

Escursioni in Val Comelico

Te lo dico con tutta franchezza: non so da dove iniziare. Ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le difficoltà.

Te ne elenco alcune, a titolo assolutamente non esaustivo!

Noi le abbiamo fatte quasi tutte in inverno, ma possono essere fatte in qualsiasi stagione. Per altri spunti puoi guardare il tag comelico nel nostro blog.

Passeggiate semplici in Comelico:

Trekking medi e difficili in Comelico:

Ma dove vai se la carta non ce l’hai? 

Possiamo sembrare dei fissati, ma… una buona carta geografica è fondamentale! Non solo perché ti permette di sapere sempre dove ti trovi, di progettare le tue gite, e di conoscere il luogo in cui soggiorni… ma anche perché, curiosando tra cime, prati, malghe e curve di livello, puoi scoprire tantissime cose altrimenti nascoste… e andare a vederle dal vivo!

La nostra scelta in genere cade sulle Carte Tabacco, e anche in questo caso non fa eccezione: procurati la carta n. 17 – Dolomiti di Auronzo e del Comelico – e scopri un mondo!

Davide Zambon coautore di Bagaglio LeggeroDavide

 

Infine, presso gli Uffici del Turismo del Comelico, ma anche in ristoranti e locali, puoi trovare un bellissimo libro edito dal museo Algudnei di Dosoledo: si intitola semplicemente “Val Comelico – Dolomiti”, e non si trova in Amazon. Quando sei sul posto, compralo o fattelo prestare per darci una letta: è interessantissimo, e pieno di spunti.

Sci alpino e sci di fondo in Comelico

Belle piste di sci partono proprio da Padola (che presto dovrebbero venire collegate con quelle della Pusteria), ma soprattutto splendidi percorsi di sci di fondo: su tutti le belle piste della Val Grande.

Silvia con sci d'alpinismo a Forcella Rocca da Campo

Ciaspolate e scialpinismo in Comelico

Alcune delle camminate elencate sopra le abbiamo fatte proprio con ciaspole o sci d’alpinismo. In linea generale sappi che: in inverno le cime sono appannaggio dei duri (sono infatti tutte classificate BA – OSA), numerosi i canaloni interessanti per lo scialpinismo, ma ci sono anche forcelle raggiungibili per chi vuole ciaspolare (ma ha già gamba e pratica della montagna invernale) e un intero mondo di strade forestali che raggiungono malghe fiabesche, per chi invece vuole fare meno fatica o è alle prime armi con le ciaspole.

Te ne elenchiamo un altro paio (in ordine crescente di difficoltà), sempre a titolo non esaustivo!

Come detto prima, e soprattutto se la difficoltà dell’escursione che stai progettando di fare aumenta, la carta topografica è fondamentale. Comprala qui se non ce l’hai.

Val Comelico: un paradiso tra le Dolomiti pin